

il piacere e` quello che risulta dal funzionamento equilibrato ed armonico dell`essere umano nei suoi vari aspetti, anche quelli corporei, ma soprattutto psichici. esso nasce dall`assenza di inibizioni profonde e di ansie ingiustificate; e` la sensazione globale di benessere che da` la vita istintiva e razionale sana, vissuta nella liberta` e nella serenita` interiore.









una delle particolarita` che rendono affascinante il "cratilo" e` la difficolta` di individuare in modo univoco ed esclusivo l`argomento del dialogo. due questioni, appartenenti per noi a due ambiti distinti, sono inserite da platone in un`unica argomentazione: e` il caso della discussione sulla possibilia` di dire il vero e il falso - che e` per noi un problema logico e linguistico - accostata alla considerazione del relativismo conoscitivo, che e` un problema gnoseologico. di fatto, insistendo ora su una ora sull`altra coordinata teorica, si puo` riconoscere l`oggetto del "cratilo" nell`analisi del valore conoscitivo del linguaggio, oppure nello studio del rapporto fra nome e cosa nominata o, ancora, nell`indagine sull`origine del linguaggio.
dopo il grande esordio di "ossi di seppia", con "le occasioni" (1939) eugenio montale compiva un altro passo decisivo nel movimento della poesia novecentesca, introducendo modalita` espressive capaci di imporsi come esempio imprescindibile, quasi come una nuova grammatica della ricerca poetica. lo scrive luigi blasucci: