

il fattore mew dalla vita desidera una cosa soltanto: possedere tutto madder, il villaggio in cui abita, abitanti compresi. li` dove vive anche il vecchio calderaio jar, misteriosa figura scesa un giorno dalle colline che all`improvviso scompare. tutti in paese lo amano e gia` immaginano che al suo ritorno succedera` qualcosa di straordinario. il perfido mew, in assenza di jar, compie ogni sorta di violenza. la sua voglia di possesso lo porta ad appropriarsi anche di una grossa pietra che tutti in paesi chiamano la "pietra di jar". e` allora che il vecchio riemerge dalle nebbie delle colline per riportare in paese il bene accompagnato dalla spettacolare punizione del colpevole.












una fonte di idee per fare tanti, tantissimi disegni. destinato a tutti i bambini che amano giocare con la loro fantasia. eta` di lettura: dai 6 anni.












un alone di mistero circonda da sempre i fatti accaduti nelle poche, terribili, convulse ore di dongo. a distanza di anni nessun enigma e` stato risolto tranne, forse, grazie a questa indagine di luciano canfora, la presenza di goffredo coppola (filologo valente della prima meta` del novecento) nella colonna mussolini e quindi davanti al plotone d`esecuzione. la fine di coppola e` per canfora l`inizio di una storia ripercorsa a ritroso in cui entrano in scena i protagonisti della vicenda - "mostri sacri" dell`accademia italiana fra le due guerre, da pasquali a vitelli, fino alla figura misconosciuta di medea norsa - che ruota attorno alla scoperta di un papiro greco di enorme importanza.
la storia dei vampiri "veri", uomini e donne risorti, prima del mito letterario. quando la resurrezione era una sciagura. c`e` stato un tempo in cui i vampiri popolavano l`europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. cosi`, almeno, dichiaravano i giornali, per i quali nel natale del 1731 i morti sarebbero risorti e avrebbero deciso di muovere guerra ai vivi. come un fulmine, la paura si diffuse in ogni dove, moltiplicando le testimonianze di aggressioni perpetrate da cadaveri animati, che venivano poi scoperti indecomposti nelle tombe. unica soluzione era allora trafiggerne il cuore, tagliarne la testa e affidarne i resti a roghi purificatori, i quali avrebbero rischiarato le angosciose notti invernali d`europa per ancora un ventennio. fino alla primavera del 1755, quando, piuttosto che con la forza, quei personaggi infernali sarebbero stati sconfitti con l`astuzia. il vampiro sarebbe, cosi`, entrato nel mito letterario, che dopo quasi un secolo e mezzo di incubazione, avrebbe dato forma alla figura di dracula. risalendo il corso del tempo, questo libro indaga le origini europee della credenza nei vampiri, della quale gli eventi del xviii secolo furono solo una tardiva manifestazione. da tal punto di vista, se essi e le successive rielaborazioni letterarie corrispondono alla preistoria del vampirismo `a` la dracula`, il volume rivela la preistoria della preistoria di dracula. un passato remoto, ma, per alcuni versi, tremendamente prossimo.