
gli "ultimi americani" non sono gli "ultimi" da un punto di vista storicocronologico, ma sono certamente l`ultimo movimento, grande espressione collettiva di un orientamento esistenziale e poetico che hanno prodotto gli stati uniti. uscito per la prima volta nel 1964, poesia degli ultimi americani contiene un pieghevole con il celebre poema di gregory corso "bomb", primo vero manifesto ispirato alla minaccia della bomba atomica. il volume e` corredato da una nuova prefazione di fernanda pivano che precede l`introduzione scritta dalla curatrice per l`edizione del 1964.

due culture diverse poste a confronto attraverso il cibo. un`estesa famiglia indiana, composta di zie strambe e cugini inetti, ha i suoi opposti nelle sorelle uma e aruna. la prima, piu` anziana, oppressa dal devoto stuolo di parenti, ancora non riesce a lasciare il nido e guarda con disappunto la minore che, impalmato il rampollo giusto, va costruendo una famiglia perfetta. la scena si sposta in massachusetts: la` il figlio di aruna osserva, pieno d`incredula nostalgia, la sconcertante vita della famiglia patton dove gli uomini si abbuffano di carne e le donne sono tutte anoressiche. a confronto due diversi mondi: il cuore compatto e soffocante di una famiglia indiana e la gelida, indifferente liberta` di un nucleo familiare americano.


