
il libro e` dedicato a bob dylan. l`idea di comporre "poesie da cantare", infatti, venne a ginsberg (1926-1997) in seguito a un casuale incontro con il grande menestrello americano, alla fine di una lettura pubblica newyorkese, nel 1971. l`intesa fu immediata e l`incontro tra i due si concluse in sala di registrazione. la testimonianza di quell`evento, e dei successivi sviluppi della ricerca poetico-musicale di ginsberg, e` affidata a questo libro in cui testi "politici", legati all`attualita` di quegli anni, si alternano a poesie di ispirazione erotica, a meditazioni spirituali, a fulminanti squarci di vita "on the road".


all`occhio dello psicologo l`attesa di un figlio appare un`occasione di crescita e di maturazione psicologica per entrambi i genitori, come e` molto evidente oggi anche ai profani. nelle nuove generazioni e` presente una concezione della vita di coppia diversa da quella tradizionale, con una sempre maggiore responsabilizzazione dei padri nel vivere la gravidanza della donna e la nascita di un figlio. e` sempre piu` frequente che il padre assista di persona al parto. e` una questione dibattuta, tra antropologia e psicologia, se esista, o sia mai esistito, un "istinto paterno". per la donna, la maternita`, al di la` degli eventi biologici gravidanza-parto-allattamento, e` una fondamentale esperienza psicologica.







in un paese, un uomo vive in un malinconico isolamento: una maledizione pesa su di lui, privandolo inesorabilmente di cio` che ama. perche`? un giorno un bizzarro mendicante gli parla di un luogo leggendario dove ogni domanda trova risposta. lui non da` peso alla cosa, fino al momento in cui scopre di essere ricambiato dalla fanciulla che ama in segreto. decide di partire per proteggerla, inseguendo quell`esile indizio. lo aspetta un lungo viaggio tra citta` esotiche, antichi bazar, deserti sconfinati, fin quasi ai confini del mondo. ma piu` si avvicina alla meta agognata, piu` essa sembra allontanarsi da lui come un miraggio. e mentre egli prosegue senza scoraggiarsi, qualcun altro e` sulle sue tracce... una ricerca che ha il sapore di una caccia al tesoro e si conclude in modo inatteso e folgorante. prefazione di silvio raffo.


louis i. kahn appartiene alla grande stagione dell`architettura del novecento, i cui massimi protagonisti (tra i quali egli va senz`altro annoverato) sono stati in grado di manifestare la propria non soltanto mediante i progetti e le costruzioni che hanno realizzato, ma anche attraverso la creazione di un immaginario disegnativo e pittorico e - non da ultimo - attraverso l`elaborazione di un pensiero che si traduce in scrittura. con non minor impegno e passione di quanto faccia con i progettuali (il mattone, il cemento armato, lo spazio, la luce), kahn le parole alla ricerca dell`essenza, dell`origine. come ha detto anne tyng: . articolazione che ha come fine ultimo ben piu` che l`espressione del proprio personale modo di concepire l`architettura: piuttosto di rispecchiare qualcosa di , vale a dire qualcosa di molto piu` potente: . questo libro riunisce un`antologia di scritti - molti dei quali inediti in italia - dai primi anni trenta in poi: saggi pubblicati in volumi e in riviste di architettura, introduzioni, conferenze, e conversazioni con gli studenti.

CD non sigillato.