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maria antonietta, gravata a 14 anni del fardello dell`etichetta, osteggiata e dileggiata a ogni passo, sembra addensare su di se` la vendetta della storia che esige una vittima sacrificale e sceglie la piu` ingiusta. tutto il secolo xviii si coalizza contro di lei sino a ridurla a vedova capeto, disegnata con astio da david sulla carretta che va al patibolo. alle ombre della storia risponde la veemente eloquenza di bloy, proiettandole su una scena ulteriore, metastorica, dove l`apparizione di maria antonietta si impone come "dimostrazione di una qualche legge misteriosa".

capolavoro assoluto del teatro rinascimentale italiano, la "mandragola" e` anche un amaro e disilluso ritratto di firenze e dell`italia del primo cinquecento, abitata da uomini mossi dagli istinti piu` primordiali e privi di ogni determinazione morale o ideale. ossessionato dal desiderio di paternita`, lo sciocco messer nicia si affida al sedicente medico callimaco che, innamorato della bella moglie di nicia, gli promette di guarirne la sterilita` con una pozione di mandragola dalla letale (quanto falsa) controindicazione: il primo che fara` l`amore con lucrezia morira` entro otto giorni. e il primo sara` naturalmente callimaco travestito, che nicia stesso, gongolante, condurra` al letto della moglie. una commedia insieme vitalistica e pessimistica, che il commento di rinaldo rinaldi illustra in tutta la sua poliedrica complessita`.

"`dall`abbandono all`abbondanza` e` una luce accesa sulla via d`uscita dal labirinto dell`abbandono, una rotta evolutiva da seguire per raggiungere la terra della pienezza. sbucciare il superfluo dalla realta`, per riportare alla luce quello che veramente nutre corpo, mente e spinto, addestra il viaggiatore a cavalcare la linea del tempo dall`albero genealogico al futuro che verra`. con una raffinata osservazione psicologica, tra realismo, ironia, i contenuti si spingono ai confini con la mistica e note di poesia aleggiano ovunque tra le pagine. entrati nella magia di questo libro, niente del sentire dell`abbandono tornera` piu` come prima! il metodo delle time-line crearmoniche?, che qui affronta la problematica dell`abbandono, e` decisamente all`avanguardia e apre una breccia per una psicologia del futuro; passa al setaccio il vecchio e il nuovo, lasciando indietro cio` che ha gia` fatto il suo corso e portando avanti quegli elementi innovativi, che meritano di sbocciare e di essere una fresca opportunita` di connessione con la vita e con il divino".

Editrice La Scuola, 1981, IT. Guida pratica di educazione al cinema.

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