

non una storia del fascismo e del nazismo, bensi` un bilancio puntuale dei tratti che li apparentarono, e delle singolarita` rispettive. grande attenzione e` data anche al parallelo sul governo dell`economia, incluse l`agricoltura, l`autarchia e la mobilitazione economica; al rapporto dei due regimi con la cultura e la societa`, al rispettivo grado di consenso, infine al modo in cui nazismo e fascismo affrontarono la sfida della guerra. l`autore reca un utile contributo conoscitivo sui caratteri del totalitarismo di destra. questa edizione si arricchisce di nuove informazioni sull`organizzazione sociale e sul ruolo dei militari nei due regni.




scritto tra la fine del 1829 e la prima meta` del 1830, "il rosso e il nero" e` il secondo romanzo di stendhal. l`autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della rivoluzione di luglio, che liquida la restaurazione e inaugura la monarchia borghese di luigi filippo. di questo passaggio cruciale della storia francese stendhal restituisce con crudele fedelta` non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realta` della provincia per approdare a parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della francia. l`impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessita` della vicenda e del suo protagonista. l`ostinata rivolta di julien sorel non e` riducibile semplicemente all`acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. la sua non e` coscienza di classe, e "ii rosso e il nero" non e` il romanzo dell`ambizione e della scalata ai vertici della societa`: stendhal non e` balzac. julien sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorita` sociale come un`arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l`umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. percio` rimpiange l`epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato gia` all`indomani di waterloo), convinto com`e` che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. edizione con nuova traduzione

Diciotto dischi a suo nome, e non è ancora stanco. Scherziamo. David Wilcox è un cantautore vero. Ha iniziato quasi venti anni fa ed ha continuato a macinare musica e belle canzoni, senza che nessuno gli desse mai il valore che si meritava. Noi continuiamo a credere in lui, visto che vi presentiamo regolarmente le sue uscite discografiche. Forza, intelligenza e bravura non sono elementi comuni a tutti.






erotiche, bellissime e sensuali, dodici mesi in compagnia delle protagoniste del maestro dell`eros.

vince corso, biblioterapeuta e detective di enigmi letterari, sul treno che dovrebbe portarlo a un appuntamento con la fidanzata si imbatte in un originale compagno di viaggio: un uomo colto, insinuante, che fisicamente gli ricorda il grande le`o ferre`, lo chansonnier anarchico di avec le temps. solo che corso ha sbagliato direzione, doveva andare verso sud invece che al nord, e contrariato vorrebbe ripa-rare. ma l`uomo, misteriosamente allusivo, lo invita a persistere nello sbaglio: . genova, la prima meta, gli dara` un tuffo al cuore: da li` fino a marsiglia era trascorsa la sua primissima infanzia. la madre cameriera lo aveva concepito con uno sconosciuto una notte di fine luglio del 1969. e sara` questa l`indagine piu` importante della sua vita: scoprire chi e` suo padre. per cinque anni vince corso gli ha spedito una cartolina al giorno, lasciando vuoto il nome del destinatario e indirizzandole all`unico luogo dove sapeva che almeno per una notte suo padre era transitato: l`hotel le negresco a nizza. la sua ricerca si svolgera` sui litorali della costa azzurra, tra povere pensioni e hotel liberty, dietro a versi di poeti e a vecchi personaggi carichi di storie vissute, seguendo l`indecifrabile mosaico dei destini individuali e delle coincidenze. fino al riconoscimento che completa il cerchio: essere restituito dai libri alla vita, riavere indietro la possibilita` di . notturno francese e` in realta` un notturno pieno di luce. e una storia di errori, di appuntamenti che non si sa di avere, di labirinti e di orfani che cercano un porto. un romanzo dove domina la malinconia del continuo lasciarsi dietro le spalle cose e persone, nel tempo e nello spazio. ma anche la sconsideratezza di mettersi in viaggio per ritrovarle. o per farsi trovare.

