



"il respiro del buio" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia di chilometri che sanciscono l`ingresso in una nuova vita. il servizio militare in cecenia e` finito, e` tempo di tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso significato. e un altro uomo quello che arriva alla stazione di bender, e un`altra e` la citta` che lo accoglie: identica a un primo sguardo, eppure diversa. rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla cecenia, nicolai vive il suo "dopoguerra" di solitudine, ansia, paura. e, soprattutto, odia. odia gli edifici, le strade, l`umanita` "pacifica" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa di civilta`. per provare a fare i conti con le atrocita` subite e commesse, decide allora di intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l`unico ritorno possibile: la siberia. immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una vita semplice e quieta. ma un passato cosi` pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e quella che sembra una possibilita` di riscatto puo` rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta al punto di partenza. cosi`, puo` succedere che un impiego in una ditta di sicurezza privata a san pietroburgo si trasformi in una nuova guerra, piu` nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in divisa, eppure, se e` possibile, ancora piu` pericolosa. una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze...




"questo testo riconduce la nascita d`israele alla sua realta` storica. tenendo assieme la critica letteraria dei racconti biblici, l`apporto dell`archeologia e dell`epigrafia e i criteri della moderna metodologia storiografica, liverani riporta i materiali testuali all`epoca della loro redazione, ricostruisce l`evoluzione delle ideologie politiche e religiose in progressione di tempo, inserisce saldamente la storia d`israele nel suo contesto antico-orientale. emergono cosi` la storia normale dei due piccoli regni di giuda e d`israele, analoga a quella di tanti altri piccoli regni locali, e la storia inventata, che gli esuli giudei costruirono durante e dopo l`esilio in babilonia. gerico non e` crollata al suono delle trombe di giosue`, la conquista della terra promessa non e` mai avvenuta cosi` come narrato, salomone non aveva un grande regno e forse il dio del sinai un tempo aveva anche una compagna. il libro di mario liverani, sintesi di lavori in corso da anni tra gli archeologi israeliani e non, e` fatto per provocare una scossa a quanti si sono nutriti per decenni di quel filone che nel dopoguerra fu trionfalmente inaugurato da testi come "la bibbia aveva ragione" di werner keller. (marco politi, "la repubblica)




il volume comprende il primo romanzo di savinio, hermaphrodito, la casa ispirata, angelica o la notte di maggio, tragedia dell`infanzia, infanzia di nivasio dolcemare, signor dido, introduction a` une vie de mercure. scrittore europeo per formazione e cultura, savinio e` lo scrittore italiano piu` "straniero" per gli italiani. completa il volume un saggio introduttivo di alfredo giuliani.

tutto inizia ad agora, un paesaccio sull`agro pontino, dove loredana ed emanuele, giovani fidanzati, vengono ritrovati uccisi da centottantaquattro coltellate. a scoprire i cadaveri sono il padre e il fratellino della ragazza, insieme a giacinto, un amico delle vittime, ovviamente le prime tre persone che la polizia interroga. presto pero` arriva il turno di parenti, amici e semplici conoscenti, un coro disarticolato da cui emergono discrepanze, comportamenti incongruenti, alibi poco attendibili... ispirandosi a fatti realmente accaduti rielaborati con le armi della letteratura, antonio pennacchi tesse un romanzo giallo inconsueto e imprevedibile, un dramma esistenziale sulla spasmodica ricerca della verita` che, gia` pubblicato con il titolo "una nuvola rossa", torna corretto, ripreso e riscritto con nuovi sviluppi e un inedito, sorprendente finale.

14 luglio 1099. mentre gerusalemme si prepara all`invasione dei crociati, un uomo greco, conosciuto come il copto, raccoglie tutti gli abitanti della citta`, giovani e vecchi, donne e bambini, nella piazza dove pilato aveva consegnato gesu` alla sua fine. la folla e` formata da cristiani, ebrei e musulmani, e tutti si radunano in attesa di un discorso che li prepari per la battaglia imminente, ma non e` di questo che parla loro il copto: il vecchio saggio, infatti, li invita a rivolgere la loro attenzione agli insegnamenti che provengono dalla vita di tutti i giorni, dalle sfide e dalle difficolta` che si devono affrontare. secondo il copto, la vera saggezza viene dall`amore, dalle perdite sofferte, dai momenti di crisi come da quelli di gloria, e dalla coesistenza quotidiana con l`ineluttabilita` della morte. "il manoscritto ritrovato ad accra" e` un invito a riflettere sui nostri princi`pi e sulla nostra umanita`; e` un inno alla vita, al cogliere l`attimo presente contro la morte dell`anima.

in ogni storia d`amore c`e` qualcosa che avvicina i protagonisti all`eternita`, ai misteri del divino, all`essenza della vita: in un sorriso, in una carezza, in uno sguardo o in una frase magari lasciata a meta`, gli amanti sanno sempre cogliere i segnali che il cuore invia loro per dirigerne il cammino lungo il sentiero della perfezione. ma cosa accade quando, nell`adolescenza, un grande amore viene sacrificato alla timidezza, allorche` le parole si rifiutano di salire alle labbra e il futuro si perde nei colori autunnali di una quercia che domina una piazza? cosa si prova quando, dopo undici anni, si ritrova l`innamorato e si scopre che sta percorrendo la via della santita` ed e` in grado di compiere miracoli? quali sono i pensieri (e le speranze) che rimbombano nella mente e che fanno sussultare il corpo con singhiozzi o risa? per pilar, il sogno di un`esistenza al fianco dell`amato sembra dissolversi nelle gelide acque del fiume piedra, ma talvolta anche i gorghi, le cascate e i ciottoli di un torrente - insieme a un rumore di passi alle spalle - possono reinventare il destino e far comprendere che "amare significa comunicare con l`altro e scoprire in lui una particella di dio".