l`emergere negli anni sessanta di una "linea analitica" ha prodotto nel dibattito artistico un cambiamento significativo del ruolo della fotografia, che perdura ancora oggi. in quegli anni decisivi, emancipata da un virtuosismo tecnico fine a se stesso e aperta a nuove pratiche concettuali, la fotografia fu finalmente legittimata come arte diventando oggetto di un`intensa analisi teorica e linguistica. marinella paderni parte da questa premessa storica per documentare il lavoro di artisti che, dalla meta` degli anni novanta a oggi, hanno raccolto idealmente le eredita` di quella stagione concettuale creando una continuita` tra le avanguardie di allora e le istanze di oggi nella fotografia. la sua analisi muove dalle posizioni teoriche sulla "reinvenzione del medium" per tracciare uno scenario della fotografia italiana contemporanea delle ultime due generazioni che testimonia l`emergere di pratiche visive originali e di una riflessione corale sul linguaggio fotografico nell`epoca della smaterializzazione del reale."
uniche e straordinarie, leggendarie e spettacolari, insolite e preziose... tra le innumerevoli meraviglie del nostro pianeta ne abbiamo scelte cento, illustrate attraverso immagini fotografiche di grande forza e impatto visivo. dalla cappella sistina al taj mahal, dallo skyline di new york al machu picchu, dall`alhambra alla grande muraglia cinese, dalle piramidi di giza alla grande barriera corallina, ognuno di questi luoghi ha la capacita` di suscitare emozioni profonde. continente per continente, uno straordinario viaggio nello spazio e nel tempo attraverso il filo conduttore dell`incanto e della magia, con approfondimenti dedicati a cinque meraviglie da salvare in tutto il mondo, per ricordare che la bellezza della nostra terra va amata e protetta.
rossini aveva 37 anni e 39 opere alle spalle quando si ritiro` dalle scene teatrali dopo avervi esercitato un`egemonia incontrastata. eclettico, altalenante tra comico e tragico, e proli co sperimentatore di generi, raggiunse e impose uno stile sovraregionale, nella fedelta` a un ideale di bellezza ineffabile che la sua musica sempre insegui`: una musica che diede voce ai suoi personaggi esprimendo, con una scrittura vocale e strumentale esaltante, il loro destino, la speranza che li anima, l`allegrezza che li circonda, la felicita` che li attende, l`abisso in cui stanno per cadere. questa musica, , fu pero` scritta e creata nel e per il proprio articolato presente, adattandosi ai contesti e agli artisti con cui rossini si confronto` nelle sue peregrinazioni. la riconoscibilita` immediata del suo linguaggio drammatico segno` cosi`, in tempi di grande mutamento, una strada impossibile da ripercorrere, che conobbe imitatori ma non successori. la fortuna discontinua di rossini pone ancora oggi molti interrogativi, da cui andrea chegai parte per riavvolgere il filo della matassa che i recensori del tempo, i biografi e gli studiosi attuali hanno tentato di sbrogliare. indagando sui motivi della fama del pesarese, sui suoi rapporti con impresari, cantanti, scrittori, librettisti e compositori, chegai riposiziona le opere di rossini in una prospettiva storica che tiene conto delle trasformazioni sociali, politiche e musicali a cavallo tra settecento e ottocento. "rossini" ci permette di approfondire con coinvolgimento e rinnovato sguardo critico la musica di un artista , per cio` che significo` al suo tempo e per quello che puo` ancora significare per noi oggi.