

da quando galileo e newton affermarono che la natura e` scritta in linguaggio matematico, il numero e` diventato il baluardo di ogni certezza, in un mondo dove le certezze in genere tendevano a dissolversi. ma che cos`e` il numero stesso? in questo libro barrow conduce il lettore dapprima attraverso i sistemi di computo delle piu` antiche ed eterogenee culture, in una sorta di iniziazione all`entita` prima, il numero, della quale vuole cogliere la natura. prosegue poi esaminando la posizione delle tradizionali scuole (formalisti, convenzionalisti, intuizionisti) che continuano a confrontarsi sui fondamenti della matematica. infine, lascia intravedere una possibile, nuova prospettiva del platonismo.

nel linguaggio e nella cultura del nostro paese e` consueta la distinzione tra uno spazio che produce, il territorio (oggetto di scelte politiche e di utilizzazioni socio-economiche), e uno spazio prodotto, il paesaggio (oggetto di studio e di romantica contemplazione). esiste oggi una disciplina, poco frequentata e scarsamente nota in italia, che e` in grado di eliminare questa frattura tra geografia del passato e geografia del presente: si tratta della landscape archaeology o archeologia del paesaggio, un metodo di analisi delle strutture territoriali basato sullo studio e l`interpretazione dei resti materiali che l`uomo ha lasciato attorno a se`. questa ricerca non riconosce limiti cronologici: come nello scavo si procede dal piu` recente al piu` recente al piu` antico, nell`indagine topografica bisogna ripercorrere, `sfogliare` a ritroso ogni vicenda, tenendo presente che ciascun paesaggio si e` sovrapposto ai precedenti, trasformandoli. l`obiettivo non e` dunque quello di descrivere un certo assetto del territorio nel passato, quanto piuttosto di capire i meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali nel tempo storico. cio` e` possibile solo percorrendo archi cronologici sufficientemente ampi della stratigrafia del paesaggio, cogliendo soprattutto l`interazione tra i diversi livelli in successione, combinando, cioe`, le sezioni orizzontali con quelle verticali, la sincronia con la diacronia, l`evento con la durata; il lettore, insomma, avra` l`idea di camminare, quasi da occasionale turista, nel tempo e nello spazio di una regione suggestiva quant`altre mai: dalla preistoria alla storia, in un susseguirsi di testimonianze - e quindi di accadimenti - che parlano piu` lingue e attestano diverse civilta`. una su tutte, quella degli etruschi, pare connotare l`area studiata da potter in senso davvero speciale: l`alone di mistero che per tradizione accompagna questo popolo si sposa con la concretezza della quotidianita` piu` vissuta; e` un po` come se le

quasi un compendio delle vicende della cultura italiana del novecento la tormentata attivita` artistica e intellettuale di elio vittorini (1908-1966). scrittore innovativo, promotore culturale, organizzatore editoriale, fondatore di riviste (il politecnico nel 1945 e il menabo` con italo calvino nel 1959), promotore di dibattiti, elio vittorini percorre l`intera parabola ideologica e politica del nostro secolo.

se la guerra del peloponneso e` per tucidide la piu` grande mai vista, l`invio di un ingente corpo di spedizione ateniese in sicilia nel 415 ne e` "l`evento piu` grande". folgorato dalle proporzioni dell`impresa, acremente appassionato ai suoi retroscena politici, sgomento di fronte alla rovina della poderosa armata, tucidide ne affronta il racconto, memore di un epico precedente: l`attacco di serse alla grecia e la grandiosa nerrazione erodotea. la spedizione in sicilia e` l`iliade alla rovescia: la sconfitta della grecia in occidente si contrappone idealmente all`antica, mitica vittoria della grecia in oriente. ancora una volta, a distanza di secoli, una immensa spedizione per mare, una guerra di conquista lontano dalla patria, un terribile assedio.

michele serra, coscientemente poetastro, quando non ne puo` piu` di fare il giornalista, scrive e commenta in versi. il gioco gli piace e lo appassiona e almeno un terzo delle poesie del libro sono state confezionate ad hoc: per prendere e prendersi in giro e, talvolta, anche sul serio. una profazione dell`autore e qualche riga d`introduzione alle poesie, aiutano a inquadrare la "poetica" del "poetastro".







chi e` stato in realta` enrico berlinguer, il segretario piu` amato (ma anche contestato e travisato) del pci? a trent`anni dalla sua morte drammatica e in un mondo radicalmente cambiato, chiara valentini ne ricostruisce la storia politica e umana. dall`infanzia ferita da un dramma familiare a un`adolescenza ribelle, all`incontro con i comunisti e con togliatti, si snodano la vita e la carriera di questo politico diverso. la sua e` la vicenda di un uomo che ha voluto sfidare le rigidita` di un mondo diviso in blocchi con la passione del rischio con cui affrontava le tempeste di mare nella sua sardegna. dopo il colpo di stato polacco, aveva tagliato i ponti con l`urss in modo definitivo. aveva osato progettare il comunismo nella democrazia, un`ipotesi intollerabile sia a mosca sia a washington. aveva cercato di cambiare l`italia con il compromesso storico, e forse ci sarebbe riuscito senza il rapimento e l`assassinio di aldo moro. aveva dimostrato di avere la vista lunga indicando nella questione morale e nella degenerazione dei partiti "ridotti a macchine di potere e di clientela" il problema piu` drammatico dell`italia. se lo "strano comunista", come lo definiva la stampa usa, non fosse morto troppo presto, forse anche la storia della sinistra e dell`italia sarebbe stata diversa. postfazione di paolo spriano.





il romanzo di ellis ha il ritmo di un video clip, la durezza dello slang giovanile alto-borghese e la forza della rivelazione. in scena c`e` un gruppo di giovani e giovanissimi di los angeles, tutti biondissimi e abbronzatissimi, tutti viziati, ma in realta` trascurati da genitori infelici, depressi o assenti. questi ragazzi, in vacanza prima della riapertura dei college, sperimentano tutto quello che la citta` offre: sesso facile, spinelli, cocaina, feste sempre piu` particolari, in un crescendo di amoralita` e devastazione interiore che sconfina presto nell`orrore.

jack reacher e` in viaggio. seduto su un autobus greyhound che attraversa l`america, si occupa dei suoi affari e dei suoi pensieri, senza una destinazione precisa da raggiungere e con tutto il tempo a disposizione per arrivarci. a pochi sedili di distanza, pero`, vede che un anziano signore sta per diventare una vittima. si e` addormentato mentre una voluminosa busta di soldi gli sfugge dalla tasca e un ragazzo dietro di lui aspetta solo il momento giusto per fregargliela. non succedera`. il vecchio ringrazia reacher. e spaventato, fragile e chiaramente in grossi guai, ciononostante rifiuta la sua offerta di accompagnarlo a casa. perche`? reacher vuole vederci chiaro e andare fino in fondo a questa storia. e cosi` scopre che l`uomo e sua moglie hanno commesso una serie di errori e che ora devono un sacco di soldi a delle persone molto cattive. improvvisamente, reacher si ritrova coinvolto in una brutale guerra tra gang rivali, ucraine e albanesi, che lottano per il controllo del territorio. per uscirne, deve stare un passo avanti rispetto a cosche di strozzini, criminali e assassini che vogliono farlo fuori. ad aiutarlo c`e` una cameriera che sa piu` di quel che dice. jack si mette in marcia per ripulire la citta`: un colpo grosso persino per lui, le probabilita` di vittoria sono infinitesimali. ma reacher crede in un certo tipo di giustizia...

quando petr vavilov, un giorno del 1942, vede la giovane postina attraversare la strada con un foglio in mano, puntando dritto verso casa sua, sente una stretta al cuore. sa che l`esercito sta richiamando i riservisti. il 29 aprile, a salisburgo, nel loro ennesimo incontro hitler e mussolini lo hanno stabilito: il colpo da infliggere alla russia dev`essere "immane, tremendo e definitivo>. vavilov guarda gia` con rimpianto alla sua isba e alla sua vita, pur durissima, e con angoscia al distacco dalla moglie e dai figli: . e il fiume della storia, che sta per esondare e che travolgera` tutto e tutti: lui, vavilov, la sua famiglia, e la famiglia degli saposnikov - raccolta in un appartamento a stalingrado per quella che potrebbe essere la loro -, e gli altri indimenticabili personaggi di questo romanzo sconfinato, dove si respira l`aria delle grandi epopee... e se grossman e` stato definito , ora possiamo finalmente aggiungere che stalingrado, insieme a vita e destino, e` il suo guerra e pace.


la svolta istituzionale e politica del 1946 rinnovo` profondamente l`italia, nel costume, nella cultura e nel linguaggio. le citta` erano piene di cumuli di macerie, ma nella pace ritrovata le speranze prevalevano. in quel bisogno di esprimersi, la lingua comune fu chiamata a rispondere a una pluralita` di impieghi e registri prima sconosciuta, e cosi` accadde anche ai dialetti. parte da questa volonta` di nuovo la storia linguistica dell`italia repubblicana, che si propone di continuare fino all`oggi la storia linguistica dell`italia unita dedicata agli anni dal 1861 al secondo dopoguerra. il libro racconta il quadro delle condizioni linguistiche e culturali del paese a meta` novecento: un paese contadino segnato da bassa scolarita`, analfabetismo, predominio dei dialetti. individua poi i mutamenti di natura economica, sociale, politica e le luci e le ombre di quel che e` avvenuto nel linguaggio: largo uso dell`italiano nel parlare, ma continua disaffezione alla lettura, nuovo ruolo dei dialetti, scarsa consuetudine con le scienze, mediocri livelli di competenza della popolazione adulta, difficolta` della scuola. l`ultimo capitolo, infine, mostra come tutto cio` incida sui modi di adoperare la nostra lingua: sul vocabolario e la grammatica che usiamo, parlando in privato o in pubblico, o scrivendo testi giornalistici, amministrativi e burocratici, letterari o scientifici.

Cappelli Ed., 1991, IT. Volume fotografico dedicato al cinema muto italiano e al periodo storico in cui venne realizzato dal 1905 al 1930. In allegato un VHS del film Malombra di Carmine Gallone con Lyda Borelli come attrice principale.


come si sa, piero chiara, tra i grandi narratori italiani del novecento, fu "casanovista per amore della ricerca e per simpatia verso quell?altezzoso e qualche volta difficile personaggio che fu il casanova". riteneva il fantomatico viveur veneziano, autentico alchimista del verbo, "uno straordinario narratore, il piu importante del settecento europeo", capace di dotare di sfrenato estro i suoi scritti. dagli anni sessanta, chiara miro a raccogliere le poesie del sommo seduttore, che costituivano l?altra parte - remota, esoterica, dionisiaca - della sua avventurosa autobiografi a. le poesie in italiano, in veneziano e in francese, per lo piu occasionali, brulicano d?ingegno, dardeggiano di baci, sono, in effetti, il sigillo di una poetica della gioia, esprimono il gusto del vivere incomparabile. e il libro perfetto per chi vuole lasciarsi conquistare dal casanova poeta, che seduce con la ricchezza della lingua e con la sua personalita, sorprendente e di grande attualita.
pechino, shanghai e canton, i centri di chengdu e chongqing nell?ovest, wuhan e xi?an all?interno e ancora dalian, qingdao e xiamen sulla costa rappresentavano i "cinque laghi e quattro mari" cinesi, ossia le aree chiave che - secondo la nota formula di deng xiaoping - devono essere presenti nella sintesi politica della linea generale borghese in cina, pena aprire una crisi nella citta proibita. nell?accezione moderna i laghi e i mari descrivevano le province dell?entroterra e della costa, a loro volta raccolte nell?immagine della cina gialla e della cina blu. il pluralismo mandarino di marca pcc si proponeva di centralizzare le volonta della classe dominante e delle sue frazioni in perenne concorrenza come i regni rivali. con un partito-stato collaudato da cinquant?anni di scontri feroci, la cina irrompeva nel secondo secolo dell?imperialismo portandosi dietro tutta la sua pluralita di capitali. karl marx ha insegnato che la formazione dell?interesse generale di classe dei borghesi puo risultare solo da lotte incessanti che investono la sfera politica, da un processo di sintesi contraddittorio.