

in questo libro l`autore analizza quella particolare tipologia di ritratti (e di autoritratti) che sembra derivare direttamente dalle icone bizantine e, prima ancora, dai ritratti di el-faiyu`m: immagini dipinte di volti o di busti ritratti frontalmente che, quasi sempre, fissano lo spettatore e nei quali gli occhi sono protagonisti assoluti. la selezione ha inizio con la ritrattistica tardoromana orientale, non tanto perche` fu questa l`epoca in cui venne scoperta l`individualita`, ma piuttosto perche` i primi ritratti pittorici giunti fino a noi rimontano alle vestigia del mondo romano, all`epoca in cui le religioni misteriche orientali iniziarono a conquistare adepti.

il 19 luglio 1943 roma subi` il primo bombardamento alleato. nel corso dei mesi successivi, fino alla liberazione del 4 giugno 1944, ce ne sarebbero stati altri cinquanta. per l`urbe, indifesa e illusoriamente convinta del proprio carattere quasi sacro, fu uno choc inatteso. il bombardamento di roma e l`acceso confronto sull`opportunita` di dichiarare la capitale "citta` aperta" costituiscono un punto nodale nella campagna d`italia, tanto nelle strategie alleate quanto nel vissuto degli italiani. a questo nodo, a come giorno dopo giorno si arrivo` al bombardamento e alla liberazione di roma e` dedicato il libro che, attraverso una significativa raccolta documentaria e un ricco apparato di immagini, ricostruisce gli avvenimenti e il dibattito successivo interpretandoli nel piu` ampio contesto della seconda guerra mondiale.

composto da due cicli di poesie - in vita e in morte di laura, la donna amata dal poeta - il "canzoniere" non canta la storia di una passione, ma piuttosto quella di un`anima inquieta, dalla psicologia fragile, perennemente tesa tra l`ideale e la realta`. e il sommesso, controllato colloquio del poeta con se stesso, mirabilmente scandito e intrecciato da ricorrenti motivi, come lo smarrimento tra sogno e realta`, l`angoscia della solitudine o la sua ricerca, le effuse preghiere, le struggenti antinomie del suo animo.

si tratta del primo reportage sul campo di prigionia di guantanamo dove sono reclusi oltre seicento uomini di quarantadue paesi, ritenuti affiliati di al qaeda catturati nella guerra al terrore. bonini, giornalista di "repubblica", ha qui ripreso i reportages pubblicati sul quotidiano integrandoli con un`ampia narrazione inedita. ne risulta un quadro contraddittorio e vivissimo, dove nulla appare scontato e tutto e` da scoprire, dal dettaglio sulla confezione del cibo alle confessioni dei carcerieri. ogni capitolo contiene un`appendice documentale spesso inedita. "guantanamo e` il non-luogo dove l`america ha imprigionato l`incubo di un nemico inafferrabile, dandogli un volto. non e` terra di redenzione, ma laboratorio di punizione senza speranza."


fra` salimbene da parma, il francescano che ha conosciuto papi e imperatori, vescovi e predicatori, e su ognuno ha da raccontare aneddoti, maldicenze e pettegolezzi; dino compagni, il mercante di firenze che ha vissuto in prima persona i sussulti politici d`un comune lacerato dai conflitti al tempo di dante; jean de joinville, il nobile cavaliere che ha accompagnato luigi il santo alla crociata, testimone imperturbabile di sacrifici, eroismi e vigliaccherie; caterina da siena, che parlava con dio e le cui lettere infuocate facevano tremare papi e cardinali; christine de pizan (si chiamava in realta` cristina da pizzano), la prima donna che ha concepito se stessa come scrittrice di professione, si e` guadagnata da vivere ed e` diventata famosa scrivendo libri; giovanna d`arco, che comando` un esercito vestita da uomo e pago` con la vita quella sfida alle regole del suo tempo. e possibile incontrare uomini e donne del medioevo, sentirli parlare a lungo e imparare a conoscerli? e possibile se hanno lasciato testimonianze scritte, in cui hanno messo molto di se stessi. e il caso di cinque su sei dei nostri personaggi; della sesta, giovanna d`arco, che era analfabeta o quasi, possediamo lo stesso le parole, grazie al processo di cui fu vittima e protagonista.

in questo dramma holderlin affronta la figura di empedocle e la vicenda leggedaria secondo cui il filosofo agrigentino si sarebbe tolto la vita gettandosi nel cratere dell`etna. il poeta tedesco e` attratto da due temi: la venerazione somma per una natura divina e l`esigenza di fuggire una vita che non sia a misura d`uomo. empedocle e` stato indotto dal suo stesso pensiero all`odio verso la cultura, al rifiuto per tutto cio` che oppone ostacoli sulla via dell`assoluto. di qui quel principio di libera scelta della morte che porta al gesto del suicidio. il dramma, incompiuto, e` stato scritto nel periodo cruciale della vita di holderlin, che da quel momento non si dedico` piu` alla creazione di opere tragiche.

l`opera poetica di volponi riunita in un solo volume che ne presenta l`intero arco di sviluppo. (dalla postfazione giovanni raboni).