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nella primavera del 1855 ippolito nievo decide per la prima volta di scrivere un romanzo. nasce cosi` "ii conte pecoraio", una "storia del nostro secolo", che uscira` dopo una tormentata elaborazione nel 1857. "il conte pecorajo", insieme ai racconti del "novelliere campagnolo", e` un tentativo di esplorare narrativamente la realta` rurale del friuli contemporaneo. il progetto di una letteratura "campagnuola", diffuso nell`europa di quegli anni, trova in italia con nievo una risposta capace di confrontarsi coi piu` importanti modelli letterari (manzoni, sand, carcano), di misurarsi sulla complessita` del romanzo, e di riflettere le difficili questioni - sociali, economiche e culturali - di quell`italia regionale, povera e arretrata, ma ricca di valori e di civilta`, che era ormai avviata all`unita` nazionale. la veste linguistica, eccessiva rispetto alla media ottocentesca e alle stesse abitudini nieviane, e alcuni artifici narrativi hanno ingiustamente penalizzato questo romanzo, forse il meno noto di nievo. eppure attraverso la storia di santo - il "conte pecorajo" - e di sua figlia maria, il lettore di oggi riscopre un documento vivo del friuli preunitario, un romanzo "contadinesco" tutt`altro che banale, e la prova prima di un grande scrittore.

chi potrebbe aiutare louis de point du lac a ritrovare la sua amata e perduta claudia, se non una strega? la bellissima merrick discende dalle "gens de couleur libres", una potente casta legata al voodoo nella quale si congiunge il sangue degli africani e dei francesi di new orleans. sue antenate sono le grandi streghe mayfair, delle quali lei non sa nulla, pur avendone ereditato il potere e il sapere magico. ed e` david talbot, eroe, narratore, avventuriero e vampiro a narrare la fascinosa e inquietante storia di merrick, detta la strega di endor, che spazia dalla new orleans passata e presente alle giungle del guatemala, dalle rovine dei maya fino ad antiche civilta` ancora inesplorate.

precious ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del botswana, e` abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano, nonche` a muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la propria paciosa esistenza. in questo nuovo episodio, pero`, deve scendere su un terreno per lei davvero ostico: un campo da calcio. il gioco che trasforma gli uomini in eterni bambini le e` del tutto sconosciuto e mai avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio. eppure il nuovo caso che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte subite da una squadra favorita sulla carta: i falchi del kalahari. immersa nelle indagini, trova comunque il tempo per consolare la sua sempre leale assistente: quella signorina makutsi con i grandi occhiali e la pelle difficile che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso proprietario del mobilificio double comfort. il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno che la perfida rubamariti violet sephotho, avvenente venditrice di letti nonche` millantatrice di voti alti alla scuola per segretarie. tra tanti crucci, per fortuna c`e` il te`. la signora ramotswe si accomoda su una sedia, ne porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che piu` le si confa`: quella dell`ascolto. leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a mezza voce, o nell`osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo della matassa e fa si` che la pace torni di nuovo in tlokweng road, rinfrancante come la stagione delle piogge.

tutta centopia e` in fermento per l`imminente ballo dei rossofiori! chi sara` la fortunata elfa a venire incoronata principessa della festa da mo? usa i fantastici sticker riposizionabili per decorare il super scenario della sala da ballo e crea meravigliosi abiti e accessori per mia, yuko e onchao! eta` di lettura: da 6 anni.

cinque storie legate da un filo sottilissimo, un filo di crudelta`. crudelta` di costanza che infierisce sul marito (forse mozart?), gia` presago di una fine imminente, accusandolo di essere vecchio. crudelta` di lorenzo da ponte che sfoga su un malcapitato mendico la rabbia delle proprie sconfitte. crudelta` del mercante d`arte olandese che non presta ascolto alle ansie della moglie incinta e parte per una delle sue . crudelta` del nobile spagnolo che da` alle fiamme le pagine in cui carlo v, vecchio e malato, ha riversato la storia della propria vita. crudelta`, infine, di un`agiata famiglia viennese che a poco a poco isola il padre colpito da paralisi. epoche e cornici diverse: cinque racconti immersi nella storia e tuttavia singolarmente sottratti al tempo.

una casa misteriosa su un`isola deserta, lontana dal resto del mondo. dieci persone che non si sono mai incontrate prima, accomunate solo dal fatto di avere tutte un inquietante passato e riunite da una serie inspiegabile di inviti. un ospite misterioso che non si fa mai vedere. e un`assurda filastrocca per bambini che ritorna ossessivamente, scandendo implacabile una successione di omicidi. dieci piccoli indiani (1939) e` il capolavoro di agatha christie e una delle vette del romanzo di suspense. racconto` la christie nella sua autobiografia, ricordando la laboriosa genesi del suo romanzo piu` letto e piu` amato, con piu` adattamenti per il teatro, il cinema e la televisione, che qui torna in una nuova traduzione.

per duemila anni, fino a meta` del secolo scorso, le comunita` di una vasta regione montuosa del sud-est asiatico hanno tenacemente resistito all`idea di integrarsi in una qualche forma di dominio da parte dello stato. zomia e` il nome di quest`area d`insubordinazione che non appare su alcuna carta (una zona montagnosa grande come l`europa, che attraversa cinque nazioni del sud-est asiatico e quattro province della cina), ed e` il vasto altopiano dove trovarono rifugio circa cento milioni di persone unite dalla volonta` di sfuggire al controllo dei governi delle pianure. trattati come , questi popoli nomadi misero in atto strategie di resistenza a volte sorprendenti per evitare lo stato, sinonimo di lavoro forzato, tasse, epidemie e leva militare obbligatoria. favorirono pratiche agricole che incentivavano la mobilita` residenziale, insieme a forme sociali egualitarie, fondate sull`eclettismo religioso e l`accoglienza. alcuni popoli decisero persino di abbandonare la scrittura per evitare l`appropriazione della loro memoria e della loro identita`, mentre l`oralita` consentiva di riformulare continuamente la negoziazione degli accordi tra gruppi. zomia ci rammenta che puo` essere sinonimo di oppressione e che il significato della storia non e` cosi` univoco come pensiamo.

parigi, prigione di saint-lazare, 1917. una donna attende con fierezza il proprio destino. ha un solo desiderio: che sua figlia sappia la verita`, che non creda ad altri che a sua madre. e cosi` prende carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e controversa. lei e` mata hari, la donna piu` desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice infallibile degli uomini piu` ricchi e potenti, capace di diventarne cortigiana, amante e fidata confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie nelle donne e mogli dell`aristocrazia parigina. lei e` la donna dai molti nomi: margaretha, il nome di battesimo; mrs macleod, come la chiamavano a giava; h21, il nome in codice che i tedeschi le avevano attribuito durante la guerra. il passato di mata hari e` oscuro, il suo presente sempre pericoloso: ha dedicato la sua vita alla liberta` e al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della societa`, e ora sconta l`accusa infamante di spia. la sua unica colpa: essere una donna libera.

Bulzoni Editore, 1980, IT. Seconda edizione ampliata del volume della collana Pedagogia Sociale che tratta delle strutture e processi dell'industria cinematografica nazionale.

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