Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

da oltre l`atlantico, guardando alla vecchia europa dall`esilio argentino, lo scrittore polacco scomparso nel 1969 scrive una storia che e` satira, critica, trattato, divertimento, assurdita`, dramma e resa dei conti con il nazionalismo. gombrowicz vi compie un impietoso tentativo di "psicoanalisi nazionale": sviscera, con mezzi spesso poco ortodossi, l`anima polacca mostrandole la sua immagine ridicolizzata, goffa, meschina. e quali armi poteva scegliere per la sua battaglia lui, un esule osteggiato dagli emigrati politici perche` troppo iconoclasta e dalla letteratura ufficiale in quanto emigrato? naturalmente l`ironia e la risata.

credevamo di poter dimenticare tutto quello che abbiamo vissuto come cittadini italiani? michele serra si adopera perche` nessuno debba, perche` nessuno possa dimenticare cosa ci ha portato sin qui. di quando berlusconi regalo` alla regina d`inghilterra un reggiseno di pizzo, pregandola di indossarlo in sua presenza. di quando venne finalmente chiarito che "cariche dello stato" non si riferiva agli esplosivi usati durante la prima repubblica. e di quando il pd diede in affido i suoi elettori a chi garantiva di trattarli con umanita`. torna il breviario umano, sociale e politico di michele serra. in una nuova edizione piu` vasta, piu` ricca, ancora piu` tragicamente comica.

"come mai filippini ha scritto cosi` pochi racconti, essendogli la vocazione a narrare altrettanto naturale della vocazione a filosofare?" si chiedeva alfredo giuliani recensendo nel 1991 la pubblicazione postuma dell`ultimo viaggio, il racconto che viene qui finalmente riproposto in una nuova edizione interamente rivista. una domanda che si sono fatti in molti, a cominciare da quello straordinario racconto d`esordio che fu settembre, uscito nel `62 sul "menabo`" di vittorini e calvino. "l`ultimo viaggio", specie se visto alla luce degli altri testi qui raccolti e nati dal fermento avanguardistico degli anni sessanta, segna la tappa estrema di un percorso di ricerca letteraria, filosofica ed esistenziale condotto nel e attraverso il linguaggio: gli alberi, il lago, le montagne sono le immagini ricorrenti di questi racconti, cosi` come la costante presenza di una figura femminile, muta protagonista di una scrittura votata al dialogo con se stessa. in questo volume sono raccolte per la prima volta tutte le opere letterarie pubblicate da enrico filippini. oltre a "l`ultimo viaggio", anche i testi apparsi in rivista negli anni sessanta, ossia i due racconti "settembre" e "in negativo" (quest`ultimo corredato da una sorta di autocommento intitolato "nella coartazione letteraria"), una prosa e due farse teatrali tra cui "giuoco con la scimmia", che resta tra le cose piu` notevoli che il teatro della neoavanguardia italiana abbia mai prodotto.

dodici anni prima dell`uscita di the game, ecco il suo nocciolo. un viaggio iniziato in 30 puntate sul quotidiano la repubblica e concluso sulla muraglia cinese, con lo sguardo all`orizzonte: stanno arrivando. sono i barbari che vengono a smantellare la civilta`, pezzo dopo pezzo. ma poi che ci fanno con tutte quelle rovine? le calpestano senza smettere di correre o se ne servono per costruire qualcosa di nuovo? che facce hanno, questi barbari? come si muovono? chi sono davvero? e se loro sono loro, noi chi siamo?

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi