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il "fedone" fa parte dei dialoghi cosiddetti socratici, quelli cioe` che rispecchiano l`insegnamento del grande maestro, ma rivela gia` una forte autonomia nel pensiero di platone. il tema affrontato e discusso in questo dialogo con serrata dialettica e stupefacente psicologia e` quello, indubbiamente complesso, della natura dell`anima, delle sue contrastanti tendenze, della sua essenza immortale.

la protagonista di questa vicenda ha cinquantacinque anni, vive nell`italia di questi anni e si e` separata di recente dal marito che, dal canto suo, ha appena avuto una figlia da una giovane donna. la fase critica che sta attraversando le impone, con tensione ineludibile, di affrontare la prospettiva dell`invecchiamento, che lei sperimenta nel volto e nel corpo, ma anche nella memoria e nei sogni. la narrazione del suo percorso si snoda nello spazio di un anno, con il suo simbolico trascorrere delle stagioni.

dov`e` stato pubblicato il primo corano in arabo? il primo talmud? il primo libro in armeno, in greco o in cirillico bosniaco? dove sono stati venduti il primo tascabile e i primi bestseller? la risposta e` sempre e soltanto una: a venezia. nella grande metropoli europea - perche` all`epoca solo parigi, venezia e napoli superavano i 150.000 abitanti - hanno visto la luce anche il primo libro di musica stampato con caratteri mobili, il primo trattato di architettura illustrato, il primo libro di giochi con ipertesto a icone, il primo libro pornografico, i primi trattati di cucina, medicina, arte militare, cosmetica e i trattati geografici che hanno permesso al mondo di conoscere le scoperte di spagnoli e portoghesi al di la` dell`atlantico. venezia era una multinazionale del libro, con le piu` grandi tipografie del mondo, in grado di stampare in qualsiasi lingua la meta` dei libri pubblicati nell`intera europa. committenti stranieri ordinavano volumi in inglese, tedesco, ce`co, serbo. appena pubblicati, venivano diffusi in tutto il mondo. aldo manuzio e` il genio che inventa la figura dell`editore moderno. prima di lui gli stampatori erano solo artigiani attenti al guadagno immediato, che riempivano i testi di errori. manuzio si lancia in progetti a lungo termine e li cura con grande attenzione: pubblica tutti i maggiori classici in greco e in latino, ma usa l`italiano per stampare i libri a maggiore diffusione. inventa un nuovo carattere a stampa, il corsivo. importa dal greco al volgare la punteggiatura.

per claudio sessa raccontare "le eta` del jazz" e` una vera e propria missione. "improvviso singolare" amplia l`esplorazione iniziata con "le eta` del jazz. i contemporanei", la prima approfondita ricognizione della sfaccettata scena dei nostri giorni. ora sessa ci accompagna tra le stagioni, i protagonisti, i capolavori e le innovazioni di un intero secolo di jazz. per sua natura inclusiva e pluridimensionale, questa musica tende a sfuggire a ogni classificazione. ma la forza e l`originalita` del jazz risiedono proprio nella sua capacita` di trasformazione e di sintesi: individualismo e ricerca collettiva, tradizioni e sperimentazioni, spontaneita` e dimensione industriale convivono in un`arte sempre alle soglie del paradosso. per questa duttilita` il jazz rappresenta forse la metafora artistica piu` precisa e sofisticata della societa` in cui oggi siamo immersi: fondendo il pensiero musicale africano e quello europeo in terra americana, e` diventato un linguaggio universale e ha modificato l`immaginario sonoro di tutto il pianeta. in questo libro sessa rievoca i tanti sviluppi che il jazz ha vissuto nella sua storia - dallo stile new orleans all`impetuosa scena newyorkese, dallo swing al bebop, dal cool al free, fino alle avanguardie piu` recenti - aggiungendo alla ricostruzione storica e all`interpretazione critica la guida all`ascolto di quasi duecento brani emblematici di questo percorso. prefazione di franco d`andrea.

le provocatorie tesi di willard van orman quine sono esposte qui in modo unitario. quine analizza "da un punto di vista logico" alcuni dei problemi chiave della scienza e della filosofia. ne esce un`immagine della conoscenza inedita e sorprendente. forse "gli oggetti fisici non sono troppo diversi dagli dei di omero": funzionano da intermediari tra il mondo del pensiero e quello dell`esperienza quotidiana, portando ordine nel continuo fluire dell`esperienza.

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