11 inediti e rarità del periodo 1987/1993.

crescendo in versilia, un bambino impara subito che al mondo esistono differenze clamorose. differenze tra le stagioni - in un paese che d`estate e` las vegas e nel resto dell`anno ricorda bucarest - e differenze sociali, sbattute in faccia senza pieta` dalle sfarzose vite dei bambini villeggianti, biondi e viziati e senza dubbio migliori di noi. una cosa deve essere chiara da subito, senno` di questo posto non si capisce nulla. perche` uno dice versilia e pensa al lusso sfrenato, alle ville con la pista per gli elicotteri, ai furgoni con scritto "caviale", agli hotel cinque stelle per cani e al citofono per ordinare lo champagne senza doversi alzare dalla sdraio. ma non e` sempre stato cosi`. mio babbo faceva l`idraulico, e andava a lavorare a casa di mina. cioe`, il mio babbo era l`idraulico di mina. e certe volte, siccome lui si chiama giorgio, lei passando gli cantava giorgio, giorgio del lago di como... il mio babbo aggiustava lo scarico della fognatura e intanto mina cantava per lui. una volta l`ho raccontato a un arredatore di bologna e si e` dovuto mettere a sedere perche` sveniva. e invece il massimo commento del mio babbo, quando gli chiedo di quei giorni, e` "mi pare che cantava bene". dire che vivi qua e` una scelta abbastanza impegnativa. va tutto liscio se stai a roma o milano o ponte biscottino. ma se dici che vivi a forte dei marmi la gente va fuori di testa e non ti lascia piu` andare. perche` al forte ci sono stati tutti, almeno una volta. pero` d`estate, per le vacanze.
Non contento del successo dei primi due dischi, l'omonimo Jake Bugg e Shangri La, il giovane cantautore inglese ha addirittura prodotto lui stesso ( a parte tre canzoni ), il nuovo lavoro. Ballate folk rock, influenze roots ed una manciata di canzoni, tra cui Hold On You, On My One, Never Wanna Dance e Love Hope and Misery che confermano che Jake Bugg è uno dei migliori giovani talenti sulla attuale scena inglese.
The Devil Makes Three sono un combo che mischia ragtime, country, folk, rockabilly venato di whiskey e Delta blues. La band è senza batteria ed è formata da Pete Bernhard, chitarra, Lucia Turino, basso, Cooper McBean, chitarra.Hanno un suono energico e deciso e non vanno per il sottile. In questo album, il quinto della loro breve discografia, hanno un approccio letteriario più approfondito e si rifanno apertamente agli scritti di Ernest Hemingway ed al gotico southern di Flannery O'Connor. Originali, attuali, diversi: una band interessante.
Il nuovo album del musicista canadese, il decimo che pubblica a suo nome. Sulle orme di Neil Young ed Emmylou Harris.
Diopo che Ignorance, il disco precedente di Tamara Lindeman, in arte Weather Station, era finito tra i migliori dell'anno in quasi tutte le riviste di settore, sopratutto inglesi ed americane, era logico aspettarsi grandi cose dal nuovo album. E la Lindrman non solo non delude, ma regala grande musica, sia per una raggiunta consapevolezza del proprio talento c he per i suoni straordinari in grado di fuoriuscire dal gruppo di musicisti di Toronto che l'accompagnano nel disco. How Is It That I Should Look At The Stars è un disco bello, maturo, lucido ed attuale. Tra le cose migliori in questo momento sul mercato. Vinile stampa Usa, 180 grammi
LSP 85012
1982
VINILE SIGILLATO OTTIME CONDIZIONI