Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

la sera del 13 ottobre 1943, sulle colline di caiazzo presso caserta, alcuni soldati della wehrmacht, guidati da un giovane sottotenente, trucidarono in modo gratuitamente efferato ventidue civili italiani, nella quasi totalita` donne e bambini. la strage scomparve dalla memoria collettiva per quasi mezzo secolo e solo nel 1988, a seguito di fortuite circostanze e dell`iniziativa di un coraggioso ricercatore italoamericano, la procura di santa maria capua vetere apri` un procedimento penale per scoprirne movente e autori. il processo si concluse nel 1994 con la condanna all`ergastolo di due dei responsabili: resta l`unica sentenza in italia da parte di una corte d`assise, e non di un tribunale militare, di condanna di criminali nazisti. a raccontare una vicenda storica e giudiziaria davvero agghiacciante e coinvolgente e` il pubblico ministero che ebbe un ruolo determinante nel processo. la sua e` una testimonianza fondamentale per il recupero della memoria dello spietato episodio, ma anche una riflessione sulla giustizia e sulle logiche della ragion di stato che portarono alleati e autorita` italiane a insabbiare la vicenda.

un`accurata ricerca su luciano luberti, il "boia di albenga", dagli ultimi anni della seconda guerra mondiale, quando, entrato nella wermacht e dislocato alla fedelgendarmerie di albenga, si rende responsabile di torture, maltrattamenti, persecuzioni personali, abusi sessuali ed esecuzioni nei confronti non solo di partigiani ma anche di civili. ripercorrendo le vicende che lo portarono in carcere per l`omicidio della sua compagna e le frequentazioni spesso eccellenti che hanno caratterizzato la sua ambigua esistenza, l`autore ricostruisce la vicenda del luberti, tracciando anche il ritratto psicologico di un personaggio inquietante.

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi