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Chiusi per ferie dall' 11 al 30 Agosto

esiste una vita oltre vita, uno spazio etereo in cui lo spirito dei defunti sopravvive alla morte in una dimensione sospesa tra il buio e la luce, tra il colore e la bruma. conservati in criostasi all`interno di speciali strutture, i defunti possono comunicare con i loro cari tramite un congegno elettronico e fornire conforto, lenire solitudini, dispensare consigli. ed e` per avere consiglio che glen runciter, a bordo della sua aviomobile, sbarca sul tetto del moratorium diletti fratelli, la struttura svizzera dove la bellissima moglie ella giace ormai da decenni in una bara trasparente, avvolta in effluvi di nebbia ghiacciata. runciter gestisce un`agenzia prudenziale, la runciter associates, di cui ella era socia in vita, che - avvalendosi di inerziali in grado di neutralizzare l`attivita` di telepati e precog - offre a clienti e aziende sicurezza e privacy dalle intrusioni delle spie psichiche. uno dei telepati piu` temibili che gli uomini di glen monitoravano e` sparito dai radar della runciter associates. non si tratta del primo "incidente" del genere, e l`agenzia sta attraversando un momento di grossa difficolta`, ci vuole un`idea. ma lo spirito di ella non e` piu` quello di una volta: appare confusa, distante, a tratti assente. la sua semivita si sta lentamente spegnendo.

la seconda guerra mondiale ha causato circa sessanta milioni di morti. dall`invasione della polonia fino alla resa ufficiale del giappone, passando per l`assedio di leningrado, i bombardamenti sulle citta` tedesche, gli orrori della shoah e l`apocalisse di hiroshima e nagasaki, ogni giorno in media hanno perso la vita ventisettemila persone. ma com`e` stato possibile che paesi non troppo diversi per cultura, tradizione militare e sviluppo economico si siano trovati nella condizione di sacrificare milioni di vite, mobilitando risorse e tecnologie per produrre micidiali strumenti di morte e distruzione? come mai un conflitto iniziato in europa ha avuto una escalation letale, che l`ha portato ad assumere una dimensione globale? a oltre settant`anni di distanza, sembra ancora difficile rispondere in maniera soddisfacente a queste domande. in questo libro hanson cerca di dare il proprio contributo a un dibattito che non e` soltanto storiografico, ma anche e soprattutto morale. muovendo la propria indagine dalle cause del conflitto - che, come rammenta, ricadono esclusivamente sulle spalle del nazifascismo - hanson ne ripercorre le tappe cruciali, concentrandosi sulle battaglie decisive, sugli armamenti sempre piu` letali, sull`efficacia dei metodi di combattimento, sugli errori e i successi strategici dei comandi supremi, sul ruolo della popolazione civile e dei lavoratori coatti. ma anche sulla forza economica e la capacita` produttiva delle potenze coinvolte, sul peso alla fine risolutivo dell`industria e della ricerca tecnologica. e soprattutto sugli uomini - dai leader ai soldati schierati in prima linea -, su quanti volevano asservire il mondo alle ideologie assassine e alla logica dei campi di sterminio e su quelli che invece vi si opposero. alla fine, pero`, un dubbio rimane: forse quei sessanta milioni di morti avrebbero potuto essere evitati se in molti non avessero distolto lo sguardo di fronte alla minaccia nazifascista. un dubbio che il nostro tempo ci impone

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