





carmen ha 35 anni. donna in carriera, attraente e sicura di se`. gli uomini pero` vogliono da lei una cosa sola. mette un annuncio sul giornale in cui dichiara di cercare un compagno intelligente e impotente. le risposte piovono numerose. alla commedia si uniscono anche toni da thriller, ma il lieto fine e` assicurato.

dopo "infanzia", prosegue il romanzo autobiografico dello scrittore sudafricano. con uno stile asciutto, spietato e lucido, coetzee fruga nel labirintico dilemma di come si fa a diventare uomini, offrendo al lettore un ritratto impietoso di una tarda adolescenza che si affaccia all`eta` adulta, della formazione di un io che si dibatte fra profondo disgusto per la mediocrita`, fra paure e desideri.




La caduta di Robespierre si distacca nettamente dalla coeva drammaturgia inglese, rappresentando un caso unico di teatro politico direttamente connesso con l'attualità più scottante. E se al dramma non si può riconoscere un autentico valore artistico, non si potrà certo negargli un alto merito documentario, tale da non giustificare l'oblio in cui esso è caduto e la scarsa fortuna editoriale di cui ha goduto nella stessa Inghilterra.






composta tra il 1600 e il 1602, "amleto" e` forse l`opera piu` nota di shakespeare e della storia del teatro intero. la "maschera amleto", dietro la quale si cela il volto di shakespeare stesso, percorre l`intero itinerario teatrale del bardo e ha messo a dura prova per secoli l`ingegno dei critici piu` illustri: goethe vi ha visto il prototipo dell`eroe romantico, sensibile e tormentato; eliot un uomo dominato da emozioni inesprimibili; coleridge un individuo incapace di agire, bloccato da un`eccessiva attivita` del pensiero e dell`immaginazione, costretto dalla situazione a contravvenire alla propria natura. certo e` che la forza del personaggio - e dell`opera - sta proprio in questo suo essere cosi` ricco di sfumature, sfuggente e complesso, saldamente ancorato nel suo tempo eppure capace di far risuonare le corde piu` profonde del lettore e dello spettatore di ogni epoca. con uno scritto di samuel taylor coleridge.


in memoriam a.h.h. e` un grande poema elegiaco ispirato a tennyson dalla morte dell`amico fraterno arthur henry hallam, deceduto poco piu` che ventenne: una tragedia familiare che diviene emblema di un dramma esistenziale ben piu` vasto. vero bestseller dell`epoca vittoriana, questo testo - e i numerosi che lo accompagnano in questa ricca antologia - e` una summa dei temi ottocenteschi: l`immortalita`, la disperazione di fronte al dolore, la presenza di dio in un mondo dominato dalla natura selvaggia. tennyson incarna la complessita` e l`ambivalenza della cultura vittoriana, sospesa tra illusioni romantiche e smarrimenti moderni, tradizione e rinnovamento, fede e scienza, idealismo e consumismo, arte e mercato.

due fratelli, liam e l`io narrante, lasciano la natia irlanda per "colmare una lacuna sulla carta geografica": rintracciare una vetta altissima, di cui aveva dato frammentarie notizie un pilota durante l`ultima guerra, e della cui esistenza parlano solo le leggende dei popoli nomadi. liam, ex tecnico informatico che vive su un`isola "quasi disabitata e irraggiungibile", nelle notti solitarie, quando non contempla le stelle con il telescopio, naviga ossessivamente in rete alla ricerca di notizie sul phur-ri, la "montagna volante", piu` alta dell`everest ma assente da qualsiasi mappa. inizia allora il viaggio: i due varcano i confini con il tibet e con la regione, preclusa agli occidentali, dove presumono si trovi la montagna e, arrivati a lhasa, si uniscono a un clan di nomadi che pascolano una mandria di yak. mentre liam - "malato di nostalgia", febbrile e irrequieto - confligge con i ritmi di vita dei nomadi, il fratello e` subito catturato dall`amore totale per una di loro, nyema, tanto da superare le barriere di lingua e civilta`. e dopo un tentativo solitario di liam che i due partono insieme, decisi a scalare il phur-ri. articolato in strofe, come una sorta di poema epico, il romanzo cresce e si intensifica strada facendo: scandaglia il tema del ritorno, della nostalgia, del desiderio bruciante per un oggetto d`amore sconosciuto, della morte, del limite da valicare - qui originalmente associati alla piu` immediata modernita`.

siamo a firenze nel 1921, le squadracce fasciste imperversano in citta` e si organizzano i gruppi di autodifesa socialisti e comunisti. gli scontri sono all`ordine del giorno e il giovane fascista giovanni berta viene prima malmenato e poi gettato da un ponte nell`arno. immediatamente i fascisti trasformarono questo fatto in un martirio, enfatizzando la brutalita` e la ferocia delle masse operaie. a queste dovevano porre un argine l`indomita fede e il senso di sacrificio dei sostenitori del fascismo. cosi` giovanni berta fu ricordato in tutta l`italia fascista e nelle colonie attraverso l`intestazione di strade, monumenti e perfino del nuovo stadio di calcio di firenze. articoli di giornali e riviste, libri, disegni, dipinti ed elementi di cultura materiale, come le migliaia di tombini che riportavano il suo nome a roma e a firenze, hanno contribuito a fissare la sua storia nella memoria popolare. inoltre, la sua inumazione sotto la basilica di santa croce a firenze insieme a 36 camerati fiorentini, nella cripta dedicata ai caduti fiorentini per la rivoluzione fascista, intensifico` la sacralita` della sua storia e contribui` al tentativo del regime di creare legittimita` e stabilire una religione politica. questo libro rappresenta il primo studio approfondito su un evento chiave della storia e della mitologia fascista ed esamina il processo molto limitato e altamente selettivo di elaborazione del passato fascista e della sua eredita` culturale in italia.