Dall'emblematico ponte Carlo alla vibrante piazza della Città Vecchia, dal quartiere ebraico a Malá Strana, dal Castello a piazza Venceslao, dal multietnico Dox al Mucha: tra tradizione e avanguardia, la città che ha eletto l'arte a stile di vita si svela a 360 gradi! La città si apre per voi: una grande mappa per ogni quartiere; 10 luoghi da vedere assolutamente e come organizzare la visita in un weekend; Vivere Praga al ritmo dei suoi abitanti: scoprire le case cubiste, camminare sulle orme di Kafka, immergersi nell'underground praghese...; Quartieri emergenti e ultime tendenze, oltre a consigli, sconti e riduzioni per spendere meno; 200 siti, monumenti e indirizzi tra ristoranti, teatri e negozi suggeriti dai nostri autori; Itinerari tematici in città: passaggi e gallerie, Praga Art Nouveau, Praga da un'isola all'altra; Gite fuori porta: la Riserva naturale di Divoká Sárka, Melník, il Castello di Krivoklát...
dalla collina di fourvie`re ai pendii della croix-rousse, da bellecour a terreaux, dal parc de la te`te-d`or alle sponde del rodano e della saona, la citta` dei galli si svela davanti ai vostri occhi. una carta d`insieme della citta` per visualizzare le 6 zone principali descritte nella guida. 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 buone idee per scoprire la citta` piu` autentica. 50 siti, musei e monumenti facilmente individuabili nelle carte pieghevoli. 150 indirizzi di ristoranti, caffe`, sale da te`, bar, teatri, negozi, mercati. una selezione di alberghi di qualita`, scelti in tutte le fasce di prezzo. le gite fuori porta, una carta dei trasporti pubblici e tutte le informazioni utili per muoversi in citta`.
il libro ripercorre tutti i lavori e gli snodi biografici dei due artisti attraverso un appassionante viaggio fra le pieghe di due esistenze straordinarie, i cui confini oggi valicano ampiamente la luminosa storia dei pink floyd. una cravatta troppo stretta per roger waters, la cui carriera da decenni e` salpata lungo approdi solitari; ma un abito demode` anche per david gilmour, che nel tempo ha anche lui perseguito una personale carriera solista, fra dischi, tourne`e e infinite collaborazioni. le pagine svelano, con medesima devozione, una doppia biografia, parallela o incrociata a seconda dei momenti: la storia comincia in calzoncini corti, ripercorre le tappe fondamentali dagli esordi ai tempi odierni e affronta tutto il mare magnum di progetti, concerti e cambiamenti epocali che hanno visto coinvolti, prima come band, poi separati, due dei piu` importanti interpreti della storia del rock. un lavoro che di entrambe le vite affronta tre fasi: l`infanzia, l`adolescenza e i primi passi che attraverso tortuosi percorsi schiudono le porte all`epopea pink floyd; la parabola del gruppo e gli snodi fondamentali dal 1967 al 1995; tutti i dischi solisti, i concerti e le tourne`e individuali, i progetti "extra floyd" e le numerose collaborazioni dagli anni `70 fino a oggi.
in "medicina per i poveri e per i ricchi" un grande storico della sanita` ci aiuta a ripercorrere piu` di duemila anni di trasformazioni nella lotta contro le malattie, dalla magia e dalla emancipazione ippocratica dell`arte della cura alla odierna medicina ipertecnologica. e la storia dei mutamenti delle concezioni e conoscenze in campo medico-sanitario e delle loro applicazioni pratiche negli individui e nel corpo sociale. e il lungo e tortuoso percorso nel quale filosofi, scienziati, predicatori e legislatori hanno interagito nel modellare la medicina e la sanita` nelle diverse temperie della storia. l`autore ci introduce in un pantheon di personaggi illustri e umili che, a modo loro, hanno contribuito a promuovere, o talvolta hanno avversato, il progredire delle teorie e delle pratiche nella cura della salute. le grandi conquiste della scienza - e` il monito dello storico - ripropongono pero`, e con rinnovata urgenza, la sfida delle disuguaglianze nell`accesso a cio` che la medicina contemporanea e` in grado di offrire. sull`immediato futuro pesa ancora l`antica dicotomia tra una "medicina per i ricchi" e una "medicina per i poveri".
l`europa si e` lasciata andare al sonno della ragione. imperversano ovunque caos e dissoluzione. l`invenzione della stampa ha sconvolto le menti e il continente. il veleno della propaganda alimenta il fanatismo religioso. nato in un piccolo villaggio nella germania del seicento, il piccolo tyll scappa, con la fedele amica nele, dopo che suo padre, appassionato di astri ed erbe, viene mandato al rogo con l`accusa di stregoneria. malgrado la guerra dei trent`anni, la fame e il cattivo tempo, prima come saltimbanco che balla in bilico sulla fune e incanta e irride gli astanti, poi come buffone alla corte del tragicomico re d`inverno, tyll non muore, anzi. tyll sopravvive alla storia e ai potenti, e diventa testimone eccellente di un passato europeo denso di parallelismi con i nostri tempi, mostrandoci con comicita` l`immenso orrore e la grande bellezza di cui siamo capaci.
"uscito nel 1971, `una teoria della giustizia` di john rawls puo` essere ormai considerato un classico della filosofia morale e politica contemporanea, da decenni al centro della discussione e della critica. portando a un alto grado di generalizzazione e astrazione la tradizionale teoria del contratto sociale, rawls propone una teoria della giustizia come equita` che ha per oggetto i principi che modellano l`assetto fondamentale delle istituzioni della societa`. i principi di giustizia sono quelli che persone razionali sceglierebbero in una posizione iniziale di eguaglianza. in questa situazione ipotetica, nessuno conosce la propria posizione nella societa`, la propria sorte nella distribuzione, naturale e sociale, di doti e capacita`. deliberando dietro un `velo di ignoranza`, gli individui determinano i loro diritti e doveri, accordandosi sullo schema equo (giustificabile per tutte le parti) di distribuzione dei costi e dei benefici della cooperazione sociale." (salvatore veca)
una panoramica introduttiva all`antropologia culturale attraverso l`esame di parole chiave come cultura/culture, percezione/conoscenza, identita`/appartenenze, che rappresentano ambiti di riflessione classici della disciplina, accanto a temi quali mobilita`/migrazioni, globalizzazione, natura/ambiente, che costituiscono elementi rilevanti dei dibattiti contemporanei nell`ambito delle scienze umane. questi argomenti sono presentati nella forma di una selezione antologica di brani di autori italiani e stranieri, tra i quali arjun appadurai, philippe descola, ugo fabietti, clifford geertz, francesco remotti. la nuova edizione, riveduta e ampliata, presenta sia temi inediti, in particolare la sezione dedicata all`ambiente, sia l`inclusione di autori la cui voce ha animato i dibattiti piu` recenti della disciplina.
la campania somiglia a un grande teatro con il vesuvio al centro della scena: napoli ai suoi piedi, il tirreno di fronte e alle spalle l`entroterra, quell`articolata cavea di cime e valli dove secoli di ruralita` contadina hanno lasciato tracce profonde. la nuova guida verde cattura la dimensione umana e naturalistica di una regione esuberante, complessa, stratificata. storia, arte, poesia, piaceri del mare e della buona cucina, ricchezze culturali e antropologiche si mescolano in un pastiche che costituisce l`essenza del mediterraneo: ecco in successione il golfo di napoli con le sue isole, la penisola sorrentina, la costiera amalfitana, il cilento, salerno, caserta e il sannio beneventano del silenzio e della luce. fino all`irpinia e ai suoi paesi dimenticati, a cui franco arminio dedica una poetica ricognizione. in questa guida: napoli e i campi flegrei, pompei, ercolano e l`area vesuviana, le isole del golfo, la penisola sorrentina, salerno e la costiera amalfitana, il cilento e il vallo di diano, caserta, la pianura e il matese, benevento e il sannio beneventano, avellino e l`irpinia.
il saggio offre una sintetica ma rigorosa ricostruzione delle vicende del mezzogiorno in eta moderna, dal periodo spagnolo all?unificazione politica della penisola. per la prima volta viene qui presentata una storia del meridione d?italia comprensiva di sicilia e sardegna, che con i loro caratteri specifici ne sono parte ineliminabile. la piena integrazione nella storia italiana ed europea e, al tempo stesso, l?originalita della via mediterranea allo stato e alla societa moderna costituiscono il filo conduttore del racconto. dall?eredita medievale all?ingresso nelle sfere d?influenza catalano- aragonese, spagnola, asburgica, napoleonica, borbonica e sabauda, dalla fine del regno delle due sicilie all?unita d?italia, le vicende del mezzogiorno si snodano seguendo una nuova interpretazione complessiva. isole e continente non contraddicono ma rivelano l?unita del mezzogiorno moderno quale comunita economica, sociale, politica e culturale, distinta rispetto alle altre regioni del paese e la cui storia definisce una via mediterranea alla modernita.
all?inizio di londra ferdinand, alter ego di celine, appena sceso dalla nave su cui si era imbarcato alla fine di guerra, si ritrova nel mondo della mala londinese, o meglio di quella francese, fuggita in massa per scampare alle trincee. una contro-societa chiusa in se stessa, con le sue regole inumane, da tutti accettate stoicamente. ma che cos?e londra? un manuale di sopravvivenza a uso dei disertori, un inno dolente alla prostituzione, un?elegia alla citta che i giornali dell?epoca definivano "il piu grande mercato di carne umana del mondo": mai cosi diversa, stralunata, affascinante nel suo superbo squallore. celine squaderna una galleria di personaggi eroici nella turpitudine, alcuni gia incontrati in guerra come la prostituta angele e il maggiore purcell (qui trasformato in folle inventore), o il bombarolo dostoevskiano borokrom, i due papponi rivali cantaloup e tregonet, e il medico ebreo yugenbitz, "pura bonta", quello che celine avrebbe voluto diventare. tutti dal destino segnato, popolano giorno e notte grandi arterie e angiporti, androni e locali malfamati, parchi e latrine. la violenza, l?intensita quasi insopportabile di questa prosa dimostrano che il romanzo ci e pervenuto in una versione non purgata, che mai avrebbe potuto vedere la luce negli anni trenta, quando e stato scritto, e resta materia incandescente ancora oggi. perche celine, lo sappiamo, vuole arrivare "fino a dove c?e l?origine di tutto". e per farlo ha bisogno di trovare la giusta dose di delirio, di far suonare il suo organetto nella nebbia, sul selciato infido della city, verso l?acqua che lo ha sempre tentato, verso il tamigi: "e la notte del mondo che scorre, sotto i ponti. si alzano come braccia per farla passare".
tutto comincia con la ricerca dell?uno, padre di tutte le cose: "ben a ragione, dunque" afferma il primo frammento raccolto nel presente volume, "e impossibile attribuirgli un nome, come se un nome gli si potesse adattare, e quindi e opinione comune non solo di platone, ma anche degli dei, che cio che e al di la di tutto possa essere espresso solo col termine "uno" da parte di chi desidera esprimere l?inesprimibile". la ricerca dell?uno e l?espressione di un?aspirazione pluriculturale che attraversa tutto il tardo mondo antico: "porfirio nel commentario agli oracoli celebra il demiurgo dell?universo" riassume un altro frammento "come colui che e secondo trascendente, quello onorato anche presso gli ebrei, mentre il caldeo parla divinamente di lui come secondo dopo il primo trascendente, cioe il bene. i discepoli di giamblico, siriano e proclo, lo considerano demiurgo del cosmo sensibile e lo chiamano dio dei quattro elementi". e sin dall?inizio e presente ahura mazda, colui che zarathustra proclamava l?unico dio, creatore del mondo sensibile e di quello soprasensibile. quello degli oracoli e il mondo affascinante della teurgia, la quale, al contrario della teologia, non studia la divinita, ma la evoca attraverso simboli e rituali e la "attira" con l?estasi, evitando il razionalismo e tuttavia contribuendo in maniera determinante allo sviluppo del neoplatonismo, sottolineando con forza la luce "che e al di la dell?empireo" e che "manifesta in se stessa a coloro che ne sono degni le apparizioni visibili degli dei". per queste ragioni gli oracoli caldaici hanno intrigato i lettori per quasi duemila anni, a partire da quel ii secolo della nostra era in cui giuliano il teurgo ne redasse la prima versione, sino a quelle di michele psello nell?xi secolo bizantino, di giorgio gemisto pletone composta a costantinopoli poco prima della caduta della citta nelle mani dei turchi, e a quella raccolta da francesco patrizi sotto il nome di zoroastro in pieno rinascimento. questo vo
arrigo cervetto e stato fondatore, teorico e massimo dirigente di lotta comunista. dall?esordio nel ?43-44 nella guerra partigiana sino alla sua scomparsa nel febbraio 1995, gli oltre cinquant?anni della sua vicenda politica possono essere riassunti in una ventina di battaglie. va da se che quei combattimenti, indirizzati dal restauro e dallo sviluppo della teoria marxista dell?economia, della politica, del mutamento sociale e delle relazioni internazionali, sono il filo conduttore di questa selezione dei suoi scritti. perche un giovane dovrebbe interessarsi a una figura politica del secolo scorso, e a scritti che risalgono a trenta, cinquanta o settantacinque anni fa? la prima risposta e che, dopo i cicli della strategia rivoluzionaria affrontati da marx ed engels e da lenin, cervetto restaura e fa avanzare la teoria sullo sviluppo imperialista, sullo stato e sul partito: il suo contributo specifico e aver dimostrato che il modello bolscevico di partito poteva essere insediato in una metropoli della maturita dell?imperialismo, e aver sviluppato analisi e teoria per poter agire in quella maturita. la seconda risposta e piu puntuale, e riguarda le battaglie affrontate in questi trent?anni, dalla scomparsa di cervetto. non c?e combattimento in cui non ci si sia fatti forti di quell?esperienza teorica e politica. non c?e dubbio. per ogni giovane che abbia "gusto nel comprendere, gusto nel battersi", queste pagine sono una lettura obbligata.
non c?e bisogno di scomodare kant per affermare che il cielo stellato sopra di noi e tra gli spettacoli che destano piu ammirazione. tanto che da sempre siamo stati spinti a porci domande su quegli spazi lontanissimi. e secolo dopo secolo abbiamo esteso il nostro sguardo e cambiato la nostra idea di universo: dalla terra ai pianeti del sistema solare, per poi arrivare alle stelle, alle galassie lontane, fino ai confini estremi del cosmo.
"stiamo assistendo all?inizio della fine dello stato di israele". dopo il 7 ottobre e il genocidio a gaza, il progetto sionista in palestina - il tentativo secolare dell?occidente di imporre uno stato ebraico in un paese arabo - e destinato a una "disintegrazione inevitabile". e la tesi del celebre storico israeliano ilan pappe che, dopo opere considerate pietre miliari nella storiografia del conflitto israelo-palestinese, in questo nuovo volume sposta lo sguardo sul futuro di israele e della palestina. diviso in tre parti, nella prima - il collasso - pappe esamina il fallimento del cosiddetto "processo di pace" ed evidenzia le fratture profonde che minacciano la stabilita di israele: l?ascesa del sionismo religioso, le crescenti divisioni all?interno della societa israeliana, l?allontanamento dei giovani ebrei dal sionismo, il sostegno dell?opinione pubblica mondiale alla causa palestinese, la crisi economica e la messa in discussione dell?invincibilita militare di tel aviv. nella seconda parte - la strada per il futuro - l?autore delinea sette mini-rivoluzioni cognitive e politiche necessarie per costruire un avvenire migliore per tutti gli abitanti della palestina storica: da una nuova strategia per il movimento nazionale palestinese alla giustizia transitoria e riparativa sul modello sudafricano, dal diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi alla ridefinizione dell?identita collettiva ebraica. nella terza parte - la palestina del dopo-israele, anno 2048 - pappe offre una preziosa visione di speranza e riconciliazione. immagina un domani in cui le mini-rivoluzioni hanno avuto successo e descrive come potrebbe essere la vita in uno stato palestinese democratico e decolonizzato, con il ritorno dei rifugiati, la coesistenza di ebrei e palestinesi come cittadini con pari diritti e la guarigione delle ferite del passato. summa dell?analisi storico-politica di pappe, "la fine di israele" e un contributo fondamentale per comprendere l?insostenibilita del progetto sio
quando jens stoltenberg ha assunto l?incarico di segretario generale della nato, nel 2014, non poteva immaginare che il decennio che avrebbe avuto davanti sarebbe stato segnato da guerre, crisi diplomatiche e un drastico riassetto dell?ordine mondiale. questo memoir, schietto e diretto, ci porta dentro la stanza dei bottoni della piu potente alleanza militare del mondo, facendoci rivivere le scelte difficili che si devono compiere quando a essere in gioco e la pace globale.