

chi sono i bambini "nati per morire"? di quali vicende narrano la drapetomania o i culti del cargo? il testo passa in rassegna i concetti piu` significativi dell`etnopsichiatria, un territorio in cui si incontrano saperi diversi (antropologia, psicanalisi, psichiatria), inquieto per la sua stessa storia (i modi in cui e` stata classificata in epoca coloniale l`alterita` culturale e patologica), la cui rilevanza nasce oggi dalla volonta` di promuovere un approccio critico a formule diagnostiche, interpretazioni o tecniche terapeutiche anche nella psichiatria occidentale. attraverso le varie voci, il dizionario tratteggia gli sviluppi di questo sapere, il contemporaneo profilo dell`altro (immigrati, rifugiati, clandestini) e le fratture dell`esperienza che l`etnopsichiatria esplora.




giulio ha tutto quel che potrebbe desiderare: successo nel lavoro, un appartamento lussuoso, una moglie - francesca - bella, ricca di famiglia e dedita alla beneficenza per l`africa, e una figlia di sette anni che gia` promette di diventare splendida come la mamma, eppure, all`inizio di giugno 2006, mentre gli azzurri di marcello lippi` cominciano ad affrontare il mondiale, sente qualche nota dissonante nella sua vita. sara` che uno pseudointellettuale, giacchetta di lino, ronza attorno a francesca e lei ne sembra invaghita. o sara` che ultimamente giulio ha dovuto ideare solo campagne su prodotti come colle per dentiere o calzini antipuzza. o sara` che marta, una vecchia amica, dopo dieci anni di silenzio si e` fatta inspiegabilmente risentire. in questo momento di confusione giulio lascia tutto, di punto in bianco, per partire con federico, l`amico di sempre, che in crisi lavorativa e coniugale ha deciso di andare in puglia per ristrutturare una masseria. e l`inizio di una scorribanda maschile, un`avventura lungo tutta la penisola che portera` giulio a confrontarsi con se stesso, con donne del suo passato e anche con il proprio senso di responsabilita`.


tra leonesse addomesticate e bonifiche integrali, paesaggi coloniali e autarchia, parchi e monumenti, finalmente un libro che racconta come il fascismo ha immaginato, usato e trasformato la natura. la natura del duce esplora le ecologie politiche fasciste, ovvero le pratiche e le narrative attraverso cui il regime ha costruito ecologie, tanto immaginarie quanto materiali, funzionali al suo progetto politico. il libro non insegue dunque il fantasma di un mussolini verde, magari contando quanti parchi nazionali siano stati creati durante il regime o quanti alberi piantumati. diversamente da quanto affermato dalla storiografia internazionale, gli autori non credono che il fascismo si sia disinteressato della natura; piuttosto ne ha fatto un uso attento, tuttavia lontano da idee di cura e conservazione dell`ambiente. il libro muove da un`analisi della figura di mussolini e del suo rapporto con la natura per spaziare su alcuni aspetti cruciali della trasformazione fascista dell`ambiente. dalla bonifica alla battaglia del grano, dall`autarchia alle politiche di tutela, dalle ecologie coloniali fasciste all`eredita` del regime nel paesaggio contemporaneo, la natura del duce guida chi legge in un viaggio nel tempo e nello spazio, rivelando come sia possibile interrogare passaggi e paesaggi della nostra storia attraverso nuove domande e chiavi di lettura.