

un libro pieno di idee, astuzie e invenzioni per divertirsi con i propri amici all`aria aperta. tantissimi consigli, giochi, curiosita` e trucchi. eta` di lettura: da 7 anni.

"lumie di sicilia", "pensaci, giacuminu!", "liola`", "a patenti" sono forse i piu` noti fra i testi in dialetto che costituiscono l`esordio teatrale di luigi pirandello. questi ed altri lavori, inediti o rari, per un totale di dodici, sono qui raccolti in un unico "corpus" corredato di un glossario dei termini dialettali. dodici lavori nati negli anni in cui lo scrittore andava elaborando le sue rivoluzionarie tecniche teatrali. la vivacita` vernacolare, intima, colloquiale, fantasiosa, conferisce a queste pagine un forte spessore antropologico e psicologico, ed e` proprio mediante il codice del dialetto che pirandello assume la sicilia non solo a modello interpretativo e ideologico, ma a provocatoria proposta culturale.



variamente legata, nelle prove piu` giovanili, al gusto di elegante sperimentazione e insieme al culto dei classici che caratterizza l`area veneta di fine settecento, e nel 1797 intensamente coinvolta nella nuova situazione rivoluzionaria, la poesia foscoliana matura intorno al 1800 una straordinaria densita` e fermezza di scrittura in cui si declina il mito dell`eroe sconfitto e disingannato, in attesa di morte. in seguito, fra i "sepolcri" e" le grazie", foscolo tenta percorsi piu` complessi, nella direzione, suggerita soprattutto dagli antichi, di un discorso poetico che esplori la condizione umana e le sue chances, oltre il male storico. nel suo insieme un`esperienza fra le piu` alte nella poesia europea del tempo e pure sottilmente aperta sull`oggi.


il romanzo e` una grande favola storica che ha per sfondo lo scenario operaio del porto di genova e quello primitivo di un isola del pacifico. giacomo e` uno stranito sacerdote, inviato come missionario nel pacifico. a moku iti, sotto il suo nero vulcano, giacomo impara la febbrile indolenza di un popolo che - lui lo sa bene - non ha bisogno della sua religione. la figlia di re john, lucy, gli cresce accanto, bella, forte, avviata ad un destino di regina bambina. giacomo e lucy si dicono, muti, le parole indecifrabili che fanno da ponte fra due civilta`, fra due storie, fra due mondi, l`uno e l`altro minacciati dalla fine, ma entrambi depositari di un`ultima ricchezza, di un`ultima folgorante, disadorna verita`.

il periodo tra il 1943 e il 1948 e` stato uno dei piu` convulsi della storia italiana e internazionale, e ha sollevato molte questioni nel dibattito storiografico e pubblicistico. novacco ritiene che il passaggio cruciale si sia verificato tra settembre e novembre 1947, allorche` una commissione elaboro` il progettto costituzionale poi approvato dall`assemblea costituente nel dicembre 1947. la costituzione italiana in ragione della scarsa chiarezza di principi e della natura ibrida di alcuni istituti generali avrebbe finito per frenare la vita democratica del paese. l`auspicio dell`autore per il futuro non e` altro che uno stato di diritto, dove il parlamento legiferi, il governo emani i decreti, la magistratura pronunci le sentenze.










fromm interviene nel dibattito sull`avvenire del nostro sistema economico e sociale. secondo l`autore il presupposto imprescindibile per qualsiasi riforma della societa` e` il mutamento sostanziale dell`atteggiamento dell`uomo. da cio` l`importanza della speranza, che per il filosofo tedesco e` un momento essenziale della vita umana, rappresenta il profondo bisogno dell`essere umano di non essere passivo e manipolato. cosi` nella sempre maggiore polarizzazione tra coloro che vengono attratti dalla forza, dall`ordine, dai metodi burocratici e coloro che aspirano a profondi mutamenti nella prassi economico-sociale e ad un approccio psichico-spirituale alla vita, sono solo questi ultimi a lavorare per una societa` piu` umana.

una citta` di mare che somiglia a genova, un oscuro fatto di sangue, un cadavere anonimo, un uomo che istruisce una sua privata inchiesta per svelarne l`identita`. ma il procedimento di spino, il detective della vicenda, non segue una logica di causa/effetto. invece delle apparenze visibili egli cerca i significati che queste apparenze contengono e la sua ricerca corre sul filo ambiguo che separa lo spettacolo dallo spettatore. cosi` la sua inchiesta "impazzisce" e da indagine su una morte slitta sul piano delle segrete ragioni che guidano un`esistenza, trasformandosi in una sorta di caduta libera, vertiginosa e obbligata al tempo stesso: una ricerca senza respiro tesa verso un obiettivo che, come l`orizzonte, sembra spostarsi con chi lo segue.

dieci minuti al giorno. tutti i giorni. per un mese. dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. dieci minuti fuori dai soliti schemi. per smettere di avere paura. e tornare a vivere. tutto quello con cui chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste piu`. perche`, a volte, capita. capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. che il tuo lavoro venga affidato a un altro. che cosa si fa, allora? rudolf steiner non ha dubbi: si gioca. chiara non ha niente da perdere, e ci prova. per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. lei che e` incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la citta`, balla l`hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. di dieci minuti in dieci minuti, arriva cosi` ad accogliere realta` che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. da cui ricominciare. chiara gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. e dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.









78.08 e` una narrazione che ricorda come la febbre del sabato sera (di cui si celebra quest`anno il trentennale) abbia segnato in maniera irreversibile la societa` occidentale del tempo. basandosi sui propri ricordi e sul rapporto con la figlia sedicenne, in sette capitoli intitolati ai sette brani piu` famosi del film il protagonista antonio mette a confronto il 1978 con il 2008. nell`azione, ambientata a milano, intorno al quarantaseienne antonio, esponente di una generazione che non ha mai preso una posizione netta, ma ha subito insulti da qualsiasi fazione, compare una folta schiera di caratteristi del nostro tempo.


il mondo e` cambiato molto piu` di quanto gli occidentali si rendano conto. il tramonto del secolo americano e la possibile transizione al secolo cinese bruciano le tappe. ci siamo distratti mentre la cina subiva una metamorfosi sconvolgente: ci ha sorpassati nelle tecnologie piu` avanzate, punta alla supremazia nell`intelligenza artificiale e nelle innovazioni digitali. e all`avanguardia nella modernita` ma rimane un regime autoritario, ancora piu` duro e nazionalista sotto xi jinping. unendo confucio e la meritocrazia, teorizza la superiorita` del suo modello politico, e la crisi delle liberaldemocrazie sembra darle ragione. l`italia e` terreno di conquista per le nuove vie della seta. in africa e` in corso un`invasione cinese di portata storica. due imperi, uno declinante e l`altro in ascesa, scivolano verso lo scontro. l`america si e` convinta che,