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il giornale dei sopralluoghi per "bello, onesto, emigrato australia" diventa l`ilare resoconto della nascita di un film, e della circospetta esplorazione di un continente lontanissimo. il testo ritrovato di un maestro della commedia all`italiana - lo sceneggiatore principe di alberto sordi.

la societa` e` divenuta ormai irreversibilmente pluriculturale, plurietnica e plurireligiosa. per agire da fermento spirituale, culturale e sociale, la chiesa deve porsi in modo nuovo, altrimenti non e` piu` credibile ne` quando annunzia il vangelo, ne` quando combatte a favore dell`uomo e della sua dignita`. giunti al giro di boa dei cinquant`anni dal concilio vaticano ii, per evangelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "traversata" lungo la "rotta" segnata chiaramente dal concilio e seguita fedelmente dai "traghettatori". la "traversata" postconciliare e` stata senza dubbio tormentata, resa ancor piu` complessa dai vorticosi cambiamenti sociali, dalle divisioni e dai contrasti che hanno attraversato il mondo cattolico. in questa delicata stagione hanno avuto un ruolo decisivo alcune figure carismatiche che hanno accompagnato la chiesa e la nostra societa` nella transizione al terzo millennio. attingendo ai suoi molti ricordi, pubblici e privati, padre bartolomeo sorge ne delinea un appassionato e intenso ritratto, con l`auspicio che possano essere d`esempio a "una nuova generazione di traghettatori", chiamata a completare il lungo tragitto della chiesa verso le mete indicate dal concilio superando incertezze e stanchezze, senza temere di affrontare situazioni nuove e sfide inedite.

jules gue`rec - quarant`anni, celibe, proprietario di due pescherecci - e` sempre vissuto nella cittadina bretone in cui e` nato, nella casa adiacente all`emporio che la sua famiglia gestisce da generazioni, nello stesso odore "di catrame, cordami, caffe`, cannella e acquavite", insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo accudiscono con una sollecitudine benigna, occhiuta e possessiva. a loro gue`rec deve rendere conto di come spende ogni centesimo. persino quando gli capita di andare a quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa strada dove un paio di signore "arrivate da parigi" passeggiano "gettando agli uomini sguardi provocanti", il pensiero di come fara` a giustificare i cinquanta franchi mancanti gli rovina il piacere. sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. anche quella volta che lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, e` stata celine - che delle due e` la piu` penetrante e la piu` spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo - a prendere in mano la situazione. una notte, pero`, gue`rec, senza quasi accorgersene, sara` la causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari.

solo la letteratura puo` restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. anzi, la letteratura e` il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. e l`idea centrale di questo romanzo. tre donne lo abitano. la prima e` una donna famosa, una scrittrice famosa: virginia woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col de`mone della sua scrittura. le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. clarissa vaughan, un editor newyorkese di oggi e laura brown, una casalinga californiana dell`immediato dopoguerra.

con il suo straordinario intreccio fra novita` e tradizione "myricae" costituisce uno snodo cruciale del tumultuoso passaggio tra otto e novecento. viene qui riproposta in un`edizione commentata, che ne illumina la complessita` tematica e la ricchezza linguistica. da sempre amate per la capacita` di dischiudere il valore piu` nascosto e profondo degli oggetti e delle esperienze quotidiane, le poesie della raccolta acquistano nuova luce grazie agli strumenti offerti nell`edizione curata da gianfranca lavezzi: una limpida introduzione che ripercorre genesi e significati dell`opera; un apparato di note puntuale nell`individuare fonti e peculiarita` metriche e stilistiche e ricco di dati nuovi; un`appendice iconografica che, in forma di piccolo "atlante botanico", guida il lettore tra i fiori sbocciati nelle poesie di "myricae".

se si eccettuano api e formiche - che ammiriamo per la loro operosita` e organizzazione, ma teniamo comunque alla larga - gli insetti, questi esseri con cui da sempre condividiamo il pianeta, restano per noi degli estranei, il piu` delle volte fastidiosi e ripugnanti. eppure, per cambiare il nostro sguardo su di loro, basterebbe aprire a caso una pagina dei ricordi di fabre. quest`opera, che ha aperto la strada a un nuovo modo di intendere lo studio del mondo animale (sino allora relegato dietro le quinte di un museo di storia naturale), e` attraversata da una felicita` narrativa difficilmente eguagliabile in una trattazione scientifica, e ancora oggi resta uno di quei rari libri che riescono a trasmettere a qualsiasi lettore la passione verso l`oggetto di cui parlano. perche` fabre era prima di tutto uno scrittore, e nella sua prosa ogni esemplare delle infinite specie da lui osservate - descritto con millimetrica precisione nel corpo e nell`agire - puo` trasformarsi nel protagonista di un racconto di avventura, a tratti esilarante, che non svela il suo disegno sino alla fine. , investigando le ragioni apparentemente insondabili del suo comportamento, e` stata la missione della vita di fabre. e sempre, al cuore di una visione del mondo che ben poco concede al caso (le teorie di darwin non lo turbarono, mentre darwin dichiaro` la sua ammirazione per lui), rimane l`istinto: questo dono , che detta la misura delle cose. prefazione di gerald durrell.

14 agosto 1941: a meno di due mesi dall`aggressione tedesca dell`unione sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto molotov-ribbentrop - che in un aveva stabilito la spartizione della polonia -, a fronte della minaccia nazista viene firmato l`accordo militare fra stalin e sikorski per la costituzione, sul territorio dell`urss, di un`armata polacca composta da soldati in precedenza fatti prigionieri dai sovietici e deportati. all`inizio di settembre jozef czapski, che ha servito come ufficiale nell`esercito polacco ed e` stato internato dapprima a starobel`sk e poi a grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo . e l`inizio di un`odissea che portera` czapski ad attraversare l`intera unione sovietica - e gli eventi piu` estremi del secolo scorso - con l`incarico di indagare sui quindicimila prigionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenuti, nel 1943, nelle fosse comuni di katyn`). un`odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni - spesso sconvolgente - dettaglio: dall`esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall`incontro con il capo della direzione centrale dei lager () ai contatti con le popolazioni. esperienze che, per czapski, diventano anche .

i saggi di james baldwin sulla vita ad harlem, sulla letteratura di protesta, sul cinema, sugli afroamericani all`estero hanno oggi la stessa forza di quando sono stati scritti durante gli anni quaranta e i primi anni cinquanta, quando baldwin aveva piu` o meno vent`anni. dopo che i am not your negro, documentario di raoul peck candidato agli oscar 2017 e ispirato a un manoscritto incompleto dello scrittore, ha riportato l`attenzione su baldwin, questo mondo non e` piu` bianco serve da preziosa introduzione alla sua vita e alla sua opera. i saggi qui raccolti lo hanno consacrato come una delle voci piu` potenti della critica sociale americana e catturano un`immagine della vita nera e del pensiero nero all`alba del movimento per i diritti civili. baldwin, le cui osservazioni si sono spesso rivelate quasi profetiche, e` anche uno dei pochi scrittori del tempo ad affrontare la questione della razza con una miscela esplosiva di sdegno per la violenza fisica e politica contro i cittadini neri e di misurata empatia verso i loro oppressori, una combinazione che servi` a risvegliare la coscienza di molti lettori bianchi, ciechi di fronte alle ingiustizie perpetrate sotto il loro naso, e che attiro` a baldwin plauso e disapprovazione in egual misura.

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