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Chiusi per ferie dall' 11 al 30 Agosto

ada e` una donna generosa, innamorata, madre di due figli, stella e taos, avuti da due precedenti relazioni. fa l`avvocato e si occupa di un`associazione che tutela le donne vittime di aggressione. daniele e` il suo compagno, uomo di cinema, tormentato, mal sopportato dai due ragazzi e in particolare dal ventenne taos. in questo scenario francesca comencini costruisce la ragnatela di una famiglia non convenzionale in cui si incrociano aspirazioni ambiziose e grandi ideali come quelli di stella che sogna un futuro da attrice; ma anche piccoli e puri sentimenti come il senso filiale che cerca con coraggio e volonta` taos. accanto a questa famiglia che puo` sembrare fuori dal comune ce n`e` una apparentemente piu` tradizionale, ed e` quella formata da filippo e giovanna. sono cattolici e genitori adottivi di vera, una cara amica di stella. vera porta con se` lontane irresolutezze che la rendono una ragazzina debole, curiosa ed esposta al mondo, ma anche facilmente influenzabile, tanto da essere irretita e coinvolta in una setta di fondamentalisti. spettera` alla madre giovanna tirar fuori tutto il suo coraggio, che anche lei ignorava di avere, per salvarla. questo romanzo di francesca comencini esplora le famiglie allargate. un affresco sul nucleo familiare in un paese che ancora oggi considera la famiglia un fondamento chiuso sancito dal vincolo matrimoniale e i rapporti di sangue, ma sempre meno sulla verita` degli affetti.

grazie alla rivoluzione digitale e allo sviluppo di internet e` oggi disponibile online una sterminata quantita` di risorse e contenuti, molti dei quali utili anche per la scuola, l`apprendimento, la formazione personale e professionale di ciascuno di noi. nonostante l`enorme complessita` orizzontale della rete, questi contenuti sono pero` in genere granulari e frammentati: la complessita` verticale che era tipica della cultura del libro sembra almeno in parte sacrificata. l`eta` della rete e` necessariamente anche l`eta` della frammentazione? quali strategie e quali strumenti possono essere usati per favorire una maggiore attenzione alla capacita` di costruire e utilizzare - anche in digitale - contenuti strutturati e complessi? come cambia il ruolo del libro e della lettura nella scuola di oggi e di domani, in cui ogni studente ha in mano anche, e a volte solo, uno smartphone? gino roncaglia prova a rispondere a queste domande proponendo, con uno stile sempre chiaro e discorsivo, una visione del digitale e della rete assolutamente originale.

giuseppe pignatone e michele prestipino ci svelano le caratteristiche e le trasformazioni delle organizzazioni mafiose di cui si sono occupati nella loro lunghissima esperienza da palermo a reggio calabria, fino alle piu` recenti inchieste che hanno coinvolto la capitale. il libro analizza il dna della mafia siciliana e di quella calabrese: la struttura organizzativa su cui entrambe si fondano, la `famiglia` in cui si entra mediante cerimonie solenni e, infine, il sistema di relazioni che le collegano a soggetti esterni. un`ampia parte - aggiornatissima alle ultime decisioni dei giudici romani - e` dedicata alla presenza della mafia nel lazio e nella capitale. dalle vicende romane si prende spunto per affrontare un aspetto oggi centrale nelle pratiche mafiose: l`utilizzo sistematico dei metodi corruttivi e collusivi, senza mai dimenticare che mafia e corruzione sono due cose diverse. infine gli autori prendono in esame gli scenari piu` recenti e di frontiera della criminalita` economica, particolarmente preoccupanti perche` l`espansione delle mafie e la penetrazione dei capitali illeciti nell`economia legale mettono in pericolo le basi stesse della vita democratica.

il lettore desideroso di interrogarsi sui segni di interpunzione oggi in vigore si chiedera` a quando risale la loro adozione nelle lingue europee, se ci sono state differenze significative nei valori assegnati a uno stesso segno in lingue diverse, quali sono stati i principali momenti dell`evoluzione dei singoli sistemi. a tali curiosita` risponde questa vasta e rigorosa panoramica storica che indaga il percorso della punteggiatura dall`antichita` classica, in cui affondano le radici della civilta` letteraria europea, fino a oggi e comprende, oltre all`italiano, le lingue di altri paesi a noi piu` o meno vicini per la posizione geografica o per le origini; in ogni caso accomunati dall`appartenenza all`europa. una vasta panoramica storica, a firma di prestigiosi specialisti, disegna la storia della punteggiatura in europa, dall`antichita` greca e latina ai primi libri a stampa del quattrocento, fino a oggi.

guardano il cielo stellato ma non si meravigliano, sono angosciati dall`esistenza ma non sono tragici, elaborano ricette ma non redigono nuove tavole della legge, parlano di tutto ma non di noi. i contemporanei non ci sono attuali. sono i classici i competenti in umanita` e i maestri di saggezza: con i loro precetti - obbedire al tempo, seguire il demone, conoscere se stessi, non eccedere, conoscere la natura - ci soccorrono nel rispondere alla domanda di agostino: . sono i classici che, liberandoci dalla saturazione e dalle spire del presente, ci ricollegano alla memoria dei trapassati e ci interpellano sulla responsabilita` verso i nascituri, rendendoci partecipi di quella grande comunita` - res publica maior la chiamava seneca - che ci precede e ci eccede. il libro spinge questa riflessione fino ai nostri giorni. intercetta le domande dei giovani, abitati da una divorante ansia di verita` e chiamati a una missione supplementare e difficile: arrivati in un mondo fatto su misura per i loro padri, devono costruirne uno per loro stessi e per i loro figli. torna cosi` attuale l`invito che max weber, echeggiando la saggezza classica, rivolse ai giovani nei giorni segnati dalle macerie della prima guerra mondiale. alla loro domanda: , rispose semplicemente: .

starlet ha diciassette anni, i capelli viola e vive a riccione. e un?estate degli anni novanta "veloce e immortale", e lei e i suoi amici si aggirano per viale ceccarini esibendo bizzarre acconciature, ciglia metallizzate e scarpe buffalo con la para altissima, davanti allo sguardo scandalizzato delle famiglie in vacanza. starlet, nina, moni e edie abitano in una specie di futuro marzianeggiante e policromatico, un cabaret voltaire a cielo aperto parecchio distante dal piattume attuale: un futuro che non sarebbe mai arrivato - e che, come questo libro ormai mitologico racconta, sembra aver raggiunto in quegli anni l?apice della propria espressivita. quando arriva laura, una modella milanese, starlet si trasferisce nel suo appartamento, dove fa la conoscenza di tutta una congrega di personaggi estrosi, giovani famelici di divertimento e qualche "older" di troppo. due universi paralleli si fronteggiano: quello dei vacanzieri in spiaggia, e quello di chi ogni notte balla sotto la piramide del cocorico e vuole farsi scorrere addosso la giovinezza prima che "ogni giorno entri per sempre nella sua pancia". anticipando ogni protagonismo da social, l?esordio di isabella santacroce ci ha mostrato quel grande show che tutti gli adepti delle subculture hanno realizzato dal vivo, per strada - e di cui oggi si sente piu che mai la mancanza. scritto "su una olivetti di mio padre di cui funzionavano solo le lettere maiuscole", fluo ha il dono della "primavoltita", come la chiamava bazlen. innovativo e brutale, notturno eppure sfolgorante di luce sin dal titolo, fluo e il libro che ha rivelato il talento e l?unicita di isabella santacroce. il primo capitolo di una trilogia "dell?incoscienza" cui fanno seguito destroy e luminal.

questa e la storia di demon e davi, diciottenni celestiali e perverse che vivono al contrario. dormono di giorno e si svegliano di notte, come pipistrelli; lavorano in un night club di zurigo e assumono il luminal, potente e leggendario barbiturico con il quale, si dice, sia morta marilyn monroe. sui loro corpi esili ed eterei, che pattinano flessuosamente per le strade gelate, c?e sempre la luna, "cosi appesa sopra un concerto di david bowie", centro ipnotico e madre che le ha partorite lasciandole cadere dall?alto. intorno a loro si muove uno stuolo di viziose creature, o forse un branco di "angeli maldestri". denise e paula, ma soprattutto desdemona, entraineuse dispotica che prima tenta di manipolarle e poi le costringe a scappare in autostop da una capitale all?altra dell?europa - in un viaggio al termine reale della notte, in attesa di un?alba di morte che richiama i ventidue suicidi celebri cui il romanzo e dedicato. quasi non c?e punteggiatura in questa fiaba oscura dell?anima, di cui il lettore subisce l?incantesimo e il clima gotico; e non c?e, come norma di scrittura, che una ritmica speciale da accogliere come una preghiera mariana, o come una canzone metal, da leggere senza chiedersi niente e dimenticandosi tutto. in questo congedo dal mondo della luce verso la rarefazione dell?immagine e della parola, luminal supera la prova del tempo, ma soprattutto quella di uno spazio - letterario - che dal racconto iperplastico di una realta violenta e ipermercificata sconfina nel sacro, nel tremendo. culmine del buio-omega e manifesto di indipendenza artistica da qualunque modello, questo romanzo e il piu spietato della trilogia "dell?incoscienza", di cui fanno parte fluo e destroy. ma e proprio dal racconto delle esperienze piu spaventose che emerge, senza freni ne regole, il canto spiegato dell?anima. se ne esce storditi, con la sensazione di aver visto "oltre".

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