
nessuno e` un grand`uomo per il proprio domestico. forse si sarebbe dovuto tenerne conto quando, in occasione della grande mostra del 1977 dedicata a marcel duchamp al centre georges pompidou di parigi, fu deciso di pubblicare i ricordi di lydie fischer sarazin-levassor che, per pochi memorabili mesi, di marcel duchamp fu la moglie. quello che risulta dalla prosa diretta, spesso concitata, della brava signora, che neppure i tanti anni trascorsi e un secondo, piu` felice matrimonio, erano riusciti a placare, e` la personalita` dell`artista nei suoi aspetti piu` intimi, non sempre edificanti. il testo, riprodotto con scrupolo filologico, racconta una storia in bilico tra il patetico e il grottesco, popolata da imprudenti debuttanti, ricchi borghesi accaniti a difendere reputazione e patrimonio, artisti scrocconi, ereditiere americane per piu` versi golose, in una parigi di lussuosi ristoranti, caffe` storici, grandi prime teatrali e cinematografiche all`ombra di personaggi di primo piano, da picasso a man ray, da cocteau a brancusi a picabia, da kiki de montpamasse a yvonne george. al corrente di tutto, lydie fischer sarazin-levassor sa come sono andate davvero le cose e continuamente si ha voglia di compatirla. le si e` comunque grati dei suoi spesso involontari, ma irresistibili risultati di umorismo.

come fa un neonato a dire che ha fame? piange. come puo` avvisare che e` ora di cambiargli il pannolino? piange. come puo` chiamare la mamma che e` andata in cucina? piange. come puo` ribellarsi al papa` che lo bacia con troppo impeto? piange. il pianto e` l`unico modo che il bebe` ha per comunicare bisogni, desideri, insofferenze. il libro insegna a distinguere i vari tipi di pianto e offre gli spunti per intervenire in modo efficace e consolatorio.

nato in germania, w. g. sebald (1944-2001) e` vissuto dal 1970 in inghilterra, dove ha insegnato letteratura tedesca contemporanea presso la university of east anglia a norwich. tra le sue opere sono da ricordare: "vertigini", "storia naturale della distruzione", "austerlitz". "il passeggiatore solitario" e` apparso per la prima volta nel volume "logis in einen landhaus".

nel 1986 l`editore franco maria ricci sottopose allo sguardo di giorgio manganelli immagini disparate: tabacchiere e stemmi come celebri quadri e affreschi, vetri preziosi e fotografie, disegni e frammenti di templi. immobile al suo tavolo di scrittore, manganelli elaborava prosa sulla base di queste immagini, scriveva cronache di visite immaginarie come un nuovo diderot che ci offra resoconti di sempre innovativi salons.


scopo di questo libro non e` quello di offrire una serie cronologicamente ordinata di medaglioni degli autori. il materiale e` ripensato come una galleria di problemi, da cui emergono i nodi fondamentali sui quali bisogna riflettere per approfondire lo studio, nell`ambito della letteratura latina, dei generi della prosa. invece che a epoche storiche parziali e delimitate, i singoli capitoli sono quindi dedicati alla storiografia, all`oratoria, la retorica e la critica letteraria, alla prosa filosofica, scientifica ed epistolografica, al romanzo, considerati ciascuno nell`intero arco della letteratura latina antica come insieme sistematico.











Volume quinto. Anni 1919-1920









il libro offre una panoramica delle attuali conoscenze sulla casa greca, considerandola non solo un "tipo edilizio", ma anche un luogo centrale nella vita delle "poleis" greche, nel quale all`accumulazione dei beni familiari si associava una funzione di distinzione sociale e di coesione fra gli esponenti delle e`lite cittadine. accanto alla documentazione archeologica, negli ultimi decenni sempre piu` abbondante e attenta, sulle dinamiche del "privato" nel mondo antico, il testo propone una lettura critica delle principali fonti letterarie in cui la casa compare come scenario di fatti ed azioni, attribuendo ad esse un ruolo di primo piano nella ricostruzione del mondo reale in cui si muovevano i proprietari. la storia dell`abitazione in grecia viene cosi` ricostruita cronologicamente a partire dalle abitazioni dei cosiddetti "secoli bui" (xi-viii secolo a.c.) fino a giungere all`apogeo dell`eta` ellenistica (ii secolo a.c.). un`appendice contiene infine un riferimento bibliografico critico delle piu` frequenti acquisizioni su forme e modi dell`abitare nel mondo greco, nel quale un ruolo di primo piano e` rivestito dalla documentazione proveniente dalle colonie di magna grecia e sicilia.

