Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

nei giorni successivi alla vittoria elettorale dell`aprile 2006, erano gia` evidenti le priorita` che il nuovo governo avrebbe dovuto affrontare con la massima urgenza per dare una svolta alla politica italiana. erano necessarie riforme concrete da attuare subito, intervenendo con decisione in tema di liberalizzazione economica. le cose, secondo gli autori, sono andate diversamente: le misure varate dal ministro bersani nel gennaio 2007 costituiscono solo un piccolo passo avanti, ma non sono sufficienti. e necessario intervenire con efficacia in settori-chiave come energia, trasporti e finanza. l`ala riformista del governo italiano, che fa capo a prodi, ha di fronte due strade: una e` "sopravvivere" liberalizzando parzialmente solo alcuni settori, rischiando cosi` di perdere le prossime elezioni, l`altra e` procedere sulla via delle riforme, cosa che le darebbe buone possibilita` di ripetere il successo elettorale.

il libro risponde alla tesi della negazione dell`esistenza dei campi di sterminio descrivendo sobriamente i fatti prima e discutendo puntualmente la tesi "revisionistica" poi. la prima parte e` dunque dedicata a una breve storia della "soluzione finale", seguita dalla descrizione del sistema dei campi di concentramento e di sterminio nazista e di quello di auschwitz in particolare (con foto e cartine). nella seconda parte, dopo aver richiamato rapidamente le fonti e il processo di auschwitz, l`autore analizza la letteratura "revisionistica" soffermandosi in particolare sul "rapporto lauchter" del 1988: una perizia "scientifica" negazionista sulla quale interviene anche giorgio nebbia nella postfazione aggiunta all`edizione italiana.

due gemelli siamesi, separati dopo 33 anni di condivisione degli organi, possono finalmente entrare nel mondo normale e imparare di nuovo a vivere scoprendo le gioie e le disillusioni della normalita`. da un`altra parte del mondo vive una famiglia in difficolta`, in una provincia inglese dell`azerbaigian. la giovane e bella ludmila e` pronta a rifarsi una vita, ma un giorno uccide il nonno, e questo nonno non puo` morire: c`e` il magro mensile di una pensione da mantenere a ogni costo, l`unica fonte di sostegno in un paese in guerra tra milizie violente e disperate. quando il bel viso di ludmila appare su un sito internet di contatti matrimoniali, come una perfetta promessa sposa russa, gli eventi cominciano a prendere una piega diversa, si intravede la possibilita` di un amore, l`alternativa di un mondo diverso, forse il sogno di una vita nuova.

quasi un libro di fantascienza, "lo smeraldo" venne pubblicato originariamente nel 1974 ed e` un romanzo a dir poco sorprendente sia per lo stile, che per i temi trattati e i moduli letterari usati. protagonista e` un alter ego dello scrittore che si trova a vivere in un ipotetico futuro nel quale, dopo una disastrosa guerra mondiale, l`umanita` si trova divisa tra un sud povero e caotico e un nord supertecnologico e militarizzato nel quale viene largamente incoraggiata la pratica dell`omosessualita`, sia maschile che femminile, come sistema per il controllo delle nascite e per garantire alla popolazione il benessere. opera chiave della maturita` soldatiana, romanzo di anticipazione in forma di visione e utopia negativa, propone un modello narrativo che contamina i generi, che varia da alto a basso senza intellettualismi e senza cedimenti corrivi, tutt`altro che corpo estraneo in un presente letterario italiano fatto di molteplicita` di maniere, me`langes strutturali e avvicinamento di livelli. questa edizione e` arricchita da una recensione di pier paolo pasolini, da un`introduzione di valerio evangelisti e da una nota al testo di stefano ghidinelli.

che l`arte sia un piacere e` un`idea cosi` lontana dalle piu` recenti manifestazioni e tanto poco dichiarata da non essere oggi nemmeno pensata. questo saggio pone in primo piano il piacere da ricercare nelle quattro arti visive -la pittura, la scultura, l`architettura e il design- cominciando a proporsi come una guida per la loro conoscenza. renato de fusco e` professore di storia dell`architettura all`universita` di napoli. dal 1964 dirige la rivista "op. cit." di selezione della critica d`arte contemporanea.

almeno una volta, davanti alla bellezza del cielo notturno, ci siamo sentiti come al centro di un immenso palcoscenico, in un buio profondo incastonato da migliaia di stelle. ma perche` queste esistono, perche` sono cosi` tante e ci sara` magari qualcuno che da lassu` ci sta guardando? immanuel kant sosteneva che la via lattea, l`unica galassia allora conosciuta, era "un mondo di mondi" e giacomo leopardi dava voce all`invidia delle stelle per il sole perche` anch`esse "vorranno avere i loro pianeti abitati e adorni come e` la terra". lo scenario oggi si e` enormemente ampliato: piu` di cento miliardi di galassie, da cento a quattrocento miliardi di stelle in ognuna di esse, e tutto questo solo per noi? rispondere a questa domanda e` la sfida raccolta dagli autori, che esplorano le tappe essenziali di un`avventura dell`immaginazione, dal mito antico alla scienza contemporanea: al confine tra tecnica e poesia, senza dimenticare la posta in gioco della "caccia all`extraterrestre", che potrebbe cambiare radicalmente le piu` profonde convinzioni circa il nostro pianeta e noi stessi.

figlio di guglielmo ferrero e nipote di cesare lombroso, leo ferrero (19031933) e` stato tra gli ingegni piu` precoci della sua generazione. il diario racconta gli avvenimenti dell`ultimo anno da lui trascorso in italia dal 1926 al 1927, quando decise di andarsene per sottrarsi alle angherie del fascismo.

dopo aver dato voce alla tradizione dell`umorismo ebraico, dopo aver resuscitato la memoria della cultura jiddish, moni ovadia entra nel cuore di una delle questioni piu` dibattute della nostra epoca: la relazione che lega fanatismo religioso, fondamentalismo, razzismo. e scopre, nella sua ricognizione che va dai testi sacri e sapienziali alle storie tramandate oralmente, il valore antidolatrico della religione ebraica.

noto soprattutto per i , lovecraft ha parallelamente edificato un universo di altipiani desolati, lande sterminate, abissi senza fine, giardini lussureggianti e antiche rovine. un paesaggio inafferrabile eppure concretissimo che testimonia un passato fatto di palazzi dalle guglie dorate e di mari tempestosi a cui si puo` accedere soltanto sognando. sono luoghi dove la nostalgia e il fantastico compongono un impasto unico e prezioso. e proprio in questo contesto che si muove e agisce randolph carter, riconoscibilissimo alter ego dell`autore e protagonista di un ciclo di storie composte tra il 1919 e il 1932: questo volume vuole illuminare una zona meno esplorata della narrativa di lovecraft, quella onirica, dove l`orrore e` soltanto suggerito, bisbigliato, intravisto. un tassello fondamentale nel percorso di un autore che non cessa di parlare al nostro presente. la prima volta che randolph carter fa la sua comparsa e` in un breve racconto datato 1919. come spessissimo accade in lovecraft, la scintilla creativa che ha dato origine alla scrittura va rintracciata in un sogno; la sua inarrestabile vita onirica lo spinse col tempo a darsi un compito: afferrare l`impalpabilita` delle visioni prodotte dal suo subconscio per poter riversare ogni cosa sulla pagina. svegliandosi nel pieno di un incubo - con le immagini ancora vivide impresse nella memoria, cercando di prolungare a dismisura lo stato di dormiveglia - si metteva a scrivere tutto quanto riuscisse a ricordare prima che svanisse ogni traccia. e fu cosi` che in una notte di dicembre lovecraft sogno`, e poi trascrisse sul suo taccuino nella maniera piu` accurata possibile, la storia di un uomo (se stesso, a cui avrebbe dato il nome di randolph carter) che insieme a un amico si avventura in un cimitero spingendosi . il suo alter ego piu` importante era appena nato (dalla prefazione di marco peano).

thomas, una delle figure piu` coerenti e riuscite che la letteratura italiana abbia offerto negli ultimi decenni: in un unico volume i primi tre di un autore di culto che raccontano lo sbriciolamento di un paese senza morale, senza bellezza, senza piu` tradizione. scritte come un`improvvisazione jazzistica, le prime tre opere di trevisan sono l`elaborazione letteraria dell`incessante ruminare di pensieri, ricordi, immagini che affollano la mente di thomas. a caratterizzarle e` la scrittura: uno standard che prende, via via, la forma del soliloquio, in un intreccio serrato tra processo mentale e linguistico. cosi`, in "un mondo meraviglioso", il moto senza pace di thomas, nei dintorni di vicenza, apre squarci su una provincia italiana ormai putrescente, mentre ricordi dolci/amari lo conducono a un padre dall`insopportabile filosofia di vita. "i quindicimila passi" sono invece la distanza che thomas conta, con una precisione metodica, da casa alla questura, da casa al tabaccaio, da casa allo studio del notaio strazzabosco: gesti esatti, netti, che rincorrono il vano tentativo di attenuare il senso di vuoto e di morte che lo opprime. infine "il ponte", ultimo atto, alfa e omega, inizio e fine dei conti con un passato ancora troppo presente. thomas ha visto, sognato, immaginato cio` che non c`e` o non c`e` piu`, attraverso un racconto del mondo, il suo, che rende organica l`esistenza, cosi` come la scrittura di trevisan ha strutturato il mondo, il nostro, in uno scenario mitico e tragico in grado di portare piu` avanti e piu` a fondo la riflessione sull`umano destino. postfazione di emanuele trevi.

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi