le cinquanta poesie de "il talco sotto le ballerine" di sebastiano grasso nascono al seguito di un vero e proprio canzoniere, una trilogia cominciata nel 2000 da "il tuo pube nero beffera` la morte", proseguita nel 2002 da "sul monte di venere", e poi da "la preghiera di una vergine", uscita nel 2004. ma queste nuove poesie, scrive ezio raimondi nel saggio introduttivo, "non costituiscono ne` una vera appendice, ne` una vera conclusione del lavoro precedente. la nuova raccolta continua il movimento di quella medesima scrittura ma parla anche per se`. bisognerebbe leggerla come il grande episodio di una storia che per certi versi si allontana dai luoghi delle poesie precedenti mentre per altri ne continua il discorso profondo".
con "la preghiera di una vergine" si compie la trilogia d`amore e sesso di sebastiano grasso. all`inizio, con "il tuo pube nero beffera` la morte", i versi celebrano la bellezza della donna amata con lussureggiante cromatismo. poi, fra zone d`abbandono e dolci fantasie, la "storia " si rafforza nell`assiduita` di incontri e dialoghi. e "sul monte di venere" che la figura femminile entra di prepotenza nel gioco. e lo fa col corpo prima ancora che con le parole. la "fame" erotica che si impossessa dei due amanti lancia il poeta verso frontiere estreme. con questo terzo anello della trilogia, si arriva a una svolta. nell`ossessione del sesso, l`amore rivela la sua faccia ombrosa, il desiderio si fa tirannico e apre la strada all`annientamento.
"dell `antologia palatina, immensa miniera di epigrammi, si propone qui l`essenza: trentasei poesie dove si intrecciano il tema amoroso, quello conviviale e quello funerario. e dove risplende, nell`identico metro elegiaco, l`ossessione che ha percorso un millennio di civilta` greca: ci rimane un dito di tempo, il vino e l`amore sono un breve incontro prima della lunghissima notte. e la donna che piange muta sulle spalle di paolo silenziario sembra accogliere nelle sue lacrime la rivelazione e la vertigine della nostra fragilita`." (milo de angelis)
"in una concatenazione di gioia e dolore, "colui che viene" trascina con se` l`ombra dell`apocalisse. nel suo tingersi di religiosita` intrisa di richiami buddisti. donatella bisutti traspone in poesia sentimenti esistenziali: e` senso del sacro che recupera nella crocifissione di cristo la vita di ogni uomo. "la vita e` sogno inconsapevole / che attende di formarsi [...] ricchi della nostra morte quotidiana / nell`attesa di colui che viene". dal molto parlare e disquisire sul sacro, emerge questa congerie di emozioni e sentenze la quale nel suo affocato crogiolo prepara il sigillo che la rende idonea a quel nome." (dalla nota di mario luzi).
un denso susseguirsi di capitoli a formare una vera e propria saga della grande montagna. con il ritmo incalzante dell`affabulazione si alternano i vari personaggi: il grande mago alpino, nano autunno, la fata perla azzurra che diventa mughetto perdendo i suoi doni, ser riccardo e la spada fiammeggiante, il bieco imperatore, gran lupo dalle fauci possenti. su tutti volteggia il gran falco d`argento, che tutto vede nelle sue aeree volute, tutto controlla. nel filo della narrazione, tutti i canoni della favolistica classica trovano spazio e lo scontro tra bene e male e` condotto con mano leggera, spirito lieve e qualche divertimento.
uno stralunato pianista, mosso dagli abili fili di un bonnefoy surrealista sui generis, svolge la sua (im)mortale performance su una scena mobile, animata da fantasmi grotteschi e fracassanti martellate. inedito in italia, riappare dopo cinquantanni il testo d`esordio di uno dei maggiori poeti del nostro tempo, accompagnato da un breve saggio in cui l`autore indaga con lo sguardo di oggi le origini del proprio percorso poetico.
per mestiere l`attore deve dare in pasto se stesso al pubblico. che piu` lo ama e piu` vorrebbe impossessarsene. dario fo, oltre che attore, e` drammaturgo, regista, scenografo, pittore, uomo impegnato ne! politico e nel sociale. e premio nobel. la sua e` una vita sempre alla ribalta, sotto i riflettori. ma, come ogni artista, coltiva anche uno spazio segreto, intimo, difficilmente accessibile. questo libro vuote incamminarsi verso la sua stanza privata, e a guidarci attraverso selve di ricordi, emozioni, rivisitazioni e` proprio fo: dalle storie dell`infanzia alle prime esperienze nell`accademia di brera, alla scoperta della grande passione, il teatro. e l`amore pazzo per franca, impareggiabile compagna di vita, di scena, di lotta. a ruota libera, con il gusto dell`irriverenza e dell`ironia che l`ha sempre contraddistinto, dario fo ci accompagna in questa passeggiata nel tempo con la maschera del giullare, certo di aver sbagliato, di aver perso, ma anche di aver vissuto ogni attimo a piene mani, e di non volerla chiudere qui.
"mistero buffo" e` certamente il piu` noto, in italia e all`estero, tra gli spettacoli di dario fo e anche quello che ha destato piu` polemiche. prima del gesto, la parola: la forza di quest`opera, che segna un momento di profondo rinnovamento del teatro italiano, sta soprattutto nel linguaggio, qui reinventato attingendo ai dialetti padani (e non solo) dei secoli xiii-xv con effetti esilaranti. il testo e` proposto in una nuova edizione integrale, cioe` proponendo anche i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni e degli oltre cinquemila allestimenti in italia e all`estero, tra il 1969 e il 2003.
la tradizione popolare e` ancora una volta il perno del lavoro di elaborazione di dario fo: attraverso storie, miti e leggende popolari, francesco appare nella sua debolezza umana, nella sua indisponibilita` al compromesso, ma allo stesso tempo nella sua profonda comprensione dell`animo umano e dell`idea di un dio aperto al dialogo con l`uomo peccatore. grazie a lu santo jullare` francesco, lo spettatore-lettore potra` quindi conoscere in un`ottica nuova, non agiografica, san francesco e gli episodi celebri della sua vita, tutti affabulati da uno dei grandissimi del teatro italiano.
non e` facile sopravvivere a madrid, negli anni terribili della "normalizzazione franchista" dopo la guerra civile. sono tempi di fame e di terrore, soprattutto per manolita, che a sedici anni si trova a farsi carico delle sorelle e dei fratelli piu` piccoli, quando i genitori vengono incarcerati e il fratello maggiore e` latitante a causa della sua militanza comunista. manolita non ha mai voluto sapere nulla di politica, e per questo gli amici del fratello l`hanno soprannominata signorina "non contate su di me". eppure adesso hanno bisogno di lei: dagli esuli spagnoli in messico sono stati inviati dei misteriosi ciclostili, macchine che pero` nessuno riesce a far funzionare e a manolita viene affidato il compito di far visita a un detenuto che e` forse l`unico in grado di svelarne i segreti. quel ragazzo timido e privo di fascino sara` determinante nella sua vita, e al primo incontro ne seguiranno molti altri...
il volume nasce da un appello dei popoli dell`europa orientale, rivolto ai responsabili politici e agli intellettuali di quei popoli, a studiosi e politici in genere. ricostruisce l`evento liberatorio sovietico nella sua genesi e nella sua prima fase, la perestrojka, come riemergere della tensione verso la democrazia diretta, che e` forte negli ultimi due secoli. e` la grande possibilita` storica aperta alla russia e non ancora chiusa in questi ultimi anni incerti. e` il progetto politico cui il libro dedica buona parte delle sue pagine.
dell`ultima seduta del gran consiglio, il 25 luglio del 1943, non fu redatto un verbale ufficiale. non si sa, pertanto, che cosa effettivamente dissero e come si comportarono i partecipanti. nelle tante memorie uscite negli anni successivi, il duce e i gerarchi hanno dato versioni contrastanti di quel che fu detto, come fu detto e perche` fu detto. molti sono gli interrogativi rimasti senza risposta: i gerarchi volevano veramente estromettere mussolini dal potere? volevano porre fine al regime per salvare la patria? oppure furono dei traditori? se il duce considerava l`ordine del giorno grandi , perche` lo mise in votazione? tutti i presenti rimasero stupiti dalla fiacca reazione del duce alle accuse che gli vennero rivolte durante la seduta. era forse rassegnato a perdere? o addirittura voleva uscire di scena, come un attore che, dopo essere stato osannato per venti anni, alla fine era stato fischiato per aver perso la guerra? congiura di traditori? audacia di patrioti? o l`eutanasia di un duce? documenti nuovi consentono finalmente di rispondere a queste domande, e a emilio gentile di raccontare un giorno cruciale della storia d`italia con la suspense di un poliziesco.
giovanni bietti ci accompagna, pagina dopo pagina, in un viaggio in quella sorta di lingua cosmopolita che e` la musica: una lingua capace di mescolare, intrecciare, fondere le diverse tradizioni a qualsiasi latitudine. da orlando di lasso agli ideali pacifisti e universali che hanno ispirato musicisti settecenteschi come francois couperin, ottocenteschi come beethoven o novecenteschi come be`la bartok, fino alle sperimentazioni contemporanee che coinvolgono le culture e le sonorita` extraeuropee, la musica si rivela un mezzo di scoperta del mondo. un modo per imparare a valorizzare le differenze, un`esperienza di sintesi e di arricchimento. perche` la musica puo` dirci molto su di noi, sugli altri, sul mondo.
la caduta di costantinopoli nel 1453 apparve ai contemporanei come un evento epocale. mentre gli eserciti turchi sembravano ormai destinati a conquistare roma e a instaurare un nuovo impero islamico, in tutta l`europa dilago` un clima di terrore in cui presero a diffondersi profezie che annunciavano conseguenze terribili e perfino la fine del mondo. la caduta di costantinopoli del 1453 nelle mani dei turchi segna la fine di un impero bimillenario e di un potere che si riteneva universale. e un evento epocale ma anche la fonte di sogni, di aspirazioni, di leggende e di profezie.
questa e` la storia di tre vite che si intrecciano indissolubilmente. una storia di clandestinita`, di estenuanti bracci di ferro e di colpi di mano. di tre uomini che, combattendo contro i nazifascisti, il 25 aprile 1945 provano a rifare un paese da capo. raffaele cadorna, ferruccio parri e luigi longo sono nati a pochi chilometri e a pochi anni l`uno dall`altro, con retroterra differenti, biografi`e politiche e culturali diversissime, eppure con un destino comune. pochi ricordano i loro nomi di battaglia: il generale valenti, comandante del corpo volontari della liberta`, e i suoi due vice, maurizio e italo, alias comandante gallo. un militare, un azionista e un comunista che il 26 agosto del 1944 si incontrano per la prima volta, in clandestinita`, e si stringono la mano. senza sapere cosa succedera` nei mesi successivi, senza sapere dove saranno e se ci saranno, alla fine di tutto, otto mesi dopo. e chiedendosi chi di loro sara` ai posti di comando, al momento dell`insurrezione. sono ore che segnano una delle rotture piu` profonde della storia italiana, quelle in cui i vertici della lotta di liberazione si incontrano con i gerarchi di salo` in arcivescovado, a milano. tutto intorno alla trattativa divampa l`insurrezione, mentre alla radio si sente una voce calma e determinata che intima ai fascisti: .
venezia e` nel 1499 una grande potenza europea. solo dieci anni dopo - sconfitta militarmente dalla lega di cambrai - e` una sopravvissuta. inizia una fase di splendore che durera` ben tre secoli. la serenissima repubblica sostituira` allora la forza con l`ostentazione, la potenza con la ricchezza, il ferro con l`oro. sara` il suo modo per recuperare il formidabile colpo inferto da tutti i grandi stati d`europa coalizzati contro di lei e il conseguente rischio di scomparire per sempre dalla carta geografica. venezia non sara` piu` potente, ma splendente, e riuscira` a mantenere un ruolo centrale utilizzando l`arte, l`architettura, le celebrazioni delle ricorrenze civili e religiose. non potra` piu` intimorire con il clangore delle armi, ma riuscira` a meravigliare con il tintinnare delle monete. la venezia del cinquecento e` quella del mito arrivato fino a noi: la citta` dei palazzi di sansovino, della celebrazione del governo perfetto, della rivoluzione del colore che influenzera` tutta la pittura successiva. alessandro marzo magno ricostruisce lo stupefacente susseguirsi di eventi che hanno portato la dominante - cosi` veniva chiamata la citta` - a essere la fucina delle arti che ancora conosciamo e amiamo.
una buona pratica preliminare di qualunque altra e` la pratica della meraviglia. esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. questo e` un libro disordinato. e l`autrice ha scelto di lasciarlo cosi. . ognuno di noi nel momento in cui accetta di non sapere si apre alla meraviglia e alla infinita sperimentazione in un inesorabile avvicinamento al mondo animale e vegetale.
i saggi che compongono questo volume sono il prodotto di uno studio quindicennale dell`autrice sui tre autori di area veneta, buzzati, parise, piovene, aggregati sotto la categoria del "sospetto". si tratta di scritti che indagano su di un campo della letteratura novecentesca che ha visto moltiplicarsi studi e ricerche sullo stile, i modelli e i generi. dapprima piu` di critica stilistica, l`indagine e` andata poi delineandosi verso l`orizzonte dei generi letterari, ovvero i sottogeneri tipici della modernita`: il fantastico e il poliziesco. abbiamo i lavori sul fantastico del primo parise, sulla montagna metafisica di buzzati e sui primi romanzi di piovene. fantastico e poliziesco sono dunque le categorie che accostano i tre autori.
giovanni e` un bambino di palermo. per il suo decimo compleanno, il papa` gli regala una gita attraverso la citta`, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui e` stato scelto proprio giovanni. tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di giovanni falcone, il suo impegno, le vittorie e le sconfitte, l`epilogo. giovanni scopre che il papa` non parla di cose astratte: la mafia c`e` anche a scuola, la mafia e` una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. a trent`anni dalle stragi, una nuova edizione con un`intervista inedita a maria falcone. eta` di lettura: da 8 anni.
italo calvino, carlo castellaneta, tonino conte, oreste de fornari, roberta grazzani, francesco guccini, anna lavatelli, alberto moravia, guido quarzo e sergio zavoli sono gli autori dei racconti raccolti in questo volume: storie, toni, stili diversi per festeggiare una nuova primavera delle fiabe. il premio h.c. andersen - baia delle favole, indetto dal comune di sestri levante, celebra i duecento anni dalla nascita del grande autore con una raccolta di racconti che hanno partecipato al premio nei suoi oltre trent`anni di vita. autori per ragazzi, insieme a nomi di rilievo in altri ambiti, riscoprono il piacere della narrazione e lo fanno assaporare dolcemente anche al giovane lettore.
la storia dell`impero romano vista da una delle "matite" piu` conosciute e pungenti d`italia. per divertirsi scoprendo la culla della nostra civilta`...
nell`agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di siviglia. erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall`imperatore carlo v. alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della corona spagnola in cerca di riscatto. l`obiettivo del viaggio era dimostrare che le isole molucche, allora famose perche` produttrici di spezie, appartenevano alla spagna e non al portogallo secondo le regole del trattato di tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi. nei tre anni seguenti queste imbarcazioni e questi uomini affronteranno battaglie, ammutinamenti, naufragi, tradimenti. solcheranno mari mai affrontati prima dagli europei, entreranno in contatto con popoli e culture sconosciute, dai patagoni della terra del fuoco agli abitanti della polinesia. insomma, affronteranno una delle piu` grandi imprese della storia dell`uomo. un`avventura che si concludera` con il loro ritorno e con la diffusione del racconto di viaggio del vicentino antonio pigafetta.
"dedico queste pagine a quelli che, come me, considerano l`alpinismo un gioco incontaminato" scrive mummery presentando il racconto di un quindicennio di avventure sulle alpi e nel caucaso. quando usci` a londra, nel 1895, il libro desto` impressioni perche` nessuno aveva mai compiuto scalate tante audaci nel gruppo del monte bianco, sul cervino, sulle cime del vallese, ma soprattutto nessuno aveva mai osato farlo senza l`aiuto di guide. pochi mesi dopo, mummery scomparve in himalaya in un tentativo al nanga parbat troppo prematuro, e tutti pensarono a una fine annunciata. nel primo novecento, invece, divenne chiaro che quelle idee non erano follia, ma l`essenza dell`alpinismo moderno, e il libro di mummery ne divento` il testo fondamentale.
Marsilio Editore, 1993, IT. Il cinem adei Paesi Arabi non è più un oggetto misterioso. Numerose manifestazioni hanno contribuito a rivelare l'esistenza nel mondo arabo, di strutture cinematografiche nazionali ricche dii storia e di personalità d'assoluto rilievo. Il libro ricostruisce la storia del cinema dei paesi arabi cocumentando dettagliatamente il percorso che il cinema arabo ha compiuto per giungere all'attuale grado di sviluppo.
Bianco E Nero Editore. Un'attenta retrospettiva e una chiara ed essenziale storia del cinema muto, non fondata su un'elencazione cronologica degli avvenimenti e dei film prodotti, ma su una viva esposizione ed analisi critica di opere e avvenimenti che hanno definitoo un'epoca, tendenze, scuole e personalità.
Bianco e Nero Edizioni.
perche` il fascismo? e perche` in italia? perche` proprio nel nostro paese si e` imposto un regime dittatoriale che ha proposto una formula politica che e` stata presa a modello non solo in europa e continua a esercitare un suo fascino sinistro? tutte questioni ancora aperte e che ancora ci sfidano.
premio goncourt nel 1919, all?ombra delle fanciulle in fiore rappresenta, all?interno di quel "tout vivant" che e la recherche, il momento spirituale e biologico della giovinezza. libro "corale", "estroverso", di un fascino duraturo, e anche un libro "marino", nel quale il paesaggio della costa normanna insolitamente assolata, tratteggiata con tocchi impressionisti, fa da sfondo al doppio amore del narratore per gilberte prima e per la piccola banda delle "fanciulle in fiore" poi, in cui spicca albertine. tra i molti incontri decisivi, quello con lo scrittore bergotte e il pittore elstir, che inizieranno il narratore alla vita e all?arte.
in italia, i crimini di guerra commessi all?estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze. l?hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? o furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ?buoni italiani?, che scelsero l?orrore per interesse o perche convinti di operare per il bene della patria? non tutti gli italiani sono stati ?brava gente?. anzi a migliaia - in libia, in etiopia, in grecia, in jugoslavia - furono artefici di atrocita e crimini di guerra orribili. ma chi erano ?i volenterosi carnefici di mussolini?? da dove venivano? e quali erano le loro motivazioni?