


questo terzo libro dedicato ai "manoscritti di geenom" svela la parte piu` intima e profonda delle esperienze del gruppo aztlan, che da venti anni riceve e raccoglie le comunicazioni inviate da "entita` "extraterrestri. i messaggi, che arrivano a tutti i componenti del gruppo tramite telepatia diretta, sono gli insegnamenti che costituiscono il substrato filosofico sul quale si basano le informazioni di tipo tecnico e scientifico. l`opera non e` stata scritta per essere letta pagina dopo pagina. al contrario la sua lettura va piuttosto affidata al caso, quando sentiamo il bisogno di una risposta o di un orientamento che ci aiuti a superare le situazioni critiche che spesso incontriamo nella vita.




a partire dai concetti di colpa e di rischio, l`autrice esamina il comportamento dell`uomo primitivo e dell`uomo moderno di fronte alla percezione del pericolo. tutta la conoscenza accumulata dall`uomo moderno non e` sufficiente a proteggerlo dal pericolo che, anzi, la tecnologia sembra aver aumentato. non diversamente dall`uomo primitivo, la sua strategia di difesa si basa ancora sulla ricerca del colpevole, sull`attribuzione della colpa. tabu` e legislazione infortunistica assolvono, con un linguaggio diverso, la stessa funzione: proteggere la comunita` da comportamenti socialmente distruttivi.

"questa non e` una storia dell`india. di quel paese, quando salpai alla sua volta, sapevo all`incirca quanto ricordavo dagli anni di scuola: che c`era stato un ammutinamento, per esempio, e che a vederlo sulla carta somigliava un po` a un cervino capovolto; rosa, perche` lo governavamo noi". intorno alla meta` degli anni venti, senza alcuna preparazione e nemmeno una vaga idea di quello che lo aspetta - unico requisito richiesto, oltre alla cittadinanza inglese, era la somiglianza con il vichingo olaf, personaggio leggendario di un romanzo di rider haggard -, il giovane ackerley decide di partire per l`india, accettando di rivestire l`improbabile ruolo di segretario privato del maharaja di chhokrapur: invisibile staterello che oggi sara` vano cercare sulle carte, "posto che sia mai esistito". infantile, lussurioso, ossessivo, smanioso di assoluto e occidentalista all`estremo, sua altezza assillera` ackerley con le domande piu` impensate e sulle questioni piu` insondabili, non ottenendo nient`altro che una serie di evasive risposte, ma trovando quello che forse, in fondo, cercava: un amico. degli incontri giornalieri con il maharaja e con gli altri non meno irresistibili personaggi che frequentano la sua corte e` fatto questo libro: piu` che un diario di viaggio, un`esilarante e indimenticabile commedia di costume, e insieme una preziosa testimonianza involontaria sull`india al tramonto della colonizzazione.










il di piero buscaroli e` uno studio esemplare per chi voglia avvicinarsi al grande compositore barocco. pubblicato nel 1985, questo libro ha riscoperto e riletto con eccezionale scrupolo filologico le fonti primarie della vicenda bachiana, ne ha ridisegnato con acume e capacita` di penetrazione psicologica le linee artistiche e familiari. il risultato e` un saggio che restituisce al musicista tedesco la sua intera storia, la sua umanita`, l`ansia, il gran carattere, la volonta` di potenza, i suoi scopi d`artista, i rapporti col mondo circostante, il passato e il futuro dell`arte.