

dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei carpazi. uno ha passato quei decenni in estremo oriente, l`altro non si e` mosso dalla sua proprieta`. ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. null`altro contava per loro. perche`? perche` condividono un segreto che possiede una forza singolare: "una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso da` calore alla vita e la mantiene in tensione". tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben piu` crudele. tra loro, nell`ombra il fantasma di una donna.

questa storia quasi intollerabilmente scarna di una passione devastante - che ha per teatro uno scalcinato distributore di benzina su una statale a pochi chilometri da san francisco, per ostacolo un marito rozzo e brutale e per via di fuga nient`altro che la tenebra - ha stretto, e continua a stringere, con i suoi lettori lo stesso patto di sangue che lega i suoi protagonisti, portando spesso anche i primi (per girare "ossessione" luchino visconti svendette i gioielli di famiglia) alla rovina. il perche` lo si capira` leggendo, e fatalmente arrendendosi fin dal primo incontro, come frank chambers, a cora, uno dei piu` temibili e vessatori fantasmi femminili che abbiano mai abitato le pagine di un romanzo: nelle parole dello stesso cain, neppure una donna, ma "il desiderio fatto realta`".






un poema medioevale irlandese, per la prima volta tradotto in una lingua moderna. un "divertimento" irridente e sfrenato, che sembra anticipare il riso beffardo e i giochi linguistici di rabelais. opera di un anonimo irlandese dell`viii secolo, di evidente formazione ecclesiastica, il poemetto risale a un`epoca di declino del monachesimo irlandese, e a un primo approccio puo` sembrare un bell`esempio di letteratura satirico-goliardica.







in questo libro, che susan sontag ha definito , kenneth anger si e` rivelato il primo adeguato chroniqueur, il piu` felice e amaro favolista del mondo di hollywood. con tocco sicuro, da grande maniaco del cinema, anger ci fa constatare come gli scandali, i pettegolezzi, i suicidi, gli amori, le morti sospette, le perversita`, i trionfi, i delitti e gli imbrogli avessero un altro colore a hollywood: quei fatti sordidi e scintillanti andavano infatti subito a disporsi tra le vaste costellazioni dello star system, le loro oscurita` nutrivano la luce irreale dello schermo. era un motto della metro goldwyn mayer. oggi, dopo decenni in cui lo star system e` stato additato come macchina di depravazione commerciale e di svendita dell`arte al dollaro, cominciamo finalmente a intenderlo alla lettera: sistema di miti, orbite di astri, varianti e ripetizioni inesauribili di storie e figure esemplari. in fondo, l`unico grande sistema mitologico che il nostro tempo abbia saputo offrirci. e, guidati da kenneth anger, qui ci avviciniamo al mito di hollywood con lo spirito che gli e` piu` congeniale: quello di laforgue, dove la devozione si congiunge al sarcasmo e la parodia non si pone alla fine dei tempi ma alla loro origine. la babilonia di gesso che griffith fece costruire nel 1915 per accogliervi centinaia di comparse, e poco tempo dopo era un cimitero di relitti e di erbacce, e` il luogo perenne del cinema, e da questo punto - soglia dell`epoca dei dubbi splendori, quando hollywood appariva a un osservatore attendibile come aleister crowley abitata da - giustamente muove il racconto di anger. fatty e hearst, chaplin e valentino, von stroheim e mae west, errol flynn e marlene dietrich, lupe velez e robert mitchum, lana turner e judy garland, e tanti nomi ormai sepolti, sfilano tutti davanti a noi, fra episodi atroci e dettagli oltraggiosi, in immagini della loro vita in

"questo volume apre una serie di studi che non pretendono di essere continui, ne` esaustivi; si trattera` di qualche sondaggio in un territorio complesso. il sogno sarebbe un lavoro di lungo respiro, capace di correggersi a mano a mano che si sviluppa, aperto alle reazioni che suscita, alle congiunture che gli tocchera` d`incontrare, e forse a ipotesi nuove. i lettori che si aspettassero di apprendere in che modo per secoli la gente ha fatto l`amore, o come e` stato vietato di farlo - problema serio, importante, difficile -, rischiano di restare delusi. non ho voluto fare una storia dei comportamenti sessuali nelle societa` occidentali, ma trattare un problema molto piu` austero e circoscritto: in che modi questi comportamenti sono diventati oggetti di sapere? come, cioe` per quali vie e per quali ragioni, si e` organizzato questo campo di conoscenza che, con una parola recente, chiamiamo la sessualita`? quel che i lettori troveranno qui e` la genesi di un sapere - un sapere che vorrei riafferrare alla radice, nelle istituzioni religiose, nelle forme pedagogiche, nelle pratiche mediche, nelle strutture familiari, la` dove si e` formato, ma anche negli effetti di coercizione che ha potuto avere sugli individui, una volta che li aveva persuasi del compito di scoprire in se stessi la forza segreta e pericolosa di una sessualita`." (dalla prefazione dell`autore all`edizione italiana)

rimasta sulla scrivania di oliver sacks fino a due settimane prima della morte, questa raccolta di scritti ci offre la sintesi di tutte le sue tensioni conoscitive nell`ampio ventaglio di discipline che si intersecano con la neurologia: botanica e anatomia animale, chimica e storia della scienza, filosofia e psicologia - senza dimenticare la passione letteraria. ed e` proprio questo ventaglio a permettere a sacks di scomporre il fiume della coscienza umana, e di farne emergere i caratteri piu` sconcertanti e controintuitivi. esplorando le forme di vita "senziente" lungo l`intera scala degli "esseri organizzati", sacks ci mostra come molte "menti" elementari condividano con noi proprieta` fondamentali. e ci rivela anche come la fluidita` e continuita` di quel "fiume" sia in realta` composta da una successione di microsequenze discrete. la somma di queste indagini finisce cosi` per assumere un valore testamentario, facendo confluire le scoperte e gli interrogativi di un grande esploratore della mente e della natura.