
gustav klimt, figura controversa e affascinante nel panorama artistico della vienna di fine ottocento, ha dato vita a un vasto catalogo di opere pittoriche, a numerose creazioni grafiche e a un`incalcolabile quantita` di schizzi e disegni. in questo volume, un vasto repertorio iconografico, riprodotto con dovizia di particolari, ripercorre la sua vicenda umana e artistica conducendo il lettore dall`incanto delle prime allegorie alle "scandalose" visioni oniriche dei quadri per l`universita`, attraverso l`esperienza "totale" della mostra di beethoven o della sala da pranzo di palazzo stoclet, fino ad esplorare la sensualita` dell`universo femminile e, con i paesaggi, i luoghi dell`anima. un caleidoscopico mondo percorso da potenti vibrazioni cromatico-luminose e abitato da presenze magiche e sensuali si schiude al nostro sguardo stupito.

formatosi nell`ambiente bohe`mien della oslo di fine secolo, edvard munch e` stato uno dei piu` grandi artisti europei tra la fine dell`ottocento e la prima meta` del novecento. viaggiatore instancabile, in contatto con i circoli artistici e letterari di berlino e poi di parigi, si afferma come artista eversivo dopo che il suo dipinto la bambina malata suscita indignazione alla mostra d`autunno di oslo nel 1886. grande visionario, afflitto da nevrosi e da alcolismo, ma nello stesso tempo pittore frenetico, munch riesce a dare l`immagine della sua vita interiore, esprimendone gli stati emotivi piu` profondi, e insieme a raffigurare quell`umanita` viva e appassionata che lo circonda. riconosciuto come uno dei padri ideali dell`espressionismo tedesco, munch ha realizzato una delle maggiori testimonianze sull`amore, la sessualita` e la morte nell`arte del nostro tempo.