
frutto della tarda fioritura kiplinghiana - fioritura come offuscata e relegata in secondo piano dall`eccesso di notorieta` procurata allo scrittore dalle sue opere maggiori - questi racconti non mancheranno di sorprendere e sconcertare molti lettori: giocati su una mostruosa tastiera di riferimenti, bagnati di malinconia immortale, spaziano dal sudafrica che non ha ancora conosciuto la guerra boera all`antiochia dei primi martiri cristiani, dal medioevo monastico alle trincee della grande guerra.


nel suggerire le sue interpretazioni, l`autore integra psicoanalisi e critica letteraria mettendo in discussione e giungendo a capovolgere numerosi giudizi e stereotipi interpretativi tradizionali. charles bovary diventa un personaggio piu` interessante e piu` attivo di quanto e` sempre stato tradizionalmente considerato: il lavoro inconscio del suo sadomasochismo contribuisce in modo decisivo all`adulterio e al suicidio di emma. l`uomo lear ha un infantile e disperato bisogno d`amore che, come re, non puo` ammettere. le tesi dell`autore sono affascinanti e stimolanti per tutti i lettori; coloro che hanno familiarita` con la psicoanalisi ne riconosceranno il metodo nella motivazioni inconsce, nella scoperta di verita` mascherate.

scopo del libro e` richiamare l`attenzione sull`incidente come l`

in una trama turbinante di intrighi e di equivoci e in un linguaggio intriso di ambiguita` e doppi sensi, si snoda la vicenda (gia` di terenzio e di molie`re) del cinico libertino che non esita a fingersi impotente per avere accesso alle stanze delle signore, gabbare i mariti gelosi e soprattutto dimostrare che le donne non tengono tanto alla morale quanto a far salva la loro reputazione. gli tiene testa margery, la "moglie di campagna" tenuta nascosta dal marito anziano e geloso, falsa "ingenue" pronta ad apprendere le furbizie e i piaceri delle "donne di citta`". un ritratto audace, e impietoso ai limiti del cinismo, della societa` dell`epoca, del tutto privo di quella critica morale che smorzera` i toni del teatro comico successivo quando, a cavallo del secolo, al nuovo pubblico di borghesi cittadini sara` proposto il modello piu` edificante della commedia "sentimentale". macchina teatrale perfetta, che sulla scena si dispiega in tutta la sua irresistibile forza comica (la commedia e` ancora oggi molto rappresentata in inghilterra), il testo scritto conserva nondimeno tutta la vivacita` di un linguaggio sempre ammiccante e di situazioni sorprendenti per spregiudicatezza e arguzia; la celebre gag della porcellana, basata sui doppi sensi di quell`"oggetto di pregio" amato dalle signore, resta una delle piu` irresistibilmente comiche del teatro inglese di tutti i tempi.



si puo` dire che nessun tema sia al centro del dibattito filosofico internazionale come quello della comunita`: dal "comunitarismo" americano all`"etica della comunicazione" di habermas e apel e al "decostruzionismo" di derrida. e tuttavia, in nessuno di questi casi il concetto di comunita` e` stato interrogato a partire dal suo originario significato etimologico "cum munus".


prendendo come archetipo narrativo i "racconti di canterbury", il racconto di dawkins riporta il lettore indietro di quattro miliardi di anni nella storia del pianeta, alla scoperta dei comuni antenati di ogni forma vivente, fino a incontrare i primissimi organismi.





a volte basta un trench stretto in vita per sembrare catherine deneuve sul lungo-senna, una camicia bianca e un paio di capri per assomigliare a jackie o in raffinato relax. come basta abbinare gli accessori giusti per rendere un tubino nero sempre adatto a ogni occasione. ebbene, certi modelli non tramontano mai. sopravvivono al tempo, alle stagioni, alle mode passeggere. dall`abito a trapezio alle all star, dal foulard di seta al giubbotto da motociclista, ci sono capi che non dovrebbero mai mancare nel guardaroba di ogni donna di classe.

"c`e` un`esultanza fortissima, una celebrazione della fortuna, quando uno scrittore e` testimone degli albori di una cultura che si definisce da se`, ramo dopo ramo, foglia dopo foglia..." scrive walcott parlando dei caraibi, e di uomini e donne che "non leggono ma sono li` per essere letti, e se vengono letti nel modo giusto creano la propria letteratura". non stupisce allora che egli consideri scrittori fratelli saint-john perse, aime` ce`saire e patrick chamoiseau. ma il suo sguardo valica i confini dei caraibi, per abbracciare un orizzonte ben piu` ampio: da philip larkin, che "ha inventato una musa, il cui nome era mediocrita`", a ted hughes, che con la sua poesia "ringhia come una bestia braccata", a robert frost, dalla "saggezza invernale", a les murray, che in virtu` della sua "forza irsuta" sembra uscito da "una scena di mad max", a iosif brodskij, immerso nel "caos" della trasformazione che ogni poeta attraversa quando traduce se stesso. e a dispetto dell`eterogeneita` degli oggetti su cui walcott si sofferma, questa raccolta si fissa nella nostra mente come un`unica, folgorante immagine: merito, certamente, di una scrittura cosi` intensa da rischiare a ogni riga di frammentarsi in lirica.







una storia sorprendente che ripercorre l`infanzia a bruxelles e i suoi giorni di bambina, le feste sfrenate allo studio 54 di new york negli anni `70 dove amava presentarsi da sola, con gli stivali da cowboy, il breve, appassionato e turbolento matrimonio col principe egon von furstenberg, fino allo straordinario successo come stilista con il suo wrap dress. un abito semplice e geniale, facile da indossare, sexy ma non troppo vistoso, disegnato quarantanni fa, che ha cambiato il modo di vestire delle donne e che sfida il tempo e l`evoluzione delle mode, visto che sono ancora in tante a portarlo, da michelle obama a amy adams nelle scene di american hustle. con estrema onesta` e saggezza, diane von furstenberg indica il difficile percorso che bisogna intraprendere per diventare una donna, "una donna che sia indipendente e che non debba mai dipendere da un uomo per pagare le bollette". lei ci e` riuscita. ha realizzato i suoi sogni, ha vissuto le sue fantasie, ha avuto quello che voleva. e non ha paura di raccontare la sua vita voltandosi indietro. il ritratto coraggioso e affascinante di una persona determinata a ritagliarsi un`identita` tutta sua e che, dopo aver raggiunto l`obiettivo, si dedica ad aiutare giovani donne affinche` ognuna di loro sappia che puo` diventare la donna che vuole essere.








nei dodici canti finali delle dionisiache - summa abbagliante del mito greco e nel contempo dei molti modi poetici, dall`epico all`erotico all`elegiaco, di quella civilta` - nonno trascina il lettore alternando sapientemente toni, motivi e atmosfere esotiche. l`immane carneficina esito dei sei anni della guerra indiana esige che i comandanti sospendano le ostilita` per onorare i morti - e la descrizione dei giochi funebri celebrati per commemorare ofelte diventa l`occasione per una virtuosistica gara con il modello omerico. esperto nell`arte del differimento, nonno ne rinvia ulteriormente l`inevitabile conclusione inserendo come vertiginoso intermezzo l`episodio di fetonte, precipitato dal cielo per aver osato guidare il carro del sole. sconfitto il re degli indiani deriade in duello, dioniso giunge prima in libano, terra del suo avo cadmo, e poi a tebe, sua citta` natale. ma una nuova serie di avventure lo portera` in altri luoghi della grecia e in frigia, dove, unitosi ad aura, dara` vita alla sua terza incarnazione, iacco, il cui avvento lo libera da ogni responsabilita` verso gli uomini -e consente a nonno di chiudere il poema conducendo il suo eroe, divinizzato, sull`olimpo. la letteratura epica greca si apre con omero e si chiude con nonno, sommo poeta che visse nelle estreme propaggini del mondo pagano (v secolo d.c.) e per secoli venne dimenticato. con questo quarto volume - corredato di un saggio introduttivo, di un commento e di un indice analitico relativo all`intero testo delle dionisiache - si conclude l`opera avviata da dario del corno nel 1997. i primi tre volumi sono apparsi presso adelphi fra il 1997 e il 2005.

Il fotoreporter "Jeff" Jefferies, avendo riportato una frattura a una gamba, è costretto ad un lungo periodo d'immobilità che trascorre nel proprio appartamento. La monotonia di questa vita di recluso è resa per lui sopportabile dalle visite di Lisa, una ragazza innamorata di lui, e dalla continua osservazione dei fatti altrui attraverso la finestra sul cortile. Tra i vicini sottoposti al suo controllo attira in modo particolare la sua attenzione un certo Thorwald, commesso viaggiatore in bigiotterie, alle prese con una moglie malata e bisbetica. Una notte Jefferies osserva lo strano andirivieni di Thorwald, munito di una valigia di alluminio. Il giorno dopo e nei giorni seguenti il reporter non vede più la signora Thorwald, né può notare alcun indizio della sua presenza nell'appartamento: dicono che sia partita, ma Jefferies subodora un delitto. Aiutato da Lisa egli si dà da fare per raccogliere delle prove che confermino la sua ipotesi. Un agente di polizia suo amico, informato dei suoi sospetti, non mostra di condividerli, ciò nondimeno Jefferies persiste nelle sue indagini e, dopo aver corso il rischio di essere gettato fuori dalla finestra dall'assassino, riesce tuttavia a farlo arrestare. Nello svolgimento della sua non facile azione, il fotoreporter ha avuto la collaborazione di Lisa che ha dimostrato di possedere preziose doti e diverrà indubbiamente la sua compagna.

