



l`"enrico viii", o meglio "la famosa storia della vita di enrico viii" e` l`ultimo dramma di shakespeare, e segna il ritorno, dopo un intervallo di ben 14 anni, ai grandi temi della storia nazionale affrontati nelle due grandi tetralogie che trattano le vicende del governo inglese dal 1398 al 1521, come anche nel "re giovanni", che risale agli esordi della sua attivita` di drammaturgo. se il dramma di giovanni senzaterra prelude alla ricca e fortunata stagione delle "chronicle plays", l`"enrico viii" ne costituisce la piu` che degna conclusione. entrambi i drammi presentano un sovrano che vuole riaffermare l`autorita` della corona e riscattarla dalle ingerenze della chiesa di roma, entrambi offrono memorabili, nobili esempi di fermezza d`animo di fronte all`avverso destino e si chiudiono con fervidi accenti di un patriottismo che in shakespeare non si da` mai per scontato.



agguerrito esploratore di "un territorio oscuro e sconosciuto di cio` che egli chiama menterama" (martin gardner) rudy rucker si dedica in questo libro a un tema che ha sempre affascinato "chiunque abbia un minimo di interesse per la matematica e per la fantasia": le dimensioni che si aprono al di la` delle tre che siamo convinti di conoscere, a partire dalla quarta (il tempo?) sino alle infinite dello spazio hilbertiano. rucker riesce in questa impresa coniugando le divergenti virtu` del narratore e dello scienziato rigoroso. pur di rendere evidenti i piu` ardui problemi, l`autore e` anche ricorso ad appositi stratagemmi: cosi` il libro e` accompagnato da disegni e problemi, dei quali vengono offerte alla fine anche le soluzioni.




