

"amore cieco" narra una storia fondata su sentimenti elementari, come l`amore e la vergogna, ma stravolti e riscoperti come nuovi per l`angolo peculiare sotto cui si presentano.



"dove andate?" istanbul. confine di trieste, ore 16, vento di nordest. il poliziotto sloveno confronta i ciclisti sbucati dal nulla con le foto segnaletiche sui loro passaporti. altan francesco, 58, vignettista. rigatti emilio, 47, professore. rumiz paolo, 53, giornalista. i tre matti in mutande aspettano davanti all`autorita` costituita, si godono l`effetto della loro risposta demenziale. sanno che l`uomo in divisa deve calcolare in fretta molte distanze anomale. primo, tra la lentezza delle bici e la lunghezza della strada, duemila chilometri. secondo, fra la rispettabile maturita` dei viaggiatori e le loro sacche da globe-trotter. terzo, tra la nobilta` della meta finale e la miseria che c`e` in mezzo, i balcani.


il "risveglio" citato nel titolo della raccolta evoca una drammatica ed estrema vicenda personale: nel maggio 2005, in seguito a un banale intervento medico, l`autrice finisce in coma, e solo dopo un lungo percorso di riabilitazione la sua esistenza ritrova una forma di "normalita`", per quanto la relativa disabilita` acquisita risulti alla fine permanente. in una recente intervista la poetessa cosi` rievoca la genesi del libro: "unita` di risveglio e` il diario-racconto in versi, fra speranze e paure, del mio ritorno alla vita a seguito di questa esperienza... di come io abbia cercato di trasformare lo choc per quanto mi e` successo, e per la mia nuova condizione, in un nuovo punto di partenza... ribaltando la rabbia e il lutto per la perdita in ragioni di forza. entrando a far parte di un mondo, quello della malattia, della sofferenza, dell`insufficienza fisica, che prima mi era totalmente sconosciuto, un mondo sorprendentemente giovane, ricco di umanita` ed empatia. trovando finalmente il coraggio, io che scrivo da sempre, di legittimarmi compiutamente questa parte di me stessa".

ricardo conosce la "ragazza cattiva" da adolescente, a lima, e per trent`anni la rincorre in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. lei ama nascondersi sotto false identita`, e` sempre in fuga da qualcosa, irretita da ideali politici, alla ricerca di liberta`, ma anche di patrimoni da depredare. la rincontra a parigi, dove lei e` di passaggio, guerrigliera della mir destinata all`addestramento a cuba: sull`isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con se` in europa. seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. ogni volta ricardo e` li` a proteggerla. e ogni volta lei riprende la sua via di fuga.





"navigare necesse, vivere non est necesse" l`antico motto dei naviganti di ogni tempo e` come una canzone, una sinfonia di fondo di questa storia incredibile e vasta. "ai tropici il mare arde e ribolle per il calore del sole, si incendiano le tavole e le vele, ogni cristiano che tenti di entrare nella terra di satana, desolata come un cratere, diventa subito un negro." queste e altre superstizioni affronto` magellano, nel suo viaggio alla scoperta del punto di passaggio tra oceano e oceano. il punto che tutti cercavano e che lui, superando intrighi di corte, ammutinamenti, mari in tempesta e battaglie selvagge infine trovo`. l`estro sapiente di stefan zweig restituisce una grande epopea, in un mondo di condottieri e di oscuri eroi, al seguito del grande impeto di uno scopritore di terre, di mari e di umanita`.


2 CD / DVD / Blu Ray. Londra, Arena 02, 10 Dicembre 2007. Concerto celebrativo dei Led Zeppelin, unica reunion dopo la separazione avvenuta quasi venti anni prima. La band esegue 16 classici, equamente divisi sui due CD.

si dice che raccontare la propria vita serva a comprenderla. ci sono esperienze, pero`, su cui le parole non hanno presa: si puo` solo "soffrirle" una seconda volta sulla propria pelle. i criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise dalla mano esperta del kol`sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore e` l`unico a comprendere fino in fondo la lingua arcana dei simboli. ma i tatuaggi, mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci, stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte. ed e` attraverso questo vortice di storie che nicolai lilin ci conduce dentro la tradizione dei "marchi" siberiani. sei racconti diversissimi - comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi - nei quali ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di "educazione siberiana" la banda di minorenni capitanata da gagarin, il colossale mei, nonno boris e gli altri vecchi fuorilegge di fiume basso - e ne incontriamo di nuovi: oliva, che spara come un sicario e si porta sempre appresso la foto di una donna; styopka con il suo amore impossibile; pelmen, che paghera` caro un tatuaggio sbagliato nel posto sbagliato; e ancora kievskij, criminale di seme nero; il vecchio hippy batterista in perenne lotta con una direttrice dittatoriale; il terribile treno e la virginale cristina. a fare da filo rosso, c`e` la voce inconfondibile di nicolai "kolima" e la storia della sua formazione da tatuato.

"`tutto cio` che restera` della mia vita e` quello che ho scritto.` qualcuno l`ha detto pensando a se stesso, pero` sono parole che si adattano anche a me. ho sempre voluto scrivere. alla fine della scuola media, andavo per i tredici anni, mio padre ernesto mi regalo` una macchina underwood di seconda mano, dicendo: `vedi un po`se la sai usare`. mia madre giovanna mi mando` a una scuola di dattilografia. ma dopo un paio di lezioni, chi la dirigeva le spiego`: `giampaolo ha imparato subito quanto gli serve. non butti via i suoi soldi`. ho cominciato a scrivere nell`estate del 1948 e da allora non ho piu` smesso. nell`ottobre 2015 di anni ne ho compiuti ottanta. e ho deciso che potevo permettermi questo libro. non oso definirlo un`autobiografia, parola pomposa. allora diro` che e` il racconto personale di un vecchio ragazzo destinato a fare il giornalista. non venivo da una famiglia di intellettuali. mio padre era operaio del telegrafo. mia madre aveva cominciato a lavorare a dieci anni ed era stata cosi` brava da aprire un negozio di mode. la mia nonna paterna, caterina, era analfabeta. rimasta vedova con sei bambini da crescere, aveva vissuto nella miseria piu` nera. troverete qui le loro storie, insieme a quelle di mio nonno giovanni eusebio, un bracciante strapelato, e di uno zio paterno, paolo, un muratore morto a new york in un cantiere. i miei antenati sono questi. e se esiste un aldila`, guarderanno stupiti questo figlio che si e` guadagnato il pane scrivendo.`" (g. p.)







il ciclo originale della "fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. trent`anni piu` tardi tra gli anni `80 e `90 del novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. in questo volume e` disponibile l`intera saga.

MIdas Books/ Hippocrene Books, 1981, UK. L'autore traccia le storie individuali di Lennon e McCartney dalla nascita fino alla fama tentando di individuare la verità dietro la leggenda. Lo scrittore valuta le loro canzoni e le complesse influenze che le hanno generate. in inglese.

c`era qualcosa che simenon cercava quasi ossessivamente, nei suoi viaggi. storie, atmosfere, personaggi lontani da lui, certo. ma non solo. e forse a meta` del suo giro del mondo, nel 1935, quel qualcosa - il segreto per passare dalla magnifica narrativa in bianco e nero dei primi anni a quella che sarebbe venuta dopo, in cui il colore avrebbe finito per prevalere - lo trovo` dove nemmeno lui avrebbe creduto: negli orizzonti perduti di quelli che ancora si chiamavano mari del sud. di cui questi testi, e queste fotografie, raccontano tutto l`incanto, e la malattia. con una nota di matteo codignola.

Mondadori, 1997, IT. Raccolta di testi con traduzione a fronte delle migliori canzoni dei Led Zeppelin: non possono mancare Stairway To Heaven, Black Dog, Heartbreaker e Rock'n'roll tra le tante.

nella shiraz del trecento, in una corte dove si alternano principi gaudenti e principi bacchettoni, emerge il genio di ha`fez (1319-1390), il piu` grande lirico persiano da qualcuno paragonato a petrarca, ammirato da goethe e da emerson che lo conobbero in traduzione. lo "stilnovo" hafeziano canta le grazie di un bellissimo e innominato amico, in cui, a seconda delle prospettive ermeneutiche adottate, e` dato vedere vuoi un amore proibito, vuoi un simbolo dell`amico divino, vuoi una controfigura del principe lodato. poeta mistico o poeta epicureo? le sue immagini ci appaiono comunque traslucide di realta` soprannaturali: il vino puo` rimandare a mistiche ebbrezze, il bel coppiere puo` ricordare il dio del corano (lxxvi, 21) che versa il vino ai beati; e la condotta trasgressiva, il peccato ostentato in barba alla legge e ai dottori, puo` magari sottilmente rinviare a una ricerca di santita`. ma sopra ogni cosa colpisce il frammentarismo strutturale e irriducibile di questa poesia, densa e tersissima, soffusa di quella grazia squisita e ineffabile che e` nelle tante miracolose "sospensioni nel vuoto" che si producono nel passaggio da un verso all`altro, la` dove l`autore sa spesso introdurre novita` repentine di tono, cambi imprevisti di giro d`immagini, alternanze inattese di pensieri, arguzie, argomenti, ironie.