
"tra la costruzione del muro di berlino nell`estate del 1961 e il suo lavoro sulla piaga dell`aids nell`africa australe nel 2001, don mocullin non ha mai smesso di osservare le sofferenze degli altri attraverso i grandi conflitti di questi quattro decenni. uno sguardo sempre carico di collera, ma anche di tristezza, persino di disperazione, sulle inqualificabili crudelta` inflitte dagli uomini ai loro simili. uno sguardo pieno d`incomprensione e insieme di compassione, di solidarieta` verso i piu` deboli, gli indifesi, i condannati, le vittime di queste inaccettabili ingiustizie. cipro divisa, il congo omicida, il vietnam bombardato e torturato, il medio oriente lacerato, il biafra affamato, il bangladesh devastato, la cambogia assassinata, il salvador in rivoluzione, l`irlanda tormentata, l`irak delle rivolte. non un voyeur, nemmeno un cacciatore d`immagini, ne` un cronista o uno storico, don mccullin, autodidatta in fotografia come nella sua lettura del mondo, e` un uomo dal viso segnato ma dallo sguardo limpido e innocente, incredulo di fronte alla barbarie. attraverso le sue potenti immagini, pubblicate con regolarita` per venti anni sul sunday times magazine, si e` dedicato puntualmente a disturbare la tranquillita` domenicale dei suoi compatrioti presentando loro tutte le ingiustizie che l`uomo compie contro il suo stesso fratello in tutto il pianeta." (robert pledge)


filippo carnevali e` uno sbirro. fa uno sporco lavoro, nel modo piu` sporco. tutto puo` andare bene, su tutto si puo` sorvolare - anche sulla sua ambigua condotta morale - finche` non commette un grosso errore. qualcuno riesce a uccidere il testimone che lui avrebbe dovuto sorvegliare insieme a un collega. comincia cosi` un`indagine che, per carnevali, e` un viaggio nel profondo della propria anima nera. passando, prima, attraverso la carne: quella viva e quella morta. da un racconto di marcello fois, una graphic novel disegnata da daniele serra.

LUGLIO AGOSTO 2023
(TESTO TEDESCO)