
gli antichi abitanti dell`egitto hanno saputo esprimere, nella loro arte, il senso dell`eternita` ispirato dal grandioso spettacolo della natura, la serenita` e l`armonia delle loro concezioni religiose e civili, la fiducia nella tutela esercitata sull`egitto da istituzioni sacre e inviolabili. il volume offre ai lettori un panorama ricco e articolato del vastissimo scenario plastico, architettonico e figurativo forgiato da questa prodigiosa civilta`. partendo dalle origini, insigni studiosi e archeologi analizzano le prime fondamentali tappe della storia egizia: la preistoria e il iv millennio a.c., le dinastie dell`epoca tinita, l`antico regno, il primo periodo intermedio, il medio regno, il secondo periodo intermedio e le dinastie hyksos.

figlio di un pastaio di un paesino vicino a napoli, commesso viaggiatore, allievo attore senza talento. poi la grande intuizione: "nel cinema chi vuol mettersi in luce deve scegliere la zona d`ombra". nasce cosi` uno dei piu` famosi produttori cinematografici italiani. questa e` la storia dei suoi ottant`anni, dei suoi cinquecento film, dei suoi tre matrimoni e dei suoi sei figli.


i protagonisti di "dio giocava a pallone" sono ragazzi nati, come l`autore, all`inizio degli anni novanta e ognuno di loro esplora inquieto quel passaggio all`eta` adulta che li rendera` sconosciuti a se stessi. i compiti in classe, con il loro schema quasi calcistico di chi passa la soluzione e di chi se ne appropria, i giorni di scuola dove un buon voto e` la possibilita` di andare al mare e di innamorarsi al sole, le feste con la luna in cielo e i baci infuocati sulle panchine con partner inattesi, un`isola inventata, metafora dell`adolescenza da cui si esce ritrovandosi perduti, l`ascolto attento e proibito dei desideri del proprio corpo, le intermittenze del cuore e quelle dei sensi, le corse pazze e forsennate con i motorini truccati che trasformano i viali e i lungomari in un nostalgico far west pomeridiano. con una prosa consapevole e immacolata, giorgio ghiotti svela un`adolescenza che e` il presente indicativo dello stare al mondo e ci racconta perche` nessuno la abbandona mai veramente.




ai racconti confluiti nei poemi omerici era affidato il compito di trasmettere di generazione in generazione il patrimonio culturale dei greci. le istituzioni religiose, i valori, i meccanismi del controllo sociale, la vita familiare che l`iliade e l`odissea mettono in scena sono quelli di una societa` realmente esistita, e l`itaca di cui questo libro si occupa e` una piccola citta` greca che tra il nono e l`ottavo secolo a.c. sta assumendo i caratteri della polis. il volume illustra le caratteristiche di questa citta`, le sue organizzazioni politiche, i meccanismi sociali, le sanzioni, la nascita delle istituzioni giuridiche, il rapporto tra pubblico e privato, le credenze religiose dei suoi abitanti, in altre parole la loro vita e la loro mentalita`.


nelle pagine ironiche e avventurose del diavolo al pontelungo, riccardo bacchelli rievoca volti e personaggi (il gigante baku`nin, il pallido cafiero, lo spavaldo andrea costa) e racconta sogni e utopie che guidarono il fallito tentativo di una donchisciottesca insurrezione anarchico-socialista che si sarebbe dovuta tenere a bologna l`8 agosto del 1874. restituisce cosi` ai lettori, tra la baronata di locarno e la citta` dello studio, una vicenda dimenticata e coinvolgente, una rivoluzione mancata ma feconda di frutti. questa edizione accosta al romanzo una serie di appendici storiche e documentarie, e lo inserisce nel tempo in cui fu scritto, dalla prima edizione del 1927 a quella definitiva del 1939, e nella biografia dell`autore; nell`intreccio fra queste diverse prospettive critiche, fornisce una lettura rinnovata di uno dei piu` straordinari romanzi del nostro novecento, capace ancora di interpellare, divertendoci e appassionandoci, la nostra sete di giustizia.