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nel 1900 viene pubblicato il racconto dell`anticristo di vladimir sergeevic solov`ev. il pensatore russo lo colloca nel 2000 e individua in un`europa unita, scristianizzata e nichilista la condizione per la venuta dell`anticristo. solov`ev parla espressamente di abbattimento degli stati e delle identita` nazionali, a vantaggio di un`organizzazione internazionale chiamata "stati uniti d`europa". sono in molti a leggere in questo racconto un monito, una profezia confermata da alcuni fatti storici dopo il crollo del muro di berlino e del comunismo. non solo per la trasformazione di quella che era la comunita` economica europea nella nuova unione europea che svuota le sovranita` degli stati. ma anche per l`irrompere nel mondo della globalizzazione che sottomette i popoli al dio mercato, mentre s`impone una "colonizzazione ideologica" che recide le radici cristiane dell`europa e avversa la fede in tutto il mondo. fino a penetrare dentro la chiesa cattolica sfigurandone l`identita` e la missione. antonio socci in queste pagine propone le molteplici voci di chi legge nella globalizzazione e nel "mercatismo" la causa della crisi economica e una minaccia per le identita` nazionali e la liberta`. il tempo della fine, ci dice la sacra scrittura, e` preceduto da una grande scristianizzazione e da un dominio planetario di tipo politico ed economico che s`impone sicut deus, mentre l`apostasia dilaga nella stessa chiesa cattolica.

grazie a questo manuale, ogni chitarrista potra` migliorare la propria tecnica esecutiva. il metodo proposto e` semplice e immediato. nel primo capitolo viene riassunta la tecnica di base, necessaria anche per imparare la simbologia utilizzata nel libro. si passa poi ai principali accordi e posizioni, all`approfondimento di alcuni giri armonici per prendere confidenza con le melodie e si affronteranno quindi le principali scale e diteggiature oltre a fraseggi e assoli.

l`aminta ha ricevuto nel tempo le cure di molti editori e commentatori. il testo critico che qui si presenta al posto di quello vulgato, inaffidabile e concepito su presupposti erronei, perviene a una storia testuale del tutto nuova, come e` illustrato nell`ampia nota al testo che chiude il volume. a sua volta il commento rivede in profondita` la tradizione dei commenti al testo, rendendo il giusto merito ai contributi dell`erudizione sei-settecentesca, preziosi nella ricerca delle fonti letterarie sottese all`opera ma passati nel tempo sotto silenzio o dimenticati. sul fondamento di un testo criticamente accertato, al commento e` consentito di indagare piu` a fondo la fisionomia linguistica e stilistica della pastorale. l`attenzione prestata alla dimensione linguistica comporta fra i suoi risultati non solo un incremento nel numero delle fonti rispetto a quelle procurate dai commenti precedenti, in specie estendendo il raggio di osservazione al di fuori della riserva costituita dalla tradizione poetica, ma anche un`analisi piu` minuta dei riscontri praticabili in altre opere tassiane, in versi e in prosa. anche quel che non resta impigliato nella rete dei rimandi inter-testuali acquista, in questa prospettiva, una sua rilevanza, in quanto caratteristico dell`impasto linguistico dell`aminta soltanto. in qualche caso l`opera di raffronto conduce a nuove ipotesi di riconoscimento per le traduzioni di testi classici avute fra mano da tasso o per i riferimenti al contesto storico contenuti allusivamente nella pastorale: cosi` vale per i personaggi di nerina e dafne, sinora non ricondotti a figure reali della corte ferrarese. al termine di ogni atto una nota conclusiva pone nel debito rilievo la varieta` di soluzioni, formali e insieme drammaturgiche, che sono di volta in volta esperite entro l`unita` di misura della scena o dell`atto.

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