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la nativita` di filippo lippi (firenze, 1406 - spoleto, 1469) e` l`opera scelta per la settima edizione di "un capolavoro per milano", iniziativa ospitata al museo diocesano della citta`. l`opera, proveniente dal museo civico di prato, e` una delle piu` interessanti della bottega di filippo lippi, e fu realizzata presumibilmente attorno al 1456. la tavola rappresenta la sacra famiglia con san giorgio e san vincenzo ferrer e, in secondo piano, figure di angeli, pastori e musici, inseriti in uno sfondo naturalistico finemente descritto. l`opera rivela l`interesse dell`artista per un tema su cui ritorna piu` volte, dando particolare risalto, in quest`occasione, all`adorazione del bambino. in cio` si coglie il rapporto con il testo tardo trecentesco delle rivelazioni di santa brigida di svezia: la vegine e` inginocchiata davanti al bambino, avvolto in fasce e adagiato direttamente sul manto della madre, il cui delicato volto riprende le sembianze di lucrezia buti, la bellissima monaca amata da fra` filippo lippi. la presenza di san giuseppe, assorto e concentrato in preghiera, e delle eleganti figure di san giorgio e di san vincenzo ferrer, pare avvalorare una concezione nuova nell`iconografia della nativita`, in connessione anche con la predicazione domenicana dell`epoca. il volume accoglie saggi storico artistici, note biografiche e una bibliografia essenziale.

cosa puo` condurre un adolescente ad avere un comportamento violento fino all`omicidio? chi sono i ragazzi violenti? la risposta non puo` essere una sola. l`aggressivita` e` un fenomeno molto complesso, non sempre sinonimo di violenza e non sempre immediatamente collegabile a una diagnosi psichiatrica; perche` dietro un comportamento violento e` infatti necessario l`intervento di molti altri fattori genetici, biologici, familiari o sociali.

un romanzo che fa esplodere nella figura di alberto, grandioso libertino di una provincia impossibile, tutti i don giovanni della tradizione. durante una traversata notturna due uomini che non si conoscono ma hanno in comune una donna amata in tempi diversi, si incontrano nel salone di una nave e uno racconta all`altro una lunga storia: quella di alberto, don giovanni di provincia.

quali erano nell`antica grecia le forme della convivenza umana, quale il sistema su cui si reggeva l`ordinamento della societa`? sull`arco che va dal periodo miceneo all`ascesa al trono di alessandro magno nel 336 a.c, il volume illustra sia le istituzioni di volta in volta operanti nella societa` sia le pacifiche trasformazioni evolutive o le violente rotture cui esse vennero sottoposte. avvalendosi anche dell`apporto della storia economica, cosi` come della storia delle idee e della storia politico-istituzionale, l`autore mette a fuoco la questione centrale dell`ineguaglianza tra gli uomini. una ineguaglianza non presupposta come "naturale", ma determinata dall`ordinamento sociale che stabilisce le regole della convivenza umana ed e` fondamento di qualsiasi comunita` storica, e il significato storico delle stratificazioni e delle differenziazioni sociali che gschnitzer individua qui in tutte le sue implicazioni, senza mai perdere di vista la totalita` del corpo sociale, dagli strati superiori alla massa dei diseredati e degli schiavi.

dalla collina di fourvie`re ai pendii della croix-rousse, da bellecour a terreaux, dal parc de la te`te-d`or alle sponde del rodano e della saona, la citta` dei galli si svela davanti ai vostri occhi. una carta d`insieme della citta` per visualizzare le 6 zone principali descritte nella guida. 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 buone idee per scoprire la citta` piu` autentica. 50 siti, musei e monumenti facilmente individuabili nelle carte pieghevoli. 150 indirizzi di ristoranti, caffe`, sale da te`, bar, teatri, negozi, mercati. una selezione di alberghi di qualita`, scelti in tutte le fasce di prezzo. le gite fuori porta, una carta dei trasporti pubblici e tutte le informazioni utili per muoversi in citta`.

nell`agosto 1956, in vista della pubblicazione di questa raccolta poetica, destinata a diventare celebre, ingeborg bachmann scriveva al redattore che si stava occupando del volume: . le preoccupazioni dell`autrice non erano infondate, e difatti non manco` chi cerco` di ricondurre invocazione all`orsa maggiore agli schemi della critica letteraria dell`epoca. tentativi peregrini, perche` davvero nessuna categoria poteva attagliarsi alla poesia di quella giovane austriaca che gia` con la precedente raccolta si era imposta, nelle parole dello , come . una poesia multiforme, cangiante, dove classico e moderno si fondono in versi ora audaci e spigolosi ora di chiara musicalita`, e lo sguardo della bachmann si mostra attento a cogliere la violenza della realta` e il dolore, in particolare nei paesaggi italiani, luminosi e arcaici, feriti e vitali, lontanissimi dai cliche` della tradizione classico-romantica: . un dolore che dev`essere accettato, reso concreto, se vogliamo superare i confini che ci vengono imposti e tendere all`impossibile, all`irraggiungibile, . se vogliamo diventare vedenti, sensibili al vero, il che implica smascherare le parole della frode, gli abusi di cui sono portatrici, affidandoci al linguaggio salvifico della poesia: .

una partita fra due esseri legati da una segreta connivenza, una lotta fra complici incompatibili, un duello che si svolge in una zona oscura, perfettamente congeniale a simenon. e uno dei suoi capolavori.

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