

madame du deffand visse da libertina gli anni turbolenti della reggenza; esercito` la potenza di grande salonnie`re nella parigi della meta` del settecento; sostenne d`alembert, fu amica di voltaire, ma guardo` con insofferenza agli illuministi come "partito"; si abbandono`, cieca e settantenne, alla passione per un uomo molto piu` giovane di lei. esercito` le migliori virtu` del suo secolo: il culto dell`intelligenza, la sovranita` del gusto, il senso della naturalezza. ma era, come scrisse cioran, devastata dal "flagello della lucidita`", che le faceva percepire il nulla e il tedio che formano l`essenza del vivere. edizione con un saggio di marc fumaroli.






labatut affronta la storia delle classi nobiliari europee nel quadro di un`epoca che va dal rinascimento, momento di esaltazione del potere aristocratico, alla rivoluzione francese, allorche` gli ideali egualitari minacciano seriamente i privilegi della nobilta`. il volume non presenta pero` una esposizione delle diverse realta` nazionali, quanto un ritratto complessivo della situazione europea che e` relativamente uniforme, articolato per temi.





