
fino ad anni recenti, alcune prospettive teoriche ampiamente diffuse vedevano come prossima e inevitabile la scomparsa delle religioni, in particolare delle piccole religioni dei popoli nativi, travolte e inglobate dalla modernita`. come molte altre profezie in voga nelle scienze sociali, anche questa non si e` realizzata. anzi, nonostante i complessi e travolgenti fenomeni di globalizzazione e trasformazione socioeconomica, le esigenze di differenziazione, autonomia e contrapposizione si sono moltiplicate nel mondo contemporaneo, utilizzando spesso la pratica e la professione religiosa come forma espressiva privilegiata. osservare questi fenomeni religiosi, definirne la natura, la durata nel tempo, la capacita` di adattamento e trasformazione e, al tempo stesso, la tendenza endogena alla conservazione del passato, permette un approccio piu` aperto alla pluralita` dei fenomeni religiosi che caratterizza il mondo contemporaneo. enrico comba approfondisce in queste pagine un aspetto minoritario e di solito trascurato dagli studi sulle religioni, spesso focalizzati esclusivamente sulle grandi religioni monoteistiche.



il volume, qui presentato in seconda edizione e una nuova traduzione, contiene il seminario pronunciato da lacan nel 1964 che segna una svolta fondamentale nel suo insegnamento. e infatti il momento della rottura con l`associazione internazionale freudiana e della fondazione della sua scuola, l`ecole freudienne de paris.

il libro puo` costituire uno splendido regalo per il battesimo. in un contesto di bellissime illustrazioni, e copertina imbottita, presenta storie della bibbia e preghiere, ma anche la possibilita` di personalizzazione attraverso l`albero genealogico del bambino, l`inserimento dei suoi dati e quelli relativi alla sua crescita, nonche` annotazioni su ricordi importanti legati alla sua giovane vita.








tutti i lettori sanno bene che le storie narrate dagli scrittori portano sempre in tempi che non si sono vissuti e in luoghi che non si conosceranno mai. cio` vale in modo estremo per "paese dalle ombre lunghe" che, grazie al funambolismo mimetico della voce che narra, addirittura situa il lettore, direttamente, fin dal primo rigo, fra gli inuit, gli eschimesi del nord, in un luogo del pianeta oltre il quale non c`e` piu` pianeta. top of the world e` infatti il titolo originale del libro, pubblicato nel 1950, letto da milioni di persone in tutto il mondo, con una celebre versione cinematografica nel 1960, protagonista anthony quinn. e la storia di ernenek e asiak, che vivono, si amano diventano genitori e muoiono scoprendo tutto come se fosse la prima volta al mondo, un istante prima dell`arrivo della civilta` occidentale, in un luogo violento e ingenuo dove la legge che comanda e` quella della natura, una natura che non risparmia nessuno. . il giorno e la notte durano mesi, le tempeste sottomarine innalzano forme che sembrano rovine pietrificate, il vento rovescia le slitte e sposta i cani, a cui vengono limate le zanne per evitare che, rivoltandosi, possano sbranare l`uomo e i suoi cuccioli. eppure si dorme tutti insieme negli igloo, costruiti sempre uguali ovunque sia necessario, anche al buio, in fretta e a memoria, contro la furia del vento e la morsa del gelo. dentro, gli uomini e le donne si parlano senza dover urlare, mangiano, dormono, finalmente, e si fanno magari , magari gli uni con le mogli degli altri, perche` cosi` e` giusto e cosi` si fa da sempre... la salvezza a queste latitudini della civilta` e del pianeta e` non pensare al futuro piu` di quanto si pensi al passato, dice il narratore, si vive . il mondo e` giovane, gli esseri u

inclassificabile, indomita, tragica, ha finito per inghiottirne l`opera. erede di una ricchissima famiglia di imprenditori navali, nancy cunard ha tenuto sotto scacco il secolo. amata da louis aragon e aldous huxley, temuta da t.s. eliot e w.h. auden, nancy adorava sottomettere gli intellettuali dell`epoca. fu antifascista, anarchica, un`esteta della difesa dei diritti civili dei neri (un noto musicista jazz afroamericano fu, tra l`altro, il suo piu` acceso amante). a differenza di molti, la cunard tutto amo` e tutto soffri`. con la sua casa editrice, raffinatissima, la hours press, pubblico` i primi lavori di samuel beckett. superba, fu eternata da man ray in fotografie di imperiale bellezza: impose la moda "barbarica" amava i monili africani, i bracciali, ma vestiva da maschio, all`occorrenza. ezra pound la stimolo` a perfezionare la scrittura: parallax (pubblicato nel 1925 dalla casa editrice di virginia woolf) e` tra i grandi poemi del secolo, micidiale controcanto alla terra desolata dell`amico eliot. canto` il turbamento, la gioia, la solitudine. "sfrenata sono stata, e sciocca, e impavida, / e ho amato a piene mani", scrive. ci vuole coraggio.