
il poema "latrine", scritto dal poeta osseto di lingua russa kibirov nell`estate del 1990, alla vigilia del crollo dell`impero, racconta la realta` sovietica da un punto di vista decisamente insolito, nonche` la personale vicenda dell`autore dall`infanzia alla maturita`. intrecciata a queste due storie e` quella della letteratura russa. un`immagine assai poco gradevole diventa metafora della poesia e pretesto per rievocare in modo assolutamente privato le proprie esperienze, dall`infanzia nella famiglia di un ufficiale sovietico, ai continui trasferimenti, alle prime esperienze sessuali, la scuola, l`universita`, il servizio militare in asia centrale. il gabinetto e` anche il luogo dove trova riparo chi sfugge a una rapina, a un omicidio (come ha detto pubblicamente anche putin, riferendosi ai terroristi ceceni), o dove si puo` discutere del senso della vita, insomma una vera e propria metafora dell`esistenza umana.


al volgere del xx secolo, l`imperialismo britannico e` ancora estremamente vitale e l`india e` immersa nella poverta`, logorata dal tributo di sangue, fatica, lacrime e sudore. poi e` venuto gandhi. l`individuo che avrebbe cambiato il destino di un paese e che avrebbe esercitato la sua influenza sul mondo intero era un ometto dal fisico cagionevole, ma aveva dentro di se` una forza d`acciaio. anche quando si presentava nudo nel suo perizoma, emanava grande fascino e suscitava sacro rispetto. parlava in modo semplice, diceva solo l`essenziale, e avvinceva per la sincerita`. fu molto criticato in vita da chi temeva si vedesse in lui un santo o un eroe, da chi non condivideva l`insistenza sulla dimensione religiosa ed etica della politica, da chi non comprendeva le potenzialita` di questa strana miscela di ascetica spiritualita` e pratica concretezza. si e` variamente interpretata la sua complessa personalita`, considerandolo ora un martire cristiano, ora un leader secolarizzato; ogni epoca, ogni biografo, ogni storico ha avuto il suo gandhi. resta il fatto che l`india ebbe fiducia in lui, per milioni di indiani egli era l`incarnazione della verita` e possedeva lo straordinario potere di rendere possibile l`impensabile; e furono con lui personaggi come nehru e tagore, che gli diede l`appellativo di mahatma, "grande anima".


le voci non sono concordi, in paese: c`e` chi dice con , chi parla di , chi asserisce . sta di fatto che la notte tra il 24 e il 25 dicembre konrad, , ha ammazzato la moglie con una carabina mannlicher. si`, quella moglie invalida, . e stata trovata con il cervello spappolato - che precisa il giudice distrettuale - nella loro casa. sempre che si possa chiamare casa la fornace della calce in disuso dove i due abitavano, e che : completamente isolata, camere vuote, pareti nude, porte sprangate, solide inferriate alle finestre, per . un dove tutto e` , ma ideale, anzi indispensabile per konrad, perche` l`assenza quasi assoluta di rumori acuisce straordinariamente le facolta` dell`orecchio, condizione vantaggiosa per il saggio epocale che da decenni sta cercando invano di scrivere, e che si intitolera` l`udito. un luogo che diventera` teatro del progressivo inabissamento dei due in un microcosmo maniacale e allucinatorio.