
i barbuti barbari vi rivela tutta la vergognosa verita` celata dietro le incredibili invasioni barbariche dalla caduta dell`impero romano all`anno mille. volete sapere che cosa c`entrano i cereali con le streghe? quanti e quali tipi di pestifera peste esistono? che cosa hanno in comune i libri e i vitelli? rompete la squallida quotidianita` della soporifera scuola imparando con noi a realizzare veri gioielli barbarici, organizzando una sfiziosa festa barbara e terrorizzando i prof con il racconto di spietati saccheggi e raffinate torture barbariche fin troppo civilizzate. la storia non e` mai stata cosi` brutta! eta` di lettura: da 10 anni.

fin dall`infanzia, il protagonista di questo romanzo rivela un`estrosa inventiva nella ricerca della felicita`: e se alle volte, come in occasione della memorabile vincita al casino` di campione, la fortuna favorisce le sue intuizioni, altre volte e` lui a forzarle la mano, per esempio con il ricatto innocente grazie al quale entra in possesso dela prima bicicletta a dodici anni. il romanzo narra le vicende di un talento sempre in lotta con la fortuna, di un personaggio ora candido e sensibile, ora sventato e disonesto sullo sfondo dell`italia degli ultimi quarant`anni.

questi racconti, scritti nella seconda meta` degli anni ottanta, sono di ambientazione prevalentemente africana, ma non si svolgono solo in sudafrica, o nel resto del continente. offrono piuttosto una panoramica del mondo nel suo complesso. sono storie diverse tra loro, in differenti paesi, con personaggi di varia estrazione sociale e razziale. sono sedici narrazioni lapidarie e folgoranti, tra cui: una fuga dal mozambico attraverso il kruger park, in condizioni cosi` dure da rendere i fuggitivi simili agli animali che i turisti vanno ad ammirarvi; un rapporto d`amore tra una meticcia e uno svedese, messo in pericolo dall`impegno politico di lei; la paura dei bianchi di essere assaliti nelle loro case e il tentativo di trasformare quindi le abitazioni in bunker, con il rischio di rimanervi imprigionati a propria volta; l`eterno interrogarsi da parte di alcuni bianchi sulla possibilita` reale di considerare il sudafrica il loro paese; il disgusto di un controrivoluzionario verso cio` che ha fatto; la colpa segreta di un ricco agricoltore afrikaner. sono spesso storie di violenza, esplicita o implicita che sia, narrate in modo incalzante, con finali per lo piu` imprevisti e aperti, che lasciano il segno. con sguardo disincantato e problematico, e in uno stile asciutto e incisivo, nadine gordimer vi affronta temi a lei particolarmente cari, quali la politica, l`amore, il futuro, l`incontro e lo scontro tra culture, le conseguenze di sradicamento e migrazioni.

lei e` una donna coccolata dalla posata serenita` del marito psichiatra. lui e` il rude e sensibile felix, incontrato in un supermercato. insieme vivono una scombinata storia d`amore. peccato che il serial killer, che sta uccidendo donne consenzienti nel quartiere, somigli molto, moltissimo al nevrotico felix. rossana campo crea un romanzo che mescola assieme il tema - a lei caro - dell`eros fuori dagli schemi borghesi e una nuova e lucida meditazione sulla coppia (coniugale), dentro la cornice plumbea di una parigi invernale, fatta di strade e parchi deserti.



"il genio in fuga" e` un`interpretazione del teatro musicale di rossini condotta alla luce del sapere filosofico, piu` con la liberta` dell`ermeneutica che secondo le regole dell`indagine musicologica tradizionale. queste pagine rinviano a quell`irripetibile momento dell`illuminismo in cui l`uomo sperimento` la possibilita` di una propria realizzazione nella storia, senza piu` alcun riferimento con la trascendenza. baricco dimostra pero` che in rossini la soggettivita` "orizzontale" dell`uomo settecentesco trova una propria conciliazione con l`oggettivita` tramite una "fuga in avanti" in cui uomo e mondo convergono in una seconda natura, permeata dalla felicita` che si raggiunge attraverso un certo abbandono ai territori della follia.

la prima opera nota di henry james e` il racconto a tragedy of error, pubblicato anonimo nel 1864; dell`anno seguente, firmato, the story of a year. sono prove narrative che gia` dimostrano un livello strutturale e tematico assai elaborato e che fanno presupporre la dimestichezza con la scrittura. tutto fa pensare, insomma, che james avesse gia` pubblicato numerosi racconti senza firmarli o sotto pseudonimo. alla ricerca di questi testi perduti, per decenni il professor floyd horowitz ha scandagliato i periodici del tardo ottocento e, dopo accurate ricerche, ha individuato alcune decine di racconti sicuramente attribuibili al giovane james. tra questi ne ha selezionati ventiquattro, finora inediti in italia, che sono raccolti nel presente volume.

la scelta delle opere, nell`edizione dei meridiani, di daniel defoe, autore tra i fondatori del romanzo moderno, nonche` saggista, giornalista politico e di costume, e` firmata dalla scrittrice anna banti. tra le opere: le avventure del capitano singleton, diario dell`anno della peste e l`amante fortunata ovvero lady roxana.





di giorgio bocca sono note la vena polemica e la mordace ironia che puntellano con forza i suoi settimanali commenti sulla situazione politica. per l`antiitaliano per eccellenza del giornalismo nostrano e` persino facile mettere alla berlina i tanti protagonisti delle vicende nazionali, quando si ha alle spalle una conoscenza storica degli eventi di prima mano, come per certi versi testimoniano i tanti libri scritti sulla resistenza o sui protagonisti del primo dopoguerra, come la sua biografia su togliatti. in questo libro-antologia e` raccolto in modo organico e sistematico il meglio della sua produzione "storica", articoli che a suo tempo hanno rivoluzionato lo stesso modo di fare inchiesta e quindi il giornalismo italiano, quando bocca si mischiava ai pendolari che al mattino presto si recavano al lavoro nel triangolo industriale o descriveva gli abbacinanti fasti del miracolo italiano. dalla caduta del fascismo alla resistenza, dall`eredita` della dittatura al boom economico degli anni sessanta, dal sessantotto al fattore k., dagli anni di piombo alla fine del fordismo, dalle mafie al leghismo e all`ascesa del berlusconismo: tutti i grandi temi storici e civili che hanno contrassegnato la storia nazionale dal secondo dopoguerra sono qui al centro di un libro straordinario, specchio di antichi mali e al contempo di caduche virtu`.









la rubrica "taccuino di un vecchio sporcaccione" debutta sulle riviste underground statunitensi nel maggio del 1967. cronista di eccezione e` charles bukowski, che in questa raccolta - estrapolata dalle sue migliori pagine - ci accompagna con la consueta lucidita` dissacrante dai rivoluzionari anni sessanta ai disincantati anni ottanta. gli scenari cambiano ma bukowski rimane sempre fedele e leale a se stesso. e bukowski, bellezza! bukowski! e non ci si puo` fare niente, se non amarlo e continuare a leggerlo.