
il libro e` stato pubblicato in occasione del 150? anniversario dell`unita` d`italia. per cominciare ad imparare tutto quel che c`e` da sapere. per cominciare ad imparare ma anche per ridere e giocare. eta` di lettura: da 7 anni.

"osservare freddamente dio - caldamente, lo fu gia` abbastanza". per questa impresa, che e` gia` di per se` un`empieta`, sgalambro si e` scelto come invisibili protettori quei grandi teologi dimenticati, come suarez o melchor cano, che sapevano trattare di dio con cupa professionalita`. qui, come ancora in spinoza e in schopenhauer, dio torna a essere il mondo nella sua profonda estraneita`, nella sua avversione al soggetto, che attacca fino a ucciderlo, nella sua controfinalita`.

l`autore esamina, nella parte introduttiva, l`organizzazione del ministero delle finanze, soffermandosi sulla nuova struttura "burocratica organizzativa" in vigore dal 1 gennaio 1992. analizza poi i principi generali del sistema tributario, le fonti e le norme costituzionali che incidono sul nostro sistema fiscale. descrive infine i presupposti delle tre imposte dirette - irpef, irpeg, ilor - e le deviazioni e deroghe al criterio della progressivita`. nella seconda parte del volume si espongono le modalita` di applicazione delle imposte dirette: la dichiarazione dei redditi, la riscossione, l`accertamento e i mezzi di tutela (contenzioso tributario). si analizzano poi, nell`ultima parte, le principali imposte indirette: l`invim, l`imposta di successione, quella sul valore aggiunto e le imposte minori.



civile o penale, davanti al giudice di pace o in tribunale: come funziona la nostra macchina giudiziaria. tutti i protagonisti della vicenda: magistrati, avvocati, imputati, visti nel concreto delle aule giudiziarie e, piu` in generale, nel delicato equilibrio tra potere giudiziario e sistema politico.
















"bisogna abusare". e` questo l`imperativo che spinge manu e nadine a unirsi: la prima e` bassa e graziosa, la seconda alta e bruttina, una e` vitale e chiacchierona mentre l`altra e` lenta e silenziosa, ma entrambe hanno una vita difficile, in cui l`unica per andare avanti e` ottundersi i sensi bevendo birra o tappandosi le orecchie con un walkman a tutto volume. finche` resistere non diventa impossibile. parte cosi` una sfrenata corsa per le citta` francesi, gia` consapevoli entrambe che finira` male, ma decise a perseguire l`unico scopo che si sono imposte: consegnare un misterioso involucro, rispettando la volonta` di un amico che e` morto. una versione hardcore di thelma e louise, ma anche un noir spregiudicato.



la terra del rimorso di ernesto de martino, un classico del pensiero contemporaneo, verte sul tarantismo, un istituto culturale d`impronta magica, diffuso nelle comunita` contadine del salento, al cui interno la musica e la danza ricoprono un ruolo d`importanza primaria. nel 1959 de martino ne fece l`oggetto di un`innovativa inchiesta etnografica, guidando un`e`quipe formata da specialisti di discipline diverse, dalla storia delle religioni all`etnomusicologia, dalla psichiatria alla sociologia. lungi dall`essere un mero fenomeno morboso, il tarantismo si configura, nella straordinaria indagine demartiniana, come un orizzonte mitico-rituale di deflusso di profondi conflitti operanti nell`inconscio, fatti risalire al morso della taranta, monstrum mitico evocato dal suono di musiche del repertorio tradizionale, che i tarantati dovevano sfidare e vincere in una vorticosa gara di danza. questa nuova edizione conferisce il massimo risalto alla ricchezza teorica di un`opera che va ben oltre l`indagine di un peculiare fenomeno di catartica musicale, mobilitando le due competenze disciplinari, storico-religiosa e antropologica, che hanno innervato il pensiero di de martino. marcello massenzio individua la tematica etico-politica alla base della scelta di studiare il tarantismo, in un confronto con l`altro grande etnologo dei suoi tempi, claude le`vi-strauss e il suo disagio o


