
adrienne monnier racconta la vita di una libreria parigina davvero molto particolare, "la maison des amis des livres", in rue de l`ode`on. tra i clienti abituali si avvicendano i piu` grandi scrittori e intellettuali del novecento, da benjamin a hemingway, da joyce a beckett, da rilke a pre`vert, da gide a vale`ry, e ognuno di loro si presta a un gioco di raffinata seduzione intellettuale con la padrona di casa. aneddoti brillanti e testimonianze inedite restituiscono uno spaccato avvincente della vita culturale di un`epoca di slanci e ripensamenti, tra avanguardie e nostalgie.

la poesia di jan wagner e` caratterizzata da una crepitante sequenza di immagini e di parole che si ricongiungono tutte fra loro, ma non immediatamente. c`e` lo spazio di una sospensione e, quasi sempre, di una sorpresa. il gioco delle analogie e dei salti di senso non e` spericolato: lascia sempre una porta alla trasparenza dei possibili significati. il tono meditativo, in una linea audeniana-larkiniana, si nutre spesso di materiale quotidiano e tende alla leggerezza (nel senso di calvino) e all`ironia piu che alla sapiente sentenziosita`. tra gli spunti poetici ricorrono gli animali: cavalli, asini, koala... risultano affascinanti per la loro enigmatica inerzia che nasconde pero` un`idea di tenacia, di persistenza nonostante condizioni sempre meno favorevoli ai non umani (e forse anche agli umani). cosi come personaggi forti sono i vagabondi, i clochard e i centauri che si incontrano in alcune poesie, repellenti da un lato, affascinanti dall`altro, in un gioco di contrasti che a wagner piace e su cui costruisce molta sua poesia.