







la prima parte del volume, redatta da giuseppe de rita, contiene la filosofia generale di un progetto e di una forma d`intervento che assegna la priorita` all`agire locale - coordinato e orientato a livello nazionale - sul centralismo che continua a dominare quando si tratta di sviluppo o di redistribuzione assistenziale. la seconda parte, redatta da aldo bonomi, espone teoria e pratica dei "patti territoriali", ovvero intese a livello locale coordinate secondo un modello e un metodo nazionale che vedono riuniti amministrazioni locali, sindacati, universita` che si concertano a livello subregionale per ottimizzare le risorse locali, economiche e culturali, in vista dello sviluppo e della creazione d`impresa.










"il marchese di roccaverdina" e` l`opera piu` riuscita di capuana. in essa confluiscono con maggiore equilibrio la sua inclinazione a una ricerca psicologica sottile e un po` morbosa e l`interesse per una realta` schiettamente legata alla terra - la sicilia di fine ottocento - insieme alla curiosita` per il soprannaturale, il favoloso, l`esperienza spiritica. antefatto della narrazione, vivo e presente in tutta la vicenda, e` il delitto passionale compiuto dal marchese, un aristocratico proprietario terriero che vive solitario nel suo palazzotto. il romanzo e` la storia della sua lotta segreta e feroce contro il rimorso e la paura che lo tormentano, gli crescono dentro e lo divorano; una lotta senza tregua, che attraversa la follia e si chiude nel silenzio.






"tutti sanno che einstein ha fatto qualcosa di sorprendente, ma pochi sanno che cosa abbia fatto esattamente." in questo classico della divulgazione scientifica, russell ci rende comprensibili le teorie della relativita` ristretta e generale e ci spiega con chiarezza e con un linguaggio privo di difficolta` terminologiche le loro applicazioni in innumerevoli campi.


"lavoro salariato e capitale" ha la straordinaria capacita` di illuminare, nella sua brevita`, una miriade di problemi attuali, pur essendo stato scritto a meta` `800. la sua densita` e modernita` sono figlie del connubio tra scopo originario e idea-forza dell`opera. l`idea-forza e` quella che sia proprio del capitalismo il nascondere i rapporti tra gli uomini dietro l`apparenza di rapporti tra "cose". i misteriosi attributi di "cose" come il capitale o il salario sono chiariti riconducendoli ai sottostanti rapporti tra uomini. poiche` la societa` continua a reggersi sul rapporto instaurato tra la minoranza di uomini che monopolizza i mezzi di produzione - i capitalisti - e l`ampia maggioranza di coloro che, essendone privi, sono costretti a vendere la propria capacita` di lavorare - i salariati - ecco spiegata l`attualita` del testo. la chiarezza dell`esposizione deriva dallo scopo originario dell`opera che, come spiega engels nell`introduzione, e` quello di divulgare la teoria economica tra i lavoratori.


da molti considerato il marco polo arabo, ibn battuta si differenzia dal viaggiatore veneziano per l`orizzonte culturale in cui si inscrivono i suoi viaggi: non esplorazioni in un mondo mal conosciuto quando non completamente ignoto, bensi` visite in terre gia` percorse dal vento dell`islam. il suo racconto si muove infatti nella dimensione internazionalistica che fu propria della civilta` islamica medievale. le sue avventure offrono una visione ampia delle forze che fecero della storia dell`eurasia e dell`africa del xiv secolo un complesso e unitario sistema di interconnessioni.

anteo crocioni e` un giovane contadino marchigiano degli anni `50. conosce bene il suo lavoro e l`ambiente in cui vive, ama la moglie, la casa, la terra. attraverso l`osservazione dei corpi animali e vegetali, le combinazioni di macchine immaginarie, la lettura di testi filosofici e scientifici, le meditazioni solitarie sulle stagioni, viene maturando la visione di un futuro