

"posso andare soltanto dove i miei appetiti musicali mi portano" cosi` igor stravinskij riassumeva il proprio percorso compositivo, "non abdichero` mai alla regola del mio orecchio". orecchio pronto a cogliere stimoli di ogni sorta, bevuti da una curiosita` sonora mai sazia e rielaborati nel sacro gioco creativo da un ingegno unico, che rivive con sorprendente immediatezza nelle conversazioni con robert craft raccolte in questo volume. prima tappa non puo` che essere san pietroburgo: tra i ricordi di famiglia, la luce e i sapori degli anni di formazione, subito riaffiorano impressioni sonore, le cadenze della bibbia paleoslava, i concerti al teatro mariinskij e le lezioni con nikolaj rimskij-korsakov. la citta` della consacrazione e` parigi, nella stagione dei balletti russi. lungo il filo della memoria di stravinskij lo seguiamo nei continui viaggi, in una girandola di incontri; da satie a picasso, da proust a d`annunzio, da matisse a puccini, da valery a segovia, fino allo sbarco a new york, nel settembre del 1939, da una nave di profughi (la stessa su cui arriva toscanini). pensa a un soggiorno di pochi mesi: rimarra` in america per piu` di trent`anni. robert craft per oltre vent`anni ha vissuto accanto a igor stravinskij (1882-1971) e alla moglie vera a hollywood e new york, accompagnando il compositore in tourne`e e dirigendo i suoi concerti. a partire dagli anni cinquanta ha raccolto e pubblicato a piu` riprese conversazioni e memorie stravinskijane.


in occasione della mostra organizzata a palazzo grassi a venezia, questo volume presenta un ricco catalogo delle opere di balthus, un grande protagonista dell`arte del novecento. il libro si ripromette di fissare l`identita` di un artista che ha saputo legare la grande tradizione artistica con la sensibilita` e le esperienze del novecento. le numerose immagini proposte sono accompagnate da commenti e puntuali descrizioni. nella sezione introduttiva sono raccolti i saggi e gli interventi di critici e storici d`arte.

l`autrice di questo libro crede che il `genere viaggio` abbia piena dignita` artistica e letteraria e che sia anche in continua evoluzione e rinnovamento, a testimonianza di una insospettata vitalita`. in questa prospettiva esamina un abbondante campione di testi di famosi scrittori italiani che nel corso del `secolo breve` hanno narrato il loro spostarsi fuori dal confine del proprio paese. dall`america di cecchi, soldati o piovene all`africa di ungaretti, bianciardi o celati, all`unione sovietica di alvaro e di levi, alla cina di cassola o fortini, all`india di gozzano o manganelli, piu` volte incrociando i percorsi di viaggiatori `onnivori` come moravia e arbasino, in un originale viaggio nella letteratura italiana del novecento.


una madre, una figlia, un uomo: i tre vertici di un triangolo del desiderio. ma l`uomo, patrigno e amante, e` solo il catalizzatore delle passioni, tanto violente quanto soffocate, tra le due donne. dopo molti anni la figlia, ormai scultrice affermata, crea una splendida statua di marmo, conturbante per la carica erotica che esprime, opprimente nella sua fredda perfezione, e la intitola "corpo di mia madre". la madre ne rimane tanto sconvolta da tentare il suicidio; la figlia l`assiste per tutta una notte e, accanto a lei, si lascia sommergere dal flusso dei ricordi.






