e un viaggio in quaranta aziende vitivinicole legate alla memoria di re, papi, condottieri, letterati, artisti, predicatori e persino briganti che hanno fatto la storia d`italia. la formula e` un mix storico-economico con focus del personaggio evocato, descrizione dell`azienda e dei vini piu` significativi con taglio giornalistico e scheda finale, foto e, quando e` possibile, un pizzico di gossip: si parla per esempio della stanza da letto di cavour nel castello-enoteca di grinzane, delle sorelle "vinattiere" che discendono per via di madre dalla gioconda, del tempio del barolo che fu il nido d`amore di vittorio emanuele ii e della bella rosi`n, delle cantine pontificie che ispirarono i sonetti di gioachino belli, dei vigneti siciliani del gattopardo, dei poderi degli eredi di dante e di leopardi, del rose` della contessa di castiglione ecc ecc.
tutti gli italiani che abbiano almeno 40 anni, e sono piu` della meta` della popolazione, conoscono le storie di jacovitti, non foss`altro che per la popolarita` del diario vitt. conoscono anche le sue tavole erotiche, sempre di un erotismo soft, fanciullesco, perche` comparvero su testate ad alta tiratura (per esempio "playman") e sono state anche riproposte nel volume di stampa alternativa "kamasultra". pero` le sue carte da poker con soggetti erotici ancora nessuno le conosceva. semplicemente perche` gli erano state commissionate da un collezionista che le aveva tenute finora chiuse in cassaforte. finalmente vengono alla luce. e soprattutto viene alla luce il loro contenuto di fantasia e irriverenza, al livello piu` alto mai raggiunto da jacovitti, che sposa lo spazio delle carte da gioco superando i limiti imposti dal formato e dai simboli. le carte di jacovitti sono qui proposte in volume, con la prefazione del massimo esperto jacovittiano, gianni brunoro. il volume e` qui riproposto in una nuova edizione.
jerry garcia e la sua band erano i piu grandi, se non gli unici, a rappresentare lo spirito del tempo dei grandi raduni della west coast e dei free-festivals, dalla vita comunitaria dei primi tempi, al famoso gruppo rock che sono diventati, fino alla morte di garcia. mentre molti musicisti dell`epoca non riuscivano a reggere il passare degli anni, i dead sono stati capaci di mantenere i contatti con un fedele seguito di fans devoti: le famose dead heads che seguivano la band da una parte all`altra del pianeta scmbiandosi nastri, fanzines e notizie sull`attivita del loro gruppo preferito. corrisposto un reale incremento in termini di efficienza.
la rapidita` e la facilita` degli spostamenti modifica un dato rimasto a lungo costante, ovvero l`equivalenza albergo-casa. l`hotel diventa cosi` un luogo asettico, dove ci si trattiene per un periodo di tempo limitato, che non deve ricalcare precise atmosfere o stati d`animo, in quanto assume il carattere di residenza temporanea. il nomadismo a cui e` sottoposto l`individuo contemporaneo re`nde lo spazio dell`ospitalita` luogo di straniamente umano e architettonico.
"il mio intento in questo libro non e` la critica letteraria ne` la biografia. voglio soltanto, e in maniera del tutto personale, passare in rassegna i tipi di scrittura che mi hanno influenzato nel corso del mio lavoro. ho detto scrittura, ma intendo piu` precisamente visione, modo di guardare e di sentire". con questo intento naipaul guida il lettore in un viaggio illuminante, il suo viaggio: dalla natia trinidad ("un puntino sul mappamondo") agli ambienti letterari della londra anni cinquanta, dall`india (ancestrale "terra del mito" e desolante paradigma di modernita` incompiuta) alla cartagine di polibio e di flaubert, e alla roma di cicerone e di virgilio. in questo modo la scrittura, che e` sempre "prodotto di una specifica visione storica e culturale", permette di esplorare il tempo oltre che lo spazio - e di affiancare derek walcott a un materassaio analfabeta, nirad chaudhuri e anthony powell a un politicante con velleita` letterarie ("lo stalin di trinidad"), gandhi a giulio cesare. e durante il viaggio ogni incontro si rivela decisivo: per una inesausta ricerca di precisione, per il nitore dell`espressione, e soprattutto per una percezione originale del mondo.
nella nona decade della sua vita, alle soglie del nuovo millennio, czeslaw milosz decide di raccontare il suo novecento. comincia allora a rovistare nei cassetti della memoria e ne trae figure, luoghi, fenomeni: un fulgido mosaico di vicende proprie e altrui che spaziano da un continente all`altro, da un`epoca all`altra, delineando una personalissima enciclopedia del secolo appena trascorso, un alfabeto di ricordi e riflessioni sulla civilta` occidentale. ma, come sempre, la memorialistica di milosz scaturisce non gia` dall`impulso a eternare se` e il proprio vissuto, bensi` dall`esigenza di testimoniare, anzi di perpetuare il mondo, meraviglioso e terribile. milosz rinuncia cosi` al ruolo di protagonista per assumere quello di regista, chiamando in scena grandi attori e piccole comparse, mosso dal duplice intento di " salvare " tutto cio` che in un modo o nell`altro ha avuto un ruolo nella sua vita, e di riflettere sul proprio tempo. non stupisce quindi che accanto a medaglioni imprescindibili per un grande intellettuale - come quelli su rimbaud, schopenhauer, whitman, dostoevskij o baudelaire - compaiano riflessioni sulla pittura di edward hopper, sull`alchimia o sul buddhismo; che "la fine del capitalismo" o "la stupidita` dell`occidente " si specchino nei lemmi dedicati al mondo russo-sovietico; che i commenti sulla " spietatezza " o sulla " blasfemia ", sul " pregiudizio " o sulle " lettere anonime " stemperino le loro note amare nel fascino di paesaggi nordici o mediterranei.
il terrore attraverso l`elettroshock, come nessuno ha mai osato raccontarlo. un classico dimenticato della narrativa nera.
menelao che scopre nella gelosia un mestiere per artisti o ponzio pilato che fa dell`antisemitismo una sua vendetta privata e solitaria, il giudice che indossa delle mutandine da donna per riappropiarsi della propria anima o il colonialista inconsapevole che vuol civilizzare a ogni costo, sono talune delle figure paradigmatiche che popolano un "altrove" fabulatorio, cercatori di quelle identita` che ciascuno di noi va inseguendo e di cui scopre, se la trova, la sconsolata inutilita`. sono racconti-saggio, privi di azioni e ricchi di escogitazioni, di monologhi notturni e di digressioni filosofiche sui minimi sistemi, esercizi di stile che sono dei frammenti di una autoanalisi ininterrotta nel senso del celebre aforisma di buffon: lo stile e` l`uomo.
nella provincia siciliana dell`ottocento un uomo astuto e infaticabile, mastro don gesualdo, proveniente dal basso ceto sociale, lotta per conseguire quella ricchezza che gli permettera` di sentirsi alla pari dei "galantuomini". ma alla sua spregiudicatezza in campo economico fa da contraltare un innato e invincibile rispetto per le tradizioni.
domenico stasi e` un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezza. quando apprende che nina, una sua antica allieva, e` indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. ma nina si proclama colpevole e affida a stasi un incarico delicato: dovra` recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della "morte di virgilio" di hermann broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato "contatto". con leggerezza, quasi per gioco, stasi esegue gli ordini. non si tratta affatto di un gioco. stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovra` sparare a un importante bersaglio... un meccanismo inesorabile si e` messo in moto. ma e` realmente cosi`? chi e`, realmente, il professor stasi? e un assassino? e una vittima? e un innocuo zimbello?
questo di vassalli e` un libro di racconti fortemente compatto, pensato e organizzato unitariamente. il suo cuore "politico" e` la parte centrale, formata da racconti, ma anche da apologhi e da un dialogo di tipo leopardiano. e in questa parte che concetti come democrazia, uguaglianza, cultura di massa vengono messi in discussione alla luce di come questi ideali sono diventati realta` negli anni piu` recenti. l`uguaglianza e` stata realizzata "dalla cintola in giu`", come dice un personaggio constatando la diffusione pressoche` universale dei jeans. o anche riducendo l`uomo a entita` numerica, come nelle elezioni, nei sondaggi o nelle rilevazioni di mercato. un`uguaglianza che ha livellato verso il basso ogni comportamento e ogni sensibilita` umana.
un libro regalo da sfogliare nei momenti romantici. tante bellissime foto di animali, dolci, teneri e simpatici e tante citazioni di canzoni che hanno fatto la storia della musica. un modo per far sentire alla persona amata tutto il vostro amore.
joseph, protagonista del romanzo, e` un borghese che un giorno decide di rifiutare il proprio ruolo nella societa`. per farlo chiede di arruolarsi nell`esercito, dove la ferrea regola militare lo assolvera` da qualsiasi obbligo sociale. a partire da questa decisione, quello che si apre agli occhi del lettore e` un viaggio allucinato nell`alienazione del mondo contemporaneo alla ricerca dei fondamenti di una nuova vita. anche al prezzo della negazione di ogni principio di liberta`.
creato da benjanim lacombe con la consulenza della storica ce`cile berly e impreziosito da una grafica raffinata che mescola dipinti a olio, acquerelli e disegni a matita, il libro e` un diario che combina le lettere autentiche di maria antonietta con quelle apocrife del conte fersen, con cui la sovrana ebbe un rapporto privilegiato. lacombe lascia fuori la storia e si concentra sull`interiorita` della regina, scoprendone frivolezza, splendore regale ma anche fragilita`. e ci consegna un`icona di stile sospesa tra piacere e bellezza, lusso e ricchezza ma anche inquietudine e fuga. introduzione di ce`cile berly. eta` di lettura: da 11 anni.
1528: in un convento alle porte di firenze due monache preparano alla sepoltura il corpo di sorella lucrezia, morta per un cancro al seno dopo trent`anni di isolamento e preghiera. spogliandola, scoprono stupefatte che il tumore era una vescica di maiale accuratamente nascosta sotto le vesti per simulare il male, e che sul corpo della defunta sono tatuate le spire di un grande serpente. sara` il suo testamento-memoriale a svelare il mistero, ripercorrendo la vita movimentata e le passioni della donna prima delle austerita` del velo monacale: attratta dalla rinata letteratura classica fin da giovanissima, innamorata di un giovane pittore fiammingo, la donna incarna gli slanci e i conflitti di un`era splendida e feroce.
che cos`e` l`andare in montagna senza la conquista della cima? un atto di non violenza, un desiderio di comprensione, un girare intorno al senso del proprio camminare. opera di narrativa che prende spunto da un viaggio realmente accaduto, taccuino di viaggio, ma anche il racconto illustrato, caldo, dettagliato, di come vacillano le certezze col mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. perche` l`himalaya non e` una terra in cui addentrarsi alla leggera: e` una montagna viva, abitata, usata, a volte subita, molto lontana dalla nostra. per affrontarla serve una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto buoni compagni di viaggio. se e` vero che in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno, il senso di lontananza e di esplorazione rinsalda le amicizie. le notti infinite in tenda con nicola, l`assoluta magnificenza della montagna contemplata con remigio, il saliscendi del cammino in alta quota, l`alterita` dei luoghi e delle persone incontrate. questo e` il viaggio che paolo cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza.
un lussuoso battello, il karnak, naviga sul nilo. a bordo, riunito dal destino e dalla curiosita` per il paesaggio esotico delle piramidi, un eterogeneo insieme di viaggiatori. linnet ridgeway, la personalita` che domina il gruppo, e` la ragazza piu` ricca d`inghilterra, in viaggio di nozze con il marito simon doyle: una donna di grande fascino, abituata a essere sempre al centro dell`attenzione. chi non la perde mai d`occhio e` jacqueline de bellefort, ex migliore amica di linnet ed ex fidanzata di simon, di cui e` ancora "fin troppo innamorata", che ha seguito la coppia per tormentarne la luna di miele. attorno a questo esplosivo trio gravitano altri passeggeri: un giovane rivoluzionario, l`amministratore dei beni di linnet, una scrittrice con la figlia, un colonnello britannico all`inseguimento di una spia, un archeologo italiano. ciascuno ha una storia e un segreto da custodire, accuratamente nascosto dietro una facciata di rispettabilita` e perbenismo. e poi c`e` lui, il principe degli investigatori, il celebre hercule poirot, per una volta tanto in vacanza. ma come in altre occasioni il suo ozio non dura molto: nel giro di poche ore, infatti, a bordo del karnak si consumano due delitti, e la tranquilla crociera si trasforma nella disperata caccia a un assassino diabolicamente astuto.
ogni ossessione a sferopoli e` gia` stata catalogata, qualsiasi mito o superstizione trova conferma, i sogni sono moneta corrente, la letteratura e` l`unica divinita`. nella geografia immaginaria e nella filologia fantastica di questo libro puo` capitare che il carteggio fra una padrona di casa e un inquilino precipiti in un contrappasso metafisico, e che al calar delle tenebre i teschi si raccolgano intorno a quello fra loro piu` loquace; che il tema assegnato da un maestro elementare susciti un maleficio, o che un esame universitario sia l`occasione per uno studente impreparato di esibirsi in uno sfoggio linguistico ultraterreno. a furia di passeggiare rimirando ogni angolo di questa dimensione, al turista potrebbe venire fame: e` allora che scoprira` quanto da bambino mozart andasse pazzo per il gorgonzola, e solo dopo aver messo in tasca una ricetta per la coda alla vaccinara potra` proseguire la visita. non mancheranno le dispute: se si e` fortunati si incontreranno gli otto rabbini piu` potenti del mondo pronti a sfidarsi in una gara di golem, o due parroci rivali disposti a tutto pur di raccogliere i funghi migliori. dopo la di leggenda privata, michele mari torna a una delle forme piu` congeniali: il racconto. con la fiducia affabulatoria di chi, esplorando le infinite possibilita` del genere, sa di poter sorprendere - oltre i suoi lettori - prima di tutto se stesso. benvenuti a sferopoli. il visitatore che dopo aver percorso la strada provinciale 921 si perde in queste lande dovra` armarsi di coraggio, mettere in sonno la ragione e accettare il fascino sinuoso dell`ignoto. si sprigiona da queste pagine una cartografia del possibile, in cui smarrirsi e` forse l`unico modo per salvarsi. una collezione di fantasmi, sogni, superstizioni e chimere letterarie: da sempre michele mari distilla nella forma breve l`essenza stessa della sua poetica.
i gatti, simbolo per eccellenza di indipendenza, pazienza, curiosita` e coraggio, possono insegnarci davvero molto. noti per la loro capacita` di amare in modo disinteressato, di sapere attendere e agire solo al momento giusto, sono dei maestri quando si tratta di godere del presente e di tendere soltanto a cio` che procura loro gioia e benessere. sono dunque molte le lezioni di vita che dovremmo imparare dai nostri amici felini. prendendo spunto dal loro comportamento, questo libro offre utili suggerimenti e propone test ed esercizi per rendere la vostra vita migliore. imparerete infatti a: essere autentici ed equilibrati, capaci di indipendenza, tenacia e "sano egoismo" anche nel rapporto di coppia; ricercare e concedervi il piacere, essenziale per il vostro benessere psico-fisico; coltivare la curiosita`, accogliere gli stimoli nuovi e mantenere sempre vivo l`entusiasmo; non perdere la capacita` e la voglia di giocare a qualsiasi eta`; vivere nel "qui e ora", con semplici esercizi di mindfulness, per alleggerire le tensioni, eliminare lo stress e contrastare l`ansia.
rosa luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome e` un gesto rivoluzionario. in un`epoca come la nostra, quando la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l`uso delle parole puo` produrre trasformazioni drastiche della realta`. attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. percio` le parole devono tornare a aderire alle cose. manomissione, certo, significa danneggiamento. ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. questo libro si misura con tale ambivalenza: del nostro linguaggio indica le deformazioni, ma anche la possibilita` delle parole di ritrovare il loro significato autentico. e la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. la manomissione delle parole era apparso nella sua prima edizione undici anni fa. era un`altra epoca e, allo stesso tempo, era l`inizio di questa epoca. il linguaggio era quello dell`ascesa di berlusconi, che e` divenuta la premessa di nuove manomissioni. percio` il testo e` stato storicizzato e aggiornato, con le nuove torsioni della lingua prodotte dall`avanzata populista. sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. a partire da queste parole chiave gianrico carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. in un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell`etica e nella politica, da aristotele a bob marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi. le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza. un libro politico che segnala le ferite del nostro linguaggio, ma indica anche le strade possibili della
pianta della citta in scala 1:12.500; pianta del centro storico in scala 1:7.500; carta generale dell?area urbana in scala 1:100.000; cartografia stradale-turistica della citta; informazioni utili e indice dei nomi; roma in un weekend vedere e visitare.
ll dettaglio e la leggibilita delle informazioni fanno di queste carte un perfetto strumento per il viaggiatore. legenda in 5 lingue: italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo. nelle carte stradali e turistiche in scala 1:200.000 il dettaglio della rete viaria si completa con la valorizzazione turistica delle localita, con la rappresentazione dei percorsi panoramici e delle aree naturali protette. sul retro delle carte l?indice dei nomi accompagnato dalla tabella delle distanze stradali chilometriche tra le principali localita.