predomina ancora una visione del periodo dell`umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall`altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. massimo cacciari ci fa capire come le cose siano piu` complesse e meno schematiche, e come la stessa filologia umanistica vada in realta` inserita in un progetto culturale piu` ampio nel quale l`attenzione al passato e` complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. dunque una filologia che e` intimamente filosofia e teologia. e i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest`ottica non iniziano con petrarca o con i padovani, ma con lo stesso dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del rinascimento. c`e` un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente