


sessantanove `nuovi` racconti di moravia, dispersi su giornali, riviste, almanacchi, fra il 1928 e il 1951. questi racconti, scanditi in tre fasi, ci dicono che moravia e` stato un buon lettore. pagine di sprofondamento nelle oscurita`, nelle caverne della psiche, pagine di avviso che il male e` sempre sulle porte dell`anima, e poi paure e dilavate, rivoltate fantasie, dove visioni di moderna civilta` urbana spiovono in un`atmosfera di cifrata irrealta`.

in "storie della preistoria", moravia narra le avventure e disavventure di una grande folla di animali umanizzati. o meglio: di uomini che si nascondono dietro una maschera animalesca. ma le sue storie, libere da schematismi e da certezze usurate dal tempo, si propongono piane, efficaci, piu` spesso esilaranti, per una lettura accattivante e per un`interpretazione autonoma e personalissima.

"`diario europeo` nasce dall`esperienza che moravia ebbe nel 1984 al parlamento europeo, ed e` un resoconto puntuale e scrupoloso del difficile e intenso rapporto dello scrittore con la politica. scrivera`: "la bomba atomica non e` un incidente di percorso della nostra civilta`, ma ne fa parte integrante, e c`era gia` anche quando non c`era ancora: come in una pianta c`e` gia` il frutto che a suo tempo ne nascera`." e ancora: "la storia ha molte caratteristiche; mi limitero` a metterne in luce soprattutto due: assolve ed e` lenta. la storia e` piu` vicina alla natura di quanto si possa immaginare." anche la letteratura ha molta parte nel `diario europeo` e non solo per le frequenti citazioni di narratori italiani e stranieri, ma perche` moravia non dimentica mai che soltanto il suo essere scrittore lo porta a cogliere della vita il senso necessario. e dice con serenita` una verita` dolorosa: "per il vecchio l`avvenire e` una breve, visibilissima spiaggia oltre la quale non si vede nulla perche` cio` che potrebbe esservi da sempre non vuole mostrarsi, si nasconde." (dalla prefazione di enzo siciliano)

1943-1957, epopea picaresca di una comunita` dell`appennino meridionale, composta da stravaganti figure di avventurieri e filosofi, di inventori e disoccupati, di politicanti e venditori ambulanti, sempre in bilico tra una lucania magica e depressa e il desiderio di ricchezze. in sottofondo scorre la grande storia: dalle macerie del dopoguerra alle lotte agrarie, dalle battaglie politiche del 1948 alla stagione della ricostruzione che conduce agli anni del boom economico. "ballo ad agropinto" ripercorre un periodo di novecento, in cui, tra illusioni e disincanto, la memoria contadina cede alla societa` di massa e le rivalse economiche, che fanno da prologo all`esodo degli emigranti meridionali verso il nord italia.

nella smisurata produzione di lope de vega, le "novelle per marzia leonarda", preziosa prova per qualsiasi letterato, rischiano di passare quasi sotto silenzio. eppure esse appaiono interessanti per molti motivi. innanzi tutto per lo sperimentalismo cui lope e` sempre sensibile: egli prova infatti qui la sua versatilita` su un tipo di scrittura venuto dall`italia e che si andava acclimatando in spagna. poi per la tessitura teorica, per la riflessione sul raccontare, struttura portante del testo, che viene sostenuto dall`apostrofe diretta e affettuosa a marzia leonarda, trasparente pseudonimo letterario dell`ultimo e drammatico amore di lope, marta de nevares. l`opera viene presentata per la prima volta in italia in una traduzione che tenta di salvarne i registri letterari alti, allusi ed elusi da lope, e nello stesso tempo di renderne la piena leggibilita`. si e` anche provveduto a un controllo dei passi dubbi sulle edizioni principes, restituendo letture corrette e talora sanando luoghi corrotti. il commento poi tenta di accompagnare le quattro novelle, indubbiamente non facili nella loro falsa ingenuita`, con una analisi al microscopio, per rilevare passo per passo motivi, digressioni, apostrofi, rotture.

con questo romanzo ibuse masuji ci fa rivivere la tragedia di hiroshima attraverso gli occhi ignari e rassegnati di persone come tante, e ci dimostra come la finzione letteraria, con gli artefici che le sono propri, riesca a sublimare il dato reale della ricerca storica e a convogliare il senso del vero piu` di un`asciutta descrizione realistica. con uno stile pacato, senza retorica ne` vittimismo, ibuse salva il senso della scrittura come "memoria" e recupera al di la` dell`orrore la dignita` dell`uomo.


fra la verita` e il giudizio umano, fra il coraggio e il dubbio, che si alternano come onde di nebbia lungo tutto il romanzo (e proprio le nebbie, le nuvole, i vapori delle tempeste ne sono immagini chiave), si scorge a tratti la figura sfuggente del protagonista, dipinta con elusiva precisione. e` lord jim, uno dei personaggi piu` celebri, complessi, difficili e amati di conrad, con il suo idealismo tenebroso, problematico ed essenzialmente umano.

i tre racconti lunghi, qui presentati, sono esemplari del mondo narrativo di james e toccano temi ricorrenti della sua prosa: la differenza fra la cultura americana e quella europea, fra il candore e l`innocenza del nuovo mondo e la raffinatezza spesso decadente del vecchio mondo; l`analisi dei personaggi, intrappolati nei loro caratteri; il destino insito nelle cose e nelle situazioni. tre racconti, tre citta` (roma, firenze, venezia), tre storie d`amore, tragiche quando sono innocenti; beffarde quando sono maliziose.

pubblicato nel 1941 e prontamente sequestrato dal regime fascista, "la mascherata", il cui protagonista e` un dittatore, e` uno dei romanzi piu` originali e apertamente provocatori di moravia. apologo satirico scritto con uno stile narrativo tutto azione, rapido e serrato, poggia su una trama politica in cui si intrecciano le vicende dell`amore del generale tereso arango e di fausta e altre storie di rivalita` e potere. scritto nel 1935 dopo un viaggio in messico, "la mascherata" si avvale di uno scenario da america latina, ma esprime tutte le ambiguita` di un`epoca in cui le prospettive politiche si affermavano nelle dittature di mussolini, di hitler, di stalin o nelle democrazie imperialiste e colonialiste francesi e inglesi.










quando un bambino sparisce da una scuola materna di sodermalm, a stoccolma, l`agente mina dabiri e` di nuovo in prima linea. due anni dopo i drammatici eventi che li hanno fatti incontrare, mina torna a chiedere aiuto a vincent walder, finendo per coinvolgere il celebre mentalista in un`indagine che questa volta la tocchera` molto da vicino. all`esperto di psicologia e comunicazione non verbale, che molti ritengono perfino capace di leggere nel pensiero, saltano subito all`occhio le analogie con un caso di qualche anno prima, un dramma dal tragico epilogo. e adesso tutto fa pensare che altri bambini siano in pericolo. mentre mina cerca di tenere a bada i ricordi e allontanare il passato e vincent crede ancora di poter ignorare l`ombra che la sua anima nasconde, la fortezza inaccessibile che ognuno dei due ha eretto intorno a se` comincia a sgretolarsi.