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Chiusi per ferie dall' 11 al 30 Agosto

il paesino di downe, nel kent, ospita down house, la casa dei darwin. oggi e` un museo, alla periferia sudorientale di londra, ma nel 1842 si trovava a due ore di carrozza dalla capitale, "all`estremo limite del mondo". charles darwin vi giunse con la moglie emma wedgwood, in attesa del terzo figlio, e non se ne ando` piu`. sul terreno della casa c`e` ancora il sentiero sabbioso, sul quale darwin passeggiava ogni giorno, meditando e tentando di venire a capo dei molti problemi che la sua teoria della selezione naturale gli poneva. su quei prati sono cresciuti i suoi numerosi figli, tra i quali la piccola annie, la piu` amata. e proprio annie, morendo a dieci anni, ebbe forse un ruolo importante nell`elaborazione del pensiero metafisico del grande naturalista inglese. l`interpretazione radicalmente naturalistica del male, del bene, della sofferenza o del posto per nulla privilegiato dell`uomo nella natura, sono il frutto del suo lavoro teorico e sperimentale, ma in parte anche della sua vita privata. questo libro e` una biografia intima di darwin, della piccola annie e dell`intera "tribu`" dei darwin-wedgwood, scritta da un loro diretto discendente. ma e` anche un affresco a tutto tondo dell`inghilterra vittoriana, con le sue poesie, le sue chiese, i suoi paesaggi, l`incedere tumultuoso della scienza e dell`industria e i contrasti che certe idee, proprio come quella "pericolosa" di darwin, hanno portato nelle coscienze dell`epoca. per giungere fino a noi, ancora sature della loro dirompente carica innovativa.

su una collina, in un castello trasformato in un istituto psichiatrico, i malati sono curati dal dottor anselmo come persone che hanno smarrito, spesso solo temporaneamente, la luce dell`intelligenza, ma non quella dei sentimenti, che rimangono intatti e riaffiorano non appena il delirio cessa di suscitare le proprie immagini irreali, potenti e devastatrici. mario tobino con "per le antiche scale" ha saputo trasfigurare la propria esperienza di psichiatra in un intenso discorso umano e artistico sorretto da una vibrazione lirica che dona lievita` e mobilita` inconfondibili al suo stile. attraverso un`adesione partecipe e disarmata alla realta`, un arrendersi alle cose superando qualsiasi diaframma tra medico e paziente, mario tobino annulla la distanza tra lo scrittore e la sua materia, nella ricerca e nella conquista di un`umanita` assolutamente vera e autentica.

A_Hard_Days_Night_-Beatles
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BeatlesFormato: LP32.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

Stereo. Rimasterizzato 2012. Vinile heavyweight 180 grammi. I vinili sono stati istampati nella stessa versione originale con gli inserti dell'epoca e le buste interne e la copertina in cartone duro.

"come viaggiare con un salmone" e` un libro di istruzioni. istruzioni sui generis, date da un maestro d`eccezione come umberto eco per situazioni molto particolari: come imparare a fare vacanze intelligenti, come sopravvivere alla burocrazia, come evitare malattie contagiose, come mangiare in aereo, come viaggiare con un salmone al seguito (se te lo regalano e non vuoi rinunciare alla leccornia), come evitare il carnevale, come non cedere all`ossessione della visibilita`, e molto altro. un libro che ci guida nella selva delle nostre giornate, nella consapevolezza che la vita corre per lo piu` tra piccole cose, incontri fortuiti, piccoli problemi, e non tra dilemmi amletici e interrogativi sull`essere, che occupano solo una piccolissima porzione del nostro tempo, pur essendo l`unica cosa che conta.

andy warhol e` l`artista piu` famoso e riconoscibile del novecento. questo libro, uscito nel 1975, e` un classico istantaneo. vi troviamo, in forma di dialogo, di aforisma, di monologo interiore, di narrazione, tutto il suo pensiero sull`arte, il tempo, la vita, i soldi, il mondo. "certe volte la gente lascia che lo stesso problema la renda infelice per anni, quando basterebbe dire: `e allora?`. `mia madre non mi amava.` e allora? `mio marito non mi vuole scopare.` e allora? `ho successo, ma sono solo.` e allora? non so come ho fatto a cavarmela per tanti anni prima di imparare questo trucco, ma una volta imparato non lo si scorda piu`." "spazio vuoto e` uno spazio non sprecato. spazio sprecato e` ogni spazio che contiene dell`arte. poiche` continuo a fare un po` d`arte, produco ancora rifiuti che la gente mette negli spazi che, a parer mio, dovrebbero rimanere vuoti. io stesso non seguo la mia filosofia, perche` neppure io riesco a svuotare i miei spazi. non e` la mia filosofia che mi tradisce, sono io che tradisco lei."

guicciardini deve aver messo a punto i suoi ricordi nell`arco di 18 anni (1512-1530), attraverso una laboriosa redazione fatta di ben quattro stesure. gli scritti, destinati al solo uso interno di famiglia, erano indirizzati in specie ai nipoti, in quanto sarebbero serviti ad acquisire norme di comportamento per ottenere successo nella vita politica, dando cosi` indicazioni di condotta politica e morale.

giovanni giudici in questa raccolta approfondisce i temi centrali della sua opera gettando un nuovo, insistente sguardo sul presente, nel suo intreccio di storia e di soggettivita` individuale, nel suo contrarsi e dilatarsi dai confini del tragico a quelli del ridicolo.

Let_It_Be-Beatles
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Let it Be è il disco che ha segnato la parola fine di una delle pià prestigiose, ma anche fruttuose, carriere in ambito rock, quella dei Beatles. Mentre il produttore Glyn Johns tentava di portare a termine il progetto inttolandolo Get Beck è stato Phil Spector che ha guidato il disco verso la forma finale. Questa nuova edizione,rimasterizzata e curata di GIlles Martin, presenta il vinile originale, nella sua forma più corretta. Stampa Usa. vinile 180 grammi.

therese, diciannove anni, e` un`apprendista scenografa che, per raggranellare qualche soldo, accetta un lavoro temporaneo in un grande magazzino durante il periodo natalizio. il suo rapporto sentimentale con richard si trascina stancamente, senza alcuna passione tra voglia di coinvolgimento e desiderio di fuga. la vita le appare come una nebulosa, come un`enorme incognita che non sa affrontare, finche` in una gelida mattina di dicembre, nel reparto giocattoli dove lavora, non compare una donna bellissima e sofisticata, in cerca di doni per la figlia. i grigi occhi della sconosciuta catturano therese, la turbano e la soggiogano e d`un tratto la giovane si ritrova proiettata in un mondo di cui non sospettava nemmeno l`esistenza. e l`amore, delicato e titubante, languido e diverso, disperato e segnato da crisi e recriminazioni, eppur sempre sconvolgente come la vicenda che le due donne si apprestano a vivere...

lungo il xix secolo, tra torino, palermo e parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava ippolito nievo, scomparso in mare nei pressi dello stromboli, il falso bordereau di dreyfus per l`ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come i protocolli dei savi anziani di sion, che ispirera` a hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi in una parigi della comune dove si mangiano i topi, colpi di pugnale, orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell`assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, barbe finte, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. ottimo materiale per un romanzo d`appendice di stile ottocentesco, tra l`altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. ecco di che contentare il peggiore tra i lettori. tranne un particolare. eccetto il protagonista, tutti gli altri personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. e anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte che probabilmente hanno avuto autori diversi. ma chi lo sa, quando ci si muove tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, puo` accadere di tutto. anche che l`unico personaggio inventato di questa storia sia il piu` vero di tutti, e assomigli moltissimo ad altri che sono ancora tra noi.

negli stessi secoli in cui entra in crisi l`unita` linguistica e politica del mondo romano, incominciano a risuonare quelle lingue che ancora oggi l`europa parla e la cultura europea rimedita l`episodio biblico della confusio linguarum, cercando di recuperare la lingua di adamo o di ricostruirla come lingua perfetta. a questo sogno si sono consacrate alcune delle personalita` piu` insigni della cultura europea e malgrado le loro utopie non si siano realizzate, ciascuna di esse ha prodotto degli effetti collaterali: se oggi conosciamo il mondo naturale attraverso classificazioni rigorose, se inventiamo linguaggi per le macchine, se siamo in grado di compiere calcoli logici, se tentiamo esperimenti di traduzione meccanica, e` perche` siamo in qualche misura debitori di quei molteplici tentativi di ritrovare la lingua di adamo.

nel romanzo di sarban "il richiamo del corno", un ufficiale della marina britannica sperimenta l`incubo di risvegliarsi in un mondo nazificato, dove i prigionieri-schiavi sono selvaggina per la caccia di un feroce sovrano: un`allarmante rappresentazione della storia come avrebbe potuto svolgersi - o ucronia, come l`ha definita nel 1876 charles renouvier. che nasca dal rimpianto o dalla ribellione, da un credo filosofico-religioso o dall`attrazione per gli infiniti possibili, ogni opera ucronica e` destinata a falcidiare certezze, a dinamitare la nostra visione del mondo, giacche` insinua il dubbio che la storia sia un gigantesco trompel`oeil e che anche la piu` confortante realta` possa di colpo vacillare, spalancando abissi angosciosi. a questo sovversivo genere letterario, cui lo lega una tenace passione, emmanuel carrere ha dedicato una seducente riflessione che, oltre a ripercorrerne le tappe salienti, ne addita le sconcertanti implicazioni: i regimi totalitari non hanno del resto adottato la tecnica ucronica per imporre una storia controfattuale? ma c`e` di piu`: proprio quando sembra rivestire i panni del teorico sottile e distaccato, carrere ci trascina nel laboratorio da cui sono nati "i baffi" e "l`avversario", dove vite parallele e alternative sgretolano quella fragile costruzione che e` la nostra identita`. e ci svela che, dalle piu` innocenti reverie retrospettive fino alle devianze che sogniamo o paventiamo, l`ucronia e` sempre dentro di noi.

tra i simpatici abitanti di chi-non-so ce n`e` uno decisamente strano che il natale proprio non lo sopporta: e` il grinch. del natale odia tutto: gli alberi addobbati, le luci sfavillanti, i regali e il pranzo trionfale, ma soprattutto non tollera la felicita` delle persone. e cosi` quest`anno al grinch e` venuta in mente un`idea splendidamente orrenda: ha deciso di rubare il natale! eta` di lettura: da 4 anni.

estate 1946. la guerra e appena finita e la vita, seppur lentamente, riprende il suo corso. il protagonista di questo romanzo, un giovane trentenne, solca le acque del lago maggiore per diporto. un giorno, gettata l?ancora nel porticciolo di oggebbio, conosce l?enigmatico dottor orimbelli, che lo invita a villa cleofe, dove vive con la moglie, acida e molto piu anziana di lui, e la bella cognata matilde, vedova. il giovane si sente nel contempo attratto e respinto dal mistero che si respira nelle stanze di quella casa, ma finisce con l?accettare l?ospitalita di orimbelli, ingolosito soprattutto dalla bellezza di matilde. giorno per giorno, l?amicizia tra i due uomini si consolida sempre piu, ma un tragico avvenimento viene a turbare la quiete della villa. quello che fino a quel momento e stato un fine ritratto della vita di provincia assume all?improvviso i contorni del "giallo", tingendo di suspense e mistero un romanzo sapido e intenso, uno dei capolavori della narrativa del novecento.

joan baez ha raccolto negli anni i suoi ricordi, in forma poetica, su quaderni e fogli sparsi, finora mai condivisi pubblicamente. in questo libro ha deciso di raccontare per la prima volta questa storia in versi, che include testi dedicati o rivolti ad artisti come bob dylan e jimi hendrix, riflessioni sull?infanzia, pensieri personali e ricordi di famiglia, tra cui il legame con la sorella minore mimi farina, cantautrice anch?essa. queste poesie sulla sua vita, sui suoi affetti, sulle sue passioni per la natura e l?arte rivelano le esperienze fondamentali che hanno plasmato un?icona, offrendo uno sguardo inedito su una grande artista. un diario intimo, attraverso le persone, i luoghi e i momenti che hanno maggiormente influenzato la sua arte, per comporre un?inedita autobiografia in versi. come parole sussurrate a tarda notte a qualcuno che amiamo, queste pagine creano un legame profondo con il cuore autentico di joan baez: una donna, una figlia, una sorella, un?artista che continua a ispirare milioni di persone.

quando questo libro comparve per la prima volta, nel 1964, "apocalittici e integrati" era solo un titolo. da allora e diventata una espressione di uso corrente, una opposizione quasi proverbiale. al momento della sua uscita, applicare strumenti di indagine rigorosa ad argomenti come il fumetto, la canzone di consumo, la narrativa popolare, suonava alle orecchie di molti quasi oltraggioso. oggi nessuno potrebbe avanzare alcun dubbio sul fatto che l?enorme diffusione dei mezzi di comunicazione di massa abbia trasformato il cuore della nostra societa, ne abbia permeato l?ideologia, e fornisca a tutti strumenti che fanno ormai parte del modo di parlare e di pensare quotidiano. molti di questi saggi sono entrati nelle bibliografie internazionali sull?argomento, continuando a essere tutt?ora discussi e analizzati nei piu prestigiosi ambienti accademici di tutto il mondo. "apocalittici e integrati" e un caposaldo della teoria semiotica e della cultura italiana, che ha fatto storia rivoluzionando lo studio dei fenomeni di costume e delle comunicazioni di massa.

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