

bernardo maestrelli, comandante di velieri, e` costretto a ormeggiare il suo "eliseo": ne` lui ne` la sua barca hanno piu` l`eta` per andare per mare. sceso a terra la sua casa diventa l`ospizio del paese, nato proprio per accogliere i vecchi marinai. li` trascorre le sue giornate, sempre uguali, fra l`orto e il molo, d`estate costretto dalle suore a chiedere l`elemosina tra i villeggianti, d`inverno a scrutare il mare. ma un giorno sulla linea dell`orizzonte appare un`ombra, la vela di un bastimento. quella sagoma in mezzo al mare accende la curiosita` e poi la speranza del capitano maestrelli e degli altri uomini di mare dell`ospizio. il veliero giunge al porticciolo; ha compiuto il suo ultimo viaggio ed e` destinato alla rottamazione. ma la ciurma dell`ospizio, capitanata da maestrelli, ogni sera di nascosto sale a bordo: l`imbarcazione viene rimessa in sesto: ripulita, verniciata, sostituite le vele strappate, riparato l`albero maestro. si`, e` vecchio quel veliero, ma puo` ancora prendere il mare. radunati i suoi uomini, una notte di vento propizio il capitano abbandona l`ospizio e mollati gli ormeggi prende il largo, verso un destino che finalmente gli appartiene.




heinrich heine compi` un viaggio in italia dall`agosto al dicembre 1828 lungo un percorso che dal brennero attraverso trento, verona, milano e genova lo condusse in toscana, dalla quale dopo alcune settimane fece poi ritorno in germania. le "impressioni di viaggio" riferite all`italia che, al pari di altre parti relative a varie tappe tedesche, prendono spunto da questi vagabondaggi sono molto lontane dalla forma della relazione di viaggio. esse sono, piuttosto, godibili strumenti comunicativi condotti con singolare maturita` dal giovane autore, sul filo narrativo del viaggiare, per catturare l`attenzione del pubblico dei lettori e, attraverso le mille rifrazioni della divagazione, dell`ironia, della polemica e del capriccio

un giovane di una tribu` hopi, nel new mexico, si caccia in un guaio molto piu` grande di lui quando cerca di impegnare per pochi dollari un diamante e viene accusato di aver partecipato a una rapina a mano armata terminata con la morte del gioielliere. il ragazzo sostiene di aver ricevuto la pietra preziosa da un vecchio eremita incontrato nel grand canyon. il tenente joe leaphorn, ormai in pensione dalla navajo tribal police, e il suo vecchio collega jim chee credono nell`innocenza del giovane. insieme si imbatteranno in una storia di cinquant`anni prima: uno spaventoso disastro aereo, un commerciante di gioielli diretto a new york dalla fidanzata incinta, una contesa eredita` miliardaria. ma nello sconfinato ovest americano tutto e` permesso e ci sono uomini disposti a tutto pur di impedire che la verita` venga alla luce.






morselli non finisce di sorprendere. questi scritti, differenti per modi e tempi di stesura, accompagnano, dagli anni `30 agli anni `70, il vario articolarsi della prosa narrativa con cui l`autore di dissipatio h.g., contro-passato prossimo, il comunista, un dramma borghese, ha dato vita a una delle esperienze letterarie piu` singolari del novecento italiano. sono presenti, qui, racconti dialoghi, moralita`, interviste, pagine di viaggio: una miscellanea di generi capace di fornire al "vecchio" lettore di morselli una riprova della della sua istrionica abilita` narrativa e al "nuovo" l`occasione di una scoperta indimenticabile. per molti la sorpresa maggiore consistera` nel trovarsi - tra l`altro - davanti a uno straordinario campionario di personaggi femminili. sono ritratti di donne trattati con mano sapiente e penetrante capacita` di identificazione: figure femminili per lo piu` "vincenti", in grado di catturare l`attenzione per la loro carica passionale o ideale, per le loro scelte esistenziali, le lucide manie, le sottili astuzie o le segrete gelosie. "una missione fortunata" e` certamente il racconto di piu` vasto respiro; una sorta di minuscolo spaccato storico che rivela una delle vene narrative all`autore piu` congeniali: l`attualizzazione della storia, cui corrisponde, specularmente, l`attenzione alla piu` scottante attualita` politica.


virgilio, per la raffinatezza della sua tecnica e per la sua originalita` rispetto ai modelli precedenti, veniva considerato gia` dai suoi contemporanei come il piu` grande autore latino. le successive epoche del mondo antico, il medioevo, la modernita` hanno definitivamente consacrato il suo ruolo di poeta per eccellenza e di maestro spirituale dell`umanita`: ruolo fondato da un lato sul "bello stile" che dante si vanta di aver appreso da lui, dall`altro sulla concezione dell`eroismo, e della vita umana in generale, come limpida e sofferente acquiescenza alla volonta` immotivata del fato. questo volume - a cura di guido paduano, uno dei piu` profondi studiosi del mondo classico offre tutte le opere di virgilio (i tre capolavori e le composizioni per lo piu` apocrife raccolte nella cosiddetta appendix vergiliana) con una nuova e raffinata traduzione, con uno straordinario apparato critico (un ricco commento, preceduto da una chiara introduzione) e con un rigoroso testo latino a fronte: l`edizione delle georgiche e dell`eneide e` quella stabilita per la "bibliotheca teubneriana" da gian biagio conte, mentre le edizioni delle bucoliche e dell`appendix sono quelle degli "oxford classical texts", curate rispettivamente da h.a.b. mynors e da un`e`quipe di specialisti. un`occasione per rileggere integralmente un grande classico che suscita ancora oggi intense emozioni.










centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la terra. erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. oggi sulla terra c`e` una sola specie di umani. noi: homo sapiens. e siamo i signori del pianeta. il segreto del nostro successo e` l`immaginazione. siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinita`, le nazioni, le leggi e i soldi. "sapiens. da animali a de`i" spiega come ci siamo associati per creare citta`, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicita`.





"questi racconti, a piu` di cinquant`anni dalla loro nascita, appaiono come veri e propri archetipi del male e della letteratura crime che seguira`. la sacra triade crimine, sesso, denaro e potere (quest`ultimo nella sua accezione piu` vasta, comprendente invidia, desiderio di rivalsa, vendetta) e` qui presente in ogni pagina. i personaggi di questi racconti sono mossi da amori dolenti e perdenti, o da fatali attrazioni sessuali. scerbanenco e` scerbanenco, e il lieto fine e` una rarita` nelle sue storie come nella vita vera." cecilia scerbanenco ventidue storie scritte negli anni dei romanzi di duca lamberti, che hanno fondato il noir in italia: giorgio scerbanenco al suo meglio in un libro affilato come una lama nella notte. storie rubate a fatti di cronaca, confessioni confidenziali, vicende sottratte alla quotidianita` di persone comuni ispirano a scerbanenco la trama di un capolavoro del crimine letterario. e il centro del crimine e` inevitabilmente milano, la grande citta` che sale nell`italia del boom economico. dove ci sono molti soldi e molto potere, crescono le illusioni e il male puo` catturare anche le anime piu` innocenti.