
il volume propone una raccolta di poesie inedite di hans magnus enzensberger, scrittore e poeta bavarese, nato nel 1929. la sua poesia e` intessuta di giochi di parole, termini gergali, citazioni saggistiche ed e` spesso nutrita di satira politica.



in parte racconto, in parte lettera, in parte cronaca o appunti di lavoro riportati cosi` com`erano stati buttati giu` giorno per giorno, questo libro risponde all`esortazione di un vecchio dogon che, congedandosi dall`autrice, le aveva detto: "e`tempo che tu scriva una storia". in realta` qui le storie sono tante: quelle raccolte dalle parole dei colloqui e dei racconti, o quelle vissute negli incontri e nei rapporti; ma tutte confluiscono e si fondono nella narrazione di una realta` dove tradizione e modernita` sono strettamente intrecciate e, lungi da qualsiasi esotismo, la conoscenza passa per il coinvolgimento personale.

dopo il ritrovamento di due casse di inediti, e` stato possibile mettere insieme la raccolta completa degli scritti di brecht con protagonista il signor keuner, "l`uomo che pensa" - alcuni in parte gia` pubblicati nelle "storie da calendario". 121 brevi testi, alcuni brevissimi: parabole, aforismi, aneddoti, semplici commenti agli avvenimenti del mondo. sono brani scritti dal 1926 fino alla morte, con i quali brecht intendeva sperimentare un modello di prosa sapienziale, molto diversa dalle sue opere teatrali e narrative. piu` che racconti, sono "operette morali", testi che illustrano il significato profondo della sua filosofia. il signor keuner e` laconico, pensoso, abrasivo, pone delle domande, apparentemente anodine, che solleticano, disturbano e mettono a soqquadro molte certezze.





scritto nel 1841, "un caso tenebroso" racconta di un complotto ordito dal celebre ministro napoleonico fouche` e sintetizza due filoni narrativi: da un lato il romanzo poliziesco, dall`altro il romanzo giudiziario. si tratta percio` di un romanzo "sulla" polizia, forse la prima storia in assoluto (considerato che balzac anticipa lo stesso poe) dell`indagine condotta da "detectives" professionisti, che qui ricercano la verita` sul misterioso rapimento del conte malin "l`uomo che sapeva troppo" su fouche`; ma il terzo capitolo si svolge nell`aula della corte criminale di troyes, ed e` caratterizzato dall`alternanza di testimonianze contrapposte, colpi di scena, reazioni del pubblico.






C'è un qualcosa di radicale e viscerale nello svolgersi della scrittura di Omar Di Monopoli che lo rende tanto familiare quanto sinistro. Nell'ambientazione fantastica ma, con probabilità, di area salentina dal nome ben più che parlante di Languore, si intrecciano i drammi ottusi degli abitanti del luogo, un mondo di confine e riarso, la cui evocativa tristezza e sensualità è acutizzata dalla "tornita, barocca e dialettale" lingua dell'autore. Direi ottimo per quei pomeriggi estivi minacciati da un temporale, aiuta l'attesa.