

il libro costituisce un confronto tra due fotopiani realizzati sulla citta` di venezia: quello del 1911, in bianco e nero, inedito, e quello pubblicato nel 1982. un confronto che puo` permettere una lettura nuova e immediata delle trasformazioni di venezia dall`inizio del secolo a oggi. sono compresi saggi di bernardo secchi, ennio concina, donatella calabi, carlo monti, francesco guerra.

il volume di pezzella presenta una ricognizione delle caratteristiche costitutive dell`arte cinematografica. sulla scorta delle riflessioni di benjamin sull`arte moderna, il cinema viene definito come l`arte che esprime tipicamente la modalita` percettiva della modernita`. pezzella analizza poi le caratteristiche della rappresentazione cinematografica e le diverse possibilita` realizzate nel corso di una storia divisa tra gli stereotipi di un cinema spettacolare di intrattenimento e le forme di un cinema critico-espressivo. i diversi temi sono poi verificati in concreto con l`analisi di due film "il trionfo della volonta`" di l. riefensthal e "fitzcarraldo" di w. herzog.


storia a fumetti di ugo morrison, scapestrato in giro per il mondo alla ricerca di se stesso. con le sue considerazioni ugo si rivela un attento osservatore della complessa societa` contemporanea. l`artista ha gia` collaborato con tiziano riverso alla creazione del detective colombo, e ha realizzato con alberto fortis il fumetto "berty", storia psichedelica di un inquieto ricercatore spirituale.



gia` nelle sue piu recenti raccolte si vedeva come la poesia di consonni tendesse a concentrarsi in forme brevi, immagini sintetizzate in pochi versi incisi nel bianco della pagina, e nel silenzio. questa tendenza si accentua nel nuovo libro in cui, accanto ad alcune composizioni piu articolate e piu narrative condotte sul filo della memoria, prevale una poesia molto simile all`haiku: brevi o brevissime descrizioni naturali fatte di una sola frase, a volte senza nemmeno un verbo. sfilano cosi animali di varie specie, quasi sempre di piccole dimensioni: merli, pettirossi, lucertole, branzini, cefali, farfalle, cicale, libellule... e anche fiori, piante; e venti come il grecale, e nuvole, e aurore e tramonti. poesie piccole, come i pinoli del titolo, che contengono pero` tutto il sapore della natura, che riescono a intercettare il

questi 350 sonetti, metricamente precisi ma assolutamente moderni per linguaggio e cadenze, costituiscono un libro che gia` per le dimensioni e per le scelte formali si caratterizza come abnorme rispetto alla media delle raccolte di poesia contemporanea, come una sorta di mostro virtuosistico sotto il quale non sara` difficile rinvenire un incandescente nucleo di disperazione. e un`autobiografia intellettuale in forma di canzoniere, con tutti i riferimenti e gli omaggi ai maestri e agli amici, ma anche un percorso esistenziale a dir poco complicato. e anche, se non soprattutto, un libro politico che sa trasformare la disperazione individuale in invettiva contro i sistemi economici, sociali, culturali. non manca il ripensamento sul proprio percorso di scrittore, sugli errori e i compromessi effettuati, tutti pagati in prima persona. ma tutto questo prende un senso che trascende le contingenze storiche e biografiche, anche per via di questo metro, il sonetto, che lega il libro a una tradizione quasi millenaria. la raccolta diventa cosi` una sorta di testamento, non solo del poeta, ma della poesia italiana. al di la` dei modi consueti all`autore di incrociare l`alto e il basso e di giocare con le parole, i "sonetti del giorno di quarzo" hanno l`aspetto di un libro assoluto, definitivo.